La scheda del libro sul sito della Sperling & Kupfer
E' l'anniversario della morte della sua adorata fidanzata, violentata e uccisa nei boschi, e Ig Parrish, creduto da tutti l'assassino dell'amore della sua vita, è ormai allo sbando. Trascorre questa notte dolorosa tra eccessi alcolici e atti blasfemi. La mattina dopo, si risveglia non solo con un tremendo mal di testa dopo-sbronza, ma anche con un paio di inquietanti corna sulla testa.
Sicuro di essere in preda alle allucinazioni, Ig cerca di farsi visitare da un medico, ma scopre che le corna sono solide, reali e hanno dei poteri...
Questo romanzo è davvero molto molto particolare. Le prime pagine sono quasi surreali, ma affascinanti. Il risveglio di Ig con le corna da diavolo sulla testa è una premessa originale, e lo sviluppo dell'azione segue con maestria la confusione di Ig, che diventa la nostra quando sembra che nessuno faccia le domande giuste, che nessuno noti davvero con orrore che l'aspetto di Ig va mutando, lentamente ma decisamente, verso quello tradizionalmente attribuito al Diavolo. Ma perché nessuno fugge urlando alla sola vista del protagonista?
Lo scopriamo poco a poco, e con abilità l'autore ci porta alla scoperta dei mutamenti subiti nella notte da Ig; le corna non sono una semplice caratteristica fisica, ma conferiscono a Ig delle abilità che inizialmente lui preferirebbe non avere. Ben presto però il ragazzo scopre che quelle abilità potrebbero aiutarlo a scoprire cosa è davvero successo la notte in cui Merrin, la sua fidanzata, è stata uccisa. E naturalmente potrebbero aiutarlo a vendicarsi.
La scoperta, confusa e frammentaria, di quanto profondi siano i cambiamenti subiti dal ragazzo è molto intrigante, ma purtroppo viene bruscamente interrotta da un lungo flashback sull'adolescenza di Ig e suo fratello Terry, anch'egli personaggio chiave della vicenda, sui loro amici e su come abbiano conosciuto Merrin. Certo, in parte le notizie contenute in questa digressione sono utili per la comprensione dei personaggi - e in questo romanzo, la comprensione dei personaggi con le loro motivazioni, fragilità e segreti è tutto - ma non ho apprezzato che il flashback spezzasse il filo narrativo sulla trasformazione di Ig. Il filo si spezza, e anche dopo la fine del flashback la narrazione non riesce a tornare tesa e vibrante come era prima.
Nonostante questo, penso che il romanzo sia interessante, anche se le doti soprannaturali di Ig non sono più il fulcro narrativo; la ricerca della verità sull'omicidio di Merrin, condita con altri flashback più brevi e sicuramente meglio integrati, diventa il tema centrale del romanzo, e suscita l'interesse del lettore.
Gli elementi sovrannaturali credo siano serviti a Joe Hill semplicemente come pretesto per raccontarci l'animo umano, e fornirci una personale variante sul tema: chi è davvero il mostro, quello con le corna rosse che spuntano dal cranio, o l'altro - la cui identità ovviamente non posso rivelare - che aspetta acquattato nell'ombra, pronto a fare del male a chi gli sta intorno per futili motivi? La risposta non scade nel banale, perché l'autore sembra dirci, nel finale, che trasformarsi in mostri o meno dipende molto dalle circostanze e poco dalle nostre decisioni.
Non sono sicura comunque che questo sia il messaggio che Joe Hill vuole comunicare, perché il finale citato presenta degli elementi soprannaturali o meglio surreali che non sono sicura di aver inquadrato bene.
Anche per questo, il voto che darò al romanzo non è altissimo, anche se nel complesso il romanzo mi è piaciuto. Come magari saprete, secondo me gli spiegoni nei libri vanno bene solo se a farmeli sono Hercule Poirot o Jane Marple; ma qui sento proprio la mancanza di qualche barlume di conoscenza in più; alcuni passaggi sono oscuri, troppo criptici per poter dire di aver apprezzato (e compreso) il romanzo in pieno.
Voto: 6 e 1/2
La scoperta, confusa e frammentaria, di quanto profondi siano i cambiamenti subiti dal ragazzo è molto intrigante, ma purtroppo viene bruscamente interrotta da un lungo flashback sull'adolescenza di Ig e suo fratello Terry, anch'egli personaggio chiave della vicenda, sui loro amici e su come abbiano conosciuto Merrin. Certo, in parte le notizie contenute in questa digressione sono utili per la comprensione dei personaggi - e in questo romanzo, la comprensione dei personaggi con le loro motivazioni, fragilità e segreti è tutto - ma non ho apprezzato che il flashback spezzasse il filo narrativo sulla trasformazione di Ig. Il filo si spezza, e anche dopo la fine del flashback la narrazione non riesce a tornare tesa e vibrante come era prima.
Nonostante questo, penso che il romanzo sia interessante, anche se le doti soprannaturali di Ig non sono più il fulcro narrativo; la ricerca della verità sull'omicidio di Merrin, condita con altri flashback più brevi e sicuramente meglio integrati, diventa il tema centrale del romanzo, e suscita l'interesse del lettore.
Gli elementi sovrannaturali credo siano serviti a Joe Hill semplicemente come pretesto per raccontarci l'animo umano, e fornirci una personale variante sul tema: chi è davvero il mostro, quello con le corna rosse che spuntano dal cranio, o l'altro - la cui identità ovviamente non posso rivelare - che aspetta acquattato nell'ombra, pronto a fare del male a chi gli sta intorno per futili motivi? La risposta non scade nel banale, perché l'autore sembra dirci, nel finale, che trasformarsi in mostri o meno dipende molto dalle circostanze e poco dalle nostre decisioni.
Non sono sicura comunque che questo sia il messaggio che Joe Hill vuole comunicare, perché il finale citato presenta degli elementi soprannaturali o meglio surreali che non sono sicura di aver inquadrato bene.
Anche per questo, il voto che darò al romanzo non è altissimo, anche se nel complesso il romanzo mi è piaciuto. Come magari saprete, secondo me gli spiegoni nei libri vanno bene solo se a farmeli sono Hercule Poirot o Jane Marple; ma qui sento proprio la mancanza di qualche barlume di conoscenza in più; alcuni passaggi sono oscuri, troppo criptici per poter dire di aver apprezzato (e compreso) il romanzo in pieno.
Voto: 6 e 1/2
non conoscevo questo libro e mi ha parecchio incuriosita la storia me lo appunto. mi è piaciuta anche la tua recensione peccato che alla fine il voto sia appena sufficiente, forse ti aspettavi qualcosa in più?
RispondiEliminaSì, esatto, mi aspettavo qualcosa di più sul perché il protagonista si trasforma lentamente nel diavolo, e avrei gradito anche che i suoi "poteri" fossero usati di più nel corso del romanzo. Ma resta un libro originale di facile lettura.
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