domenica 6 febbraio 2022

Mexic Gothic...

 di Silvia Moreno Garcia.

 Noemì, elegante ereditiera di Città del Messico, riceve una lettera disperata e a tratti delirante di sua cugina Catalina, che la implora di salvarla. Catalina ha spostato un nobiluomo di origini inglesi, e si è trasferita con lui in una remota regione di campagna. 

Nonostante l'apparenza frivola e svagata, Noemì è una donna forte, coraggiosa e molto sicura di sè. Decide così di partire per capire cosa sta succedendo alla cugina. Raggiungerà High Place, dimora della nuova famiglia di Catalina, e ben presto si renderà conto che qualcosa di misterioso e terribile si nasconde fra quelle mura.

 

Ultimamente sto leggendo un sacco di romanzi thriller, gotici o horror. Questo perchè ho bisogno che la mia ansia si concentri su qualcos'altro (misteri, sparizioni, soprannaturale) e non su... beh, su quello che c'è fuori.

Perchè ciò accada, ovviamente, è necessario che il romanzo sia ben costruito, misterioso senza essere incomprensibile, ed abbia la giusta dose di inquietudine che fluisce tra le pagine.

Ebbene, Mexican Gothic, da questo punto di vista fa egrergiamente il suo lavoro, e a parer mio, fa anche qualcosa in più.

Prende i temi classici del genere, tra cui la damigella in pericolo, la casa misteriosa, il fascino tentatore del male e non ultima, l'ambientazione inglese, e tenta di dar loro una ventata di originalità.

Partiamo dall'ultimo elemento citato, la classica ambientazione inglese nella classica dimora di campagna.

Moreno Garcia sceglie di ambientare il suo romanzo gotico in Messico, e la prima cosa che ci viene in mente pensando a quel paese non è certo la nebbia che sale dalla brughiera. L'autrice però "trasporta" un pezzetto di Inghilterra tra le montagne messicane, costruendo una storia affascinante riguardo la casa e dando nuova linfa all'atmosfera cupa e desolata di questo genere di romanzo. La storia che scopriamo sul passato di High Place è intrigante e allo stesso tempo svela squarci di storia messicana che non sono proprio notissimi. 

Anche la protagonista, Noemì, ha poco della classica ingenua e delicata fanciulla in lotta contro le forze del male. È scaltra, consapevole, emancipata ed anche tosta. Questo personaggio mi è piaciuto molto perchè ben delineato e dotato di quel pizzico di ironia che non guasta.

Noemì si troverà a cercare di combattere il misterioso potere che da anni sembra dominare la regione in cui si trova High Place, dove nulla accade se non approvato dalla famiglia di High Place. Allo stesso tempo dovrà cercare di non cedere allo charme del marito di Catalina, così affascinante ma allo stesso tempo pericoloso e ambiguo. Noemì ha la forza di resistere alle lusinghe, alle tentazioni e anche ai pericoli. Mostra una solidità d'animo che la rende un personaggio ben riuscito e che il lettore può amare senza riserve.

Forse gli unici ad essere meno originali della media, in questo romanzo, sono gli antagonisti, che sebbene incarnino perfettamente ( o forse proprio per questo) il Male, la Tenebra in versione inquietante ma fascinosa, sono abbastanza scontati.

A far pendere la bilancia a favore del romanzo e della sua originalità, comunque, è il finale, che ci dà una spiegazione di tutti i fatti misteriosi e sconcertanti accaduti a Noemì (e anche alla povera Catalina) a metà strada fra il soprannaturale e il terreno, cosa che io ho apprezzato molto.

Consigliato agli amanti del genere.

Voto: 7