giovedì 31 gennaio 2008

Radio Aria Libera

Come tutti i fanataci della lettura, a me piacciono i libri, quelli di carta, che posso toccare e sfogliare.
Ma a tutte le regole c'è un'eccezione, e io ho trovato l'eccezione alla mia regola in
Radio Aria Libera , un blog di scrittura e follia, come lo definisce il suo autore.
Oltre a riportare quasi quotidianamente notizie interessanti di attualità, e dal mondo dei libri e della scrittura, su Radio Aria Libera c'è la possibilità di leggere gratuitamente diversi racconti e romanzi scritti dall'autore, Lorenzo Colonna.
Tra questi spicca Cavità 27, un romanzo che prende il via dalle pagine di diario del protagonista Mikael Odarslov, che ci raccontono di un misterioso incidinte avvenuto durante una spedizione scentifica nell'Antartico.
Dopo alcuni capitoli il romanzo si divide in tre filoni, spionistico, misterioso e fantascientifico.
Un' idea davvero originale e interessante! Io sono al capitolo 5, per ora, e mi sento di consigliarvelo.

domenica 27 gennaio 2008

Ti piacciono i libri...


...e ti piacciono gli hobby creativi?

Ecco quello che fa per te: la Libreria Creativa, un blog nuovissimo, una biblioteca online per diffondere libri, riviste e manuali degli hobby creativi del momento: scrapbooking, fotografia, card-making, cucina, cucito, cartonaggio...

Un'iniziativa unica nel suo genere, nata grazie alle idee ed al lavoro di Giuli , con il contributo dell' A.S.I.

In bocca al lupo a Giuli e buon lavoro!

venerdì 25 gennaio 2008

Maruzza Musumeci...

...ovvero una favola targata Camilleri.

Andrea Camilleri definisce questo breve romanza semplicemente una favola che ha voluto raccontarsi (e raccontarci). Effettivamente la definizione calza perfettamente, ma certo, parlando di Camilleri, non possiamo aspettarci che sia tutto qui.

Maruzza Musumeci inizia come una novella verista, raccontandoci le vicende di Gnazio, povero bracciante abbandonato dal padre in tenera età, che emigra in America alla ricerca di un futuro migliore.
In America Gnazio svolge lavori pericolosi, si trova suo malgrado invischiato in una brutta storia, ha perfino un incidente che avrebbe potuto costargli la vita, ma finalmente la fortuna gli sorride e riesce a tornare a Vigata con un gruzzoletto da parte.
Compra un bel podere che affaccia sul mare, si costruisce una casa e lavora felice, ma sente che gli manca qualcosa: una moglie.
Una sensale di matrimoni gli propone Maruzza, bella, bellissima, sensuale ma anche un po' strana. Maruzza infatti crede di essere una creatura del mare, una sirena.
Una donna di quel genere proposta in sposa proprio a Gnazio, uno coi piedi pin piantati per terra e la testa sulle spalle, uno che il mare non lo può soffrire!
Eppure i due si incontrano, e contro ogni previsione si attraggono, si sposano e....l'irreale irrompe nella novella.
Discreto e misterioso, arriva l'insondabile, il soprannaturale. E la realtà si trasforma per Gnazio, e il racconto cambia colore anche per noi, quasi senza che ce ne accorgiamo.

La storia si regge sull'equilibrio di elementi in netto contrasto tra loro: la fortuna e la sfortuna, la realtà ed il mito, l'amore e la sofferenza, la vita e la morte, la scienza e la magia, il sogno e la verità, la dolcezza e l'amarezza.
Ogni elemento porta il suo esatto contrario a braccetto...come nella vita vera, no?
E l'equilibrio non viene meno nemmeno alla conclusione della storia.
Un conclusione che arriva quando la trama sembrava avviata su solidi binari traquilli, e che riporta la dura realtà all'interno del romanzo.
Un finale struggente e malinconico, che si sarebbe potuto definire addirittura tragico, se non fosse stato per quel tocco di magia che Camileri ha instillato nelle ultimissime pagine...come a dirci che finchè lasciamo aperta una porta nella nostra mente e nella nostra anima, fino a che non smettiamo di credere e di meravigliarici, fino a che lasciamo che un pizzico di quella magia si insinui nelle nostre vite, avremo sempre qualcosa di buono e di bello da sperare per il futuro.

mercoledì 9 gennaio 2008

Harry Potter...

...e i doni della morte (di J.K. Rowling)

Ve lo dico subito: sono una fan sfegatata della saga della Rowling. Quindi, se invece voi la odiate, avete due opzioni: o smettete subito di leggere, oppure andate avanti e vi spiegherò perchè.
Lo so che è così: Harry Potter o si ama, o si odia.
Tralasciate tutto il clamore mediatico intorno al personaggio, tralasciate le operazione di marketing e merchandising, tralasciate le (scadenti e incomplete, a parer mio) trasposizioni cinematografiche, e chiudete gli occhi. Vedrete la magia.

I libri di Harry Potter sono le storie che avrei voluto leggere da bambina.
Sono storie sulla complessità del mondo di bambini e ragazzi, senza la condiscendenza che di solito noi adulti riserviamo loro. E naturalmente, se questo mondo viene sovrapposto ad un altro, magico e fantastico, dove puoi avere un gufo, una bacchetta magica e una scuola dove le scale cambiano di posizione, beh, tanto meglio!
La società magica che vive accanto a noi, nella segretezza, e ci osserva meravigliata dalla nostra capacità, tutta babbana, di cavarcela senza magia, è buffa, divertente, completa ma anche tremendamente reale nei suoi difetti e nella sua mancanze.

Harry Potter è un orfano, un mago allevato da babbani, famoso suo malgrado per essere riuscito a sfuggire al più potente mago oscuro di tutti i tempi, e alla sua malediazione senza perdono. E' l'unico che sia mai sopravvissuto ad un simile incantesimo.
Harry Potter cresce a casa di zii che mal lo tollerano, lo considerano diverso da loro e perciò meritevole di ogni cattiveria, trascuratezza e punizione; eppure Harry cresce leale, buono, coraggioso. Scopre di essere un mago, si reca alla Scuola di Magia e Stregoneria di Howgarts dove le sue vicende si intreccerano con le trame del Signore Oscuro per riprendere il potere.

Fino ad arrivare al libro n. 7, I Doni della Morte, appunto, dove Harry e i suoi amici precipitanto verso una complicata, inevitabile, perigliosa conclusione.
E' sicuramente un libro molto adulto, dove accanto all'elemento fantastico troviamo temi molto attuali, su cui i ragazzi dovrebbero riflettere: le responsabilità che accompagnano il potere e l'abuso dello stesso, l'intolleranza, il coraggio e la paura, il sacrificio di sè per coloro che si amano, e naturalmente l'eterna lotta fra il bene e il male, o meglio fra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.
Il tema della scelta è presente nel romanzo: più volte i protagonosti sono chiamati a scegliere tra ciò che è facile e ciò che è giusto; non sembra la loro scelta è la migliore, ed essi hanno la capacità di comprendere i propri errori, riconsiderare le proprie scelte, maturare attraverso di esse, e tornare sui propri passi.
All'opposto, il cattivo del romanzo, il terribile Signore Oscuro, non ha questa capacità, sa già tutto, e va avanti dritto per la sua strada, senza considerare niente di quanto gli sta intorno, e manterrà intatta, fino alla fine, la sua arrogante convinzione di sapere tutto ciò che gli serve: l'impossibilità di riflettere, di cambiare, di tornare indietro (attenzione, spoiler, selezionare col mouse per leggere!!) gli sarà fatale.
ANCORA SPOILER Il suo primo atto, una volta conquistata una considerevole fetta di potere, sarà di uccidere l'insegnante di Babbanologia di Howgarts, rea di aver difeso la parità di diritti tra Maghi e Babbani (cioè i non magici) ,e di cominciare una sistematica eliminazione dei Babbani e dei Maghi discendenti da Babbani (vi ricorda qualche episodio della storia del novecento?!?).
Indubbiamente la Rowling ha scritto, con questo settimo volume, un romanzo molto più maturo degli altri, a volte anche angosciante e cruento.
Se i ragazzi amano queste storie perchè l'eroe è uno di loro, un ragazzino intelligente e coraggioso armato di bacchetta magica, gli adulti non potranno non notare in esse una profondità di sentimenti e di tematiche rende la figura di Harry Potter quella del ragazzo che ognuno avrebbe voluto essere (almeno in parte) durante la propria adolescenza.

lunedì 7 gennaio 2008

La somma dei giorni

Se volete saperne di più sul romanzo di Isabel Allende che sarà in libreria dal 10 gennaio, cliccate qui:
La somma dei giorni

Chocolat...

...di Joanne Harris.

Sono giorni che penso a cosa potrei scrivere su questo libro. E' un libro molto particolare. Una storia magica che però sembra quasi vera. Un libro che profuma davvero di vaniglia, cannella e cioccolato.
Eppure non sono sicura che mi sia piaciuto fino in fondo.
I personaggi sono molto accattivanti, a cominciare dalla protagonista, che si fa chiamare Vianne Rocher, ed arriva, con la figlioletta, portate dalle ali del vento del Martedì Grasso, in un paesino francese dove il conformismo bigotto di alcuni residenti sta uccidendo i sogni e la voglia di vivere di tutti gli altri.
Vianne è una donna bella, sexy, affascinante, coraggiosa, indipendente. E già questo suscita scandalo e riprovazione nella piccola comunità dalla mentalità ristretta.
E' una donna che non ha mai avuto una vera casa, che non si è mai fermata in un posto per più di qualche giorno. E soprattutto, Vianne è una strega: vede cose che non dovrebbe vedere, capisce le persone prima che parlino, e legge il futuro nei tarocchi, e gli ingredienti per la sua magia sono lo zucchero e il cioccolato.
Il suo arrivo, e l'improvvisa decisione di riadattare una vecchia panetteria a pasticceria di classe, scuotono come un uragano il piccolo paese, e come proprio come accade con gli uragani, dopo il suo passaggio, niente sarà più come prima.
Vianne fugge da qualcosa o qualcuno che lei chiama Uomo Nero, il suo avversario, la sua Nemesi, e crede di averlo trovato in quel luogo, nel curato che la osteggia istintivamente, che intraprende una crociata morale contro di lei, sua figlia e chiunque le stia accanto.
Vianne non ha paura del grigiore che i benpensanti vorrebbero imporre a lei e a chi non la pensa come loro, e agisce rompendo tutti gli schemi.
Muovere i primi passi in questo scenario è, per il lettore, qualcosa di davvero esaltante. Ci scorrono davanti agli occhi le immagini dei dolci e dei cioccolatini creati da Vianne, e nessun lettore può dubitare, dopo poche pagine, che lei sia davvero una strega, anche se non verrà mai detto chiaramente nel romanzo. Siamo affascinati anche noi, col resto degli abitanti di Lansquenet. Volteggiamo a passo di danza tra le pagine, mentre la storia dell'emancipazione spirituale di coloro che scelgono di essere amici di Vianne si dipana lenta davanti a noi. Ci chiediamo con quali altri profumi e sapori la nostra strega attirerà uomini, donne e bambini, non certo per far loro del male, ma per mostrare i sogni, le speranze, le aspirazioni, il vero io, insomma, che stanno reprimendo perchè non conforme al modello costituito, fatto di tristezza, penitenza, mortificazione dei piaceri (anche di quelli innocenti) che in realtà mascherano chiusura mentale, paura della diversità e meschinità.
Vianne tira fuori il meglio delle persone che si aprono a lei, e tira fuori un po' di poesia anche da noi.
Questi sono gli spunti migliori del romanzo, insieme alla sottile critica (sparsa come zucchero a velo tra le pagine, ben visibile ma che non appesantisce la narrazione) a qualunque estremismo e intolleranza.

Eppure come ho detto all'inizio qualcosa non mi ha soddisfatto fino in fondo.
Il romanzo è lieve e ricco di magia, è vero, ma qualcosa gli manca; qualcosa manca alla trama.
Mi aspettavo che il dualismo Vianne - Uomo Nero fosse portato ad una conclusione, ci dicesse qualcosa di più di Vianne, del perchè fugge, che cosa teme davvero

E' come se la magia si sia limitata a sfiorare la superficie delle cose senza scalfirla davvero.