mercoledì 20 luglio 2016

L'allieva...

...di Alessia Gazzola.

 
La scheda del libro sul sito della Longanesi
Alice Allevi è una specializzanda in medicina legale. Ama il suo lavoro ma è distratta e pasticciona.
Un giorno le capita un sopralluogo su una scena del crimine, e scopre che conosceva superficialmente la vittima, una bellissima ragazza dell'alta società di nome Giulia Valenti. per Alice quello non è un caso come tutti gli altri, non riesce a trattarlo con distacco, e si farà coinvolgere sempre di più, combinando disastri sì, ma arrivando a scoprire la verità.
 
Mi sono avvicinata a questo libro con qualche sospetto e più di qualche pregiudizio. Temevo di trovarmi di fronte il solito libricino accattivante ma superficiale, vuoto, fatto apposta per strizzare l'occhio al lettore occasionale, senza impegnarsi troppo.
Invece il libro ha una sua dignità e un suo stile senza stare a scomodare, come ho letto da più parti, Patricia Cornwell e Sophie Kinsella.
Sicuramente della Cornwell non ha il tecnicismo per quel che riguarda le indagine, e quanto al paragone con la Kinsella, scrivere una storia umoristica non è l'obiettivo primario della Gazzola. Forse le critiche più feroci arrivano proprio da chi voleva un thriller forte, una trasposizione letteraria in salsa italiana di CSI.
Se volete accostarvi a questo libro, sgombrate il campo da questi paragoni.
Alessia Gazzola ha scritto una storia fresca, simpatica e a tratti divertente. Ha creato un personaggio normale - forse addirittura mediocre - che non salva la situazione facendo appello ad una acutissima intelligenza o a qualche altra caratteristica speciale; Alice Allevi è una persona normale, tranquilla, che fa il suo lavoro, sbaglia clamorosamente a volte, ed ha dalla sua solo un grande tenacia. E' un personaggio che mette a proprio agio il lettore; non dobbiamo inchinarci alle sue superiori qualità, come accade quando Poirot o Sherlock Holmes risolvono un caso, ma dobbiamo riconoscerle umanità, empatia e simpatia. Insomma, Alice Allevi una di noi.
 
Alice si muove all'interno dell'Istituto di Medicina Legale a Roma, una sorta di girone da Inferno dantesco in cui lo specializzando è la forma di vita più bassa, Sopravvivere senza ammaccarsi troppo l'autostima non è facile. Alice, che non è particolarmente brillante, ma spesso distratta e svagata al limite dell'incoscienza, ne esce spesso con le ossa rotta.
Suo diretto superiore è Claudio Conforti, valente ricercatore universitario. Alice oscilla tra l'odio, l'ammirazione e qualcosa di più nei suoi confronti.
Trovo che il personaggio di Claudio sia uno dei punti deboli del libro. Mente brillante e in teoria pieno di sé, troppo cosciente dei suoi meriti, dovrebbe essere il classico str***, ma oscilla, per ragioni ignote, tra la cazzima pura e il senso di protezione verso Alice. A dirla tutta, non credo che queste oscillazioni siano del tutto giustificate. Sembra che Claudio sia uno schizzato e che il suo atteggiamento dipenda dal piede con cui si è alzato la mattina.
 
Claudio è l'unica cosa che mi ha infastidito nella trama. Non mi hanno infastidito le vicende personali di Alice (anche qui, ho letto critiche feroci sul fatto che L'allieva fosse un romanzetto rosa, ma onestamente no, non credo proprio. le vicende sono ben amalgamate con l'indagine vera e propria).
La trama gialla vera e propria è interessante, ben congegnata pur non essendo degna di Agatha Christie (a dire il vero, io ho intuito molto presto chi era il colpevole), e impreziosita da elementi di indagini di medicina legale che vengono spiegati senza diventare pesanti o troppo complessi per il neofita. L'autrice insiste un po' troppo su alcuni elementi rivelatori, a parer mio, ma d'altro canto riesce a giustificare la risoluzione del caso criminale basandola sulle risultanze degli esami di medicina legale senza forzature.
 
Insomma, un libro carino, leggero nel senso migliore del termine, piacevole e scorrevole, anche se non perfetto.
Voto: 7 
 
 

1 commento:

  1. Ciao !! Spero che leggerai tutta la serie, più vai avanti e più ti appassioni, vedrai!!! L'allieva è quello che a me è piaciuto meno

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