martedì 14 febbraio 2017

Il giardino dei segreti...

... di Kate Morton.



La scheda del libro sul sito della Sperling & Kupfer
 
Australia, 1913. La piccola Nell si ritrova da sola sulla banchina del porto di Maryborough, sbarcata da un transatlantico giunto dall'Inghilterra. L'aveva imbarcato una donna misteriosa, Eliza Makepeace, dicendole di nascondersi e di non dire a nessuno il suo nome.
 
Australia, 2005. Alla morte di Nell, sua nipote Cassandra cerca di scoprire la verità sul passato così misterioso della nonna.
 
Inghilterra, 1975. Nell giunge in Cornovaglia seguendo le tracce di un libro di favole di Eliza Makepeace, che sembra essere l'unico legame con suo passato.
 
Inghilterra, 1900. La giovane Eliza Makepeace, dopo la morte della madre, si trova in grandi difficoltà, finché un uomo misterioso viene a prelevarla dalla sua squallida stanzetta di Londra per condurla in Cornovaglia dove la aspettano i ricchi parenti di sua madre.

Come potete notare dalla sinossi, Kate Morton osa molto in questo romanzo e ci propone ben quattro linee temporali per raccontarci un'unica storia.
Nell viene imbarcata di nascosto su una nave a soli quattro anni. La donna che l'ha nascosta a bordo, che lei conosce come l'Autrice, le ha detto che si sarebbero recate insieme in America, ma finché non sarebbe tornata, Nell non doveva dire a nessuno il suo nome e doveva stare nascosta.
La bimba si ritrova invece in Australia, sola sulla banchina, seduta su un piccola valigia bianca. Il responsabile del porto di Maryborough si muove a pietà e la porta a casa con sé.
Inizialmente l'attenzione del lettore è catturato dalla valigia bianca con cui Nell è arrivata, che contiene oggetti di buona fattura ed un libro illustrato che sembra contenere molte risposte.
A parer mio c'è troppo non detto nella costruzione della storia; il padre adottivo di Nell le rivela il segreto al compimento del suo ventunesimo anno, ma non le consegna la valigia e il libro, ma lo fa alla sua morte, quando ormai Nell è una donna di mezza età e le possibilità di seguire la pista sono decisamente più scarse.
Mi sembra che questo modo di agire sia funzionale alla costruzione della trama, più che rispondere ad una vera ragione.

Nonostante questo ho trovato la storia molto intrigante, anche perché ben presto entrano in scena un vecchio e tetro maniero e una famiglia aristocratica dai molti segreti.
Anche se le linee temporali siano 4 (anche se quella della Nell bambina si esaurisce in fretta) la trama è scorrevole e non è difficile seguirla; anzi è interessante notare come ogni personaggio, nella sua epoca, riesca a fornirci un chiaro tassello per risolvere il mistero.
I personaggi principali sono Cassandra nel presente, Nell nel passato recente e Eliza Makepeace agli inizi del '900; ma ce ne sono altri, che sebbene si possano definire secondari non sono sicuramente di secondo piano.
La cosa che mi ha colpito è che tutti brillano per le loro passioni, o per la mancanza di esse. Sono appunto le passioni a definirli per quello che sono, in questo romanzo, più che le loro azioni.
In particolare trovo che Nell sia il fulcro di tutto - in fondo è la storia della sua vita che cerchiamo di riscostruire - e sia un personaggio controverso. Quando ha scoperto il segreto riguardo le sue origini, Nell ha tagliato i ponti con la sua famiglia, distrutto legami amorosi ed affettivi e si è chiusa in se stessa. Ha permesso a quello che le mancava di rovinare quello che già aveva, vivendo una vita fatta di silenzi e risentimento. Questo non la rende simpatica, o meglio, non la renderebbe simpatica se fosse una persona in carne ed ossa, ma come personaggio funziona. Il suo, infatti, non è il classico comportamento delle eroine di questo genere di storie, e mi è piaciuta per questo. E' un personaggio vero, non un pretesto per narrarci qualcosa.
Eliza  Makepeace è il personaggio più letterario del romanzo, e sembra uscita da un libro di Dickens o di Hardy. Ma è lei che conferisce un'aura di magia a tutto il racconto.
Cassandra, invece, mi sembra la meno caratterizzata, e la più scialba delle protagoniste (non a caso le parti ambientate nel presente, sebbene utili al proseguimento della storia, sono state quelle che mi hanno annoiato di più).

Se Kate Morton ha un difetto, però, sono gli inizi lenti. Anche in questo caso l'inizio della storia è molto lento e graduale.
Comunque gli ingrediente per affascinare il lettore ci sono tutti. Il racconto, dopo un centinaio di pagine, finalmente ingrana, ma sembra afflosciarsi a metà percorso, complice anche qualche dettaglio e dall'eccessivo dilungarsi  di alcuni passi ambientati nel presente.
Il finale non mi ha sorpreso tanto quanto avrei sperato, ma non è male. E' delicato, triste e poetico.

Insomma, se vi piace Kate Morton, adorerete questo libro. Se amate le storie tutte azione e adrenalina, in cui l'azione si svolge rapida, non credo potreste apprezzare questo libro.
Io dal canto mio, sebbene abbia fatto un po' di fatica nella lettura, ho amato la storia, che poteva essere narrata in meno pagine, ma che resta comunque una bella storia.
Voto: 7

2 commenti:

  1. Per me rimane il suo miglior romanzo! Sarà che è il primo che ho letto, ma è quello che ricordo con maggior piacere ;)

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    1. Io per ora ne ho letti due, questo e l'ombra del silenzio, e sì, qui la storia è decisamente più intrigante ma poteva dilungarsi meno, secondo me.

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