lunedì 7 gennaio 2008

Chocolat...

...di Joanne Harris.

Sono giorni che penso a cosa potrei scrivere su questo libro. E' un libro molto particolare. Una storia magica che però sembra quasi vera. Un libro che profuma davvero di vaniglia, cannella e cioccolato.
Eppure non sono sicura che mi sia piaciuto fino in fondo.
I personaggi sono molto accattivanti, a cominciare dalla protagonista, che si fa chiamare Vianne Rocher, ed arriva, con la figlioletta, portate dalle ali del vento del Martedì Grasso, in un paesino francese dove il conformismo bigotto di alcuni residenti sta uccidendo i sogni e la voglia di vivere di tutti gli altri.
Vianne è una donna bella, sexy, affascinante, coraggiosa, indipendente. E già questo suscita scandalo e riprovazione nella piccola comunità dalla mentalità ristretta.
E' una donna che non ha mai avuto una vera casa, che non si è mai fermata in un posto per più di qualche giorno. E soprattutto, Vianne è una strega: vede cose che non dovrebbe vedere, capisce le persone prima che parlino, e legge il futuro nei tarocchi, e gli ingredienti per la sua magia sono lo zucchero e il cioccolato.
Il suo arrivo, e l'improvvisa decisione di riadattare una vecchia panetteria a pasticceria di classe, scuotono come un uragano il piccolo paese, e come proprio come accade con gli uragani, dopo il suo passaggio, niente sarà più come prima.
Vianne fugge da qualcosa o qualcuno che lei chiama Uomo Nero, il suo avversario, la sua Nemesi, e crede di averlo trovato in quel luogo, nel curato che la osteggia istintivamente, che intraprende una crociata morale contro di lei, sua figlia e chiunque le stia accanto.
Vianne non ha paura del grigiore che i benpensanti vorrebbero imporre a lei e a chi non la pensa come loro, e agisce rompendo tutti gli schemi.
Muovere i primi passi in questo scenario è, per il lettore, qualcosa di davvero esaltante. Ci scorrono davanti agli occhi le immagini dei dolci e dei cioccolatini creati da Vianne, e nessun lettore può dubitare, dopo poche pagine, che lei sia davvero una strega, anche se non verrà mai detto chiaramente nel romanzo. Siamo affascinati anche noi, col resto degli abitanti di Lansquenet. Volteggiamo a passo di danza tra le pagine, mentre la storia dell'emancipazione spirituale di coloro che scelgono di essere amici di Vianne si dipana lenta davanti a noi. Ci chiediamo con quali altri profumi e sapori la nostra strega attirerà uomini, donne e bambini, non certo per far loro del male, ma per mostrare i sogni, le speranze, le aspirazioni, il vero io, insomma, che stanno reprimendo perchè non conforme al modello costituito, fatto di tristezza, penitenza, mortificazione dei piaceri (anche di quelli innocenti) che in realtà mascherano chiusura mentale, paura della diversità e meschinità.
Vianne tira fuori il meglio delle persone che si aprono a lei, e tira fuori un po' di poesia anche da noi.
Questi sono gli spunti migliori del romanzo, insieme alla sottile critica (sparsa come zucchero a velo tra le pagine, ben visibile ma che non appesantisce la narrazione) a qualunque estremismo e intolleranza.

Eppure come ho detto all'inizio qualcosa non mi ha soddisfatto fino in fondo.
Il romanzo è lieve e ricco di magia, è vero, ma qualcosa gli manca; qualcosa manca alla trama.
Mi aspettavo che il dualismo Vianne - Uomo Nero fosse portato ad una conclusione, ci dicesse qualcosa di più di Vianne, del perchè fugge, che cosa teme davvero

E' come se la magia si sia limitata a sfiorare la superficie delle cose senza scalfirla davvero.

4 commenti:

  1. della stessa autrice io ho apprezzato di più "la donna Alata".. un libro magico, pieno di pagine poetiche...

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  2. Ciao Lisse, leggi le scarpe rosse e troverai una risposta a tutto...

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  3. Ancora una volta, gran bella recensione! Devo dire che concordo sia con Paola ('La donna alata' è il libro della Harris che più adoro) e con Baxart; 'Le scarpe rosse', uscito ad ottobre e seguito di 'Chocolat', spiega quelle cose che tu non hai trovato in questo primo libro.

    P.S. ti ho aggiunto anch'io tra i link, hai un blog troppo carino!

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  4. io non ho letto il libro , ma ho visto il film che mi è piaciuto tantissimo mi viene voglia di leggerlo....anche se cerco di evitare di vedere ciò che ho letto e viceversa.

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