giovedì 31 maggio 2018

Le correnti dello spazio...

... di Isaac Asimov.
Un analista dello spazio scopre che una grave catastrofe minaccia il pianeta Florina, pianeta chiave nella galassia perchè unico posto dove si produce il kyrt, sostanza di origine vegetale dalle straordinarie e versatili proprietà. Quando sta per rivelare ai Signori di Sark, conquistatori di Florina, i suoi timori, l'uomo viene rapito da misteriosi figuri, e sottoposto ad un sondaggio psichico che gli cancella la memoria.
Un anno dopo, un uomo senza ricordi, umile operaio su Florina, comincia a ricordare qualcosa del suo passato e di una catastrofe che incombe sul pianeta.

Le correnti dello spazio mescola sapientemente fantascienza ed intrighi internazionali (o meglio, interplanetari), come spesso accade nella produzione di Asimov dedicata all'Impero e alla Fondazione. Qui l'Impero Galattico dominato dal pianeta Trantor sta ancora muovendo i suoi primi, incerti passi; i viaggi interstellari e la colonizzazione delle galassie fanno da sfondo ad un gioco antico quanto l'uomo: quello per la conquista del potere. Isaac Asimov ha una grande abilità sia nel costruire un universo enormente più vasto di quello che oggi possiamo anche solo immaginare, sia  nell'imbastire una trama degna delle migliori spy story. Se a ciò uniamo la scorrevolezza della lettura, dovuta allo stile lineare e quasi " trasparente" di Asimov, si comprende bene perchè questa è una storia che tutti possono apprezzare, e non soltanto gli appassionati di fantascienza.

Protagonista, suo malgrado, è Rick, un umile operaio di Florina, pianeta dalle ricchissime risorse naturali ma ridotto di fatto in schiavitù dai potenti signori di Sark. Considerato poco più di un idiota, Rick invece ha "soltanto" perso la memoria, e improvvisamente comincia recuperarla in maniera frammentaria. Difficile per lui orientarsi fra i vuoti della sua mente e la sensazione di pericolo imminente. Sì, perchè il primo ricordo che riaffiora nella sua testa è proprio quello della necessità di avvertire l'intero pianeta che qualcosa sta per spazzarlo via. Mentre noi cerchiamo di scoprire insieme a Rick e alla leale amica Valona di che natura sia la catastrofe incombente, in gioco entrano anche spie, doppiogiochisti e ribelli al soldo dei pianeti coinvolti: Florina, Sark e Trantor, con le sue mire espansionistiche.

I personaggi non sono particolarmente approfonditi; essi sono più che altro funzionali alla storia, e le loro motivazioni sono molto lineari, ma non banali o scontate.

Un altro tratto distintivo del libro, e che mi fa amare la fantascienza di Isaac Asimov, è quel gusto un po' retrò mescolato alle visioni futuristiche della tecnologia e della società. Per fare un esempio, nel romanzo (che, vi ricordo, è stato pubblicato per la prima volta nel 1952) troviamo una biblioteca intereamente digitalizzata i cui testi sono consultabili attraverso schermi; ma per la scelta e la ricerca dei volumi, i protagonisti si servono di manopole da far scattare avanti e indietro. Ditemi voi se esiste qualcosa di più fantascientifico di una biblioteca digitale (nel 1952) e qualcosa di più anni 50 di grosse manopole e uno  schermo in bianco e nero.
Ecco, questo connubio non cessa mai di intrigarmi.

Altro pregio del romanzo è la plausibilità scientifica alla base della particolarità del pianeta Florina e del grave pericolo che esso corre. Ho apprezzato la spiegazione scientifica che viene fornita alla fine del romanzo, perfettamente comprensibile anche per me che non sono certo un'esperta di fisica teorica o astronomia.

Insomma, un classico della fantascienza che qualunque appassionato dovrebbe leggere; ma anche un romanzo che, per le ragioni esposte sopra, può farsi amare da chiunque.

Voto: 7 e 1/2

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