mercoledì 31 agosto 2016

Agatha Raisin e la giardiniera invasata...

...di M. C. Beaton.


La scheda del libro sul sito della Astoria Edizioni

Agatha Raisin è tornata dalle vacanze per scoprire che il suo affascinante ma sfuggente vicino James ha una nuova simpatia: è Mary Fortune, una nuova arrivata a Carsely, bella donna e giardiniera provetta. Ad Agatha risulta immediatamente antipatica ... è solo gelosia, oppure c'è qualcosa di strano in quella donna, che si comporta in maniera bizzarra e spesso crudele?
Mentre la Giornata dei Giardini Aperti si avvicina, ed Agatha è decisa a primeggiare a tutti i costi, strane cose cominciano ad accadere, atti di vandalismo, pesciolini uccisi, ed alla fine un omicidio. Pane per i denti di Agatha.
 
La protagonista Agatha Raisin questa volta si trova a dover affrontare un sentimento che finora le era sconosciuto: la gelosia. James non gradisce he gli si dia la caccia e preferisce alla compagnia di Agatha quella di Mary Fortune, donna interessante e sicura di sé, che non ha bisogno di correre dietro agli uomini per farsi notare.
Eppure c'è qualcosa di strano nel suo modo di comportarsi; osservazioni crudeli buttate lì in modo apparentemente innocuo e giocoso.
 
“Quel tuo amichetto muso giallo è andato in giro a ficcare il naso in tutti i nostri giardini,” disse Mary con aria languida. Agatha la guardò, irritata. “A volte non ti capisco proprio, Mary,” disse. “Sei sempre così gentile e poi ogni tanto salti su con qualche osservazione sgradevole. Il mio amico, Bill Wong, è cinese per metà. Sua madre è di Evesham. Non mi va che qualcuno lo chiami muso giallo.” Mary rise. “Credo che tu abbia una simpatia per lui, Agatha. Mi sa che ho trovato il tuo punto debole.” Il suo sguardo si spostò su Roy, che stava tornando. “Ti piacciono giovani.” “Non fare la stronza con me, Mary,” disse Agatha, con gli occhi ridotti a fessure. “Ho avuto a che fare con stronzi professionisti, io.”
 
Agatha è la prima ad accorgersene, e quando Mary viene trovata morta con la testa infilata in un vaso da giardiniere, non può fare a meno di pensare che il carattere orribile di Mary debba esser collegato all'omicidio.
E così Agatha, coadiuvata da James, indaga.
Il modus operandi è sempre quello: Agatha con il "tatto" ( o sarebbe meglio dire con l'assenza di esso) cerca di mettere a nudo le piccole meschinità della vita di campagna. Solleva la cortina di ipocrisia così ben tenuta e curata, guadagnandosi la fama di "vecchia impicciona".
Eppure il suo metodo è efficace, sia per la risoluzione delle indagini sia per la soddisfazione del lettore.
Ho adorato andarmene in giro per Carsely insieme a Agatha, domandando, spiando, discutendo.
In questo romanzo ancor di più che nei precedenti, la vita del villaggio è in protagonista. Ho sentito gli echi dei placidi gialli campagnoli di Miss Marple mentre Agatha e James vanno con una scusa di casa in casa per scoprire cosa ci fosse sotto la patina di cordialità di Mary Fortune, e cosa davvero i paesani pensassero di lei.
Alla fine il colpevole appare la persona meno probabile a prima vista; ma anche l'unica persona, a conti fatti, che aveva modo, movente e opportunità.
L'allegro (e un po' disincantato) spaccato di vita della campagna inglese che M.C. Beaton ci offre è promosso anche come romanzo giallo.
L'unica cosa che mi impedisce di dargli un voto più alto è la sua caratteristica di giallo atipico, dove le indagini non sono né rigorose, né ben organizzate.  Gli indizi non sono ordinati e si procede a tentoni. Ma ci si diverte molto mentre si procede.
 
Voto: 7.
 
 

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