martedì 4 gennaio 2022

Loro...

... di Roberto Cotroneo.

Nell'estate del 2018, Margherita prende servizio come istitutrice di due gemelle di una aristocratica famiglia romana, gli Ordelaffi. La ragazza si trasferisce nella loro splendida residenza di campagna, una casa progettata da un architetto famoso, fatta di immense vetrate e dove tutto è curato nel minimo dettaglio. Eppure c'è qualcosa di inquietante nella casa, nelle due gemelle Lucrezia e Lavinia, e perfino nel personale addetto alla villa, a cominciare dal giardiniere Gaetano.
Quando delle oscure presenze cominciano a manifestarsi, Margherita non sa più a chi deve credere, e si trova ad essere trascinata nel misterioso abisso che circonda la casa e la famiglia che la abita.
 
Margherita sembra aver trovato il lavoro dei sogni in una villa, un capolavoro d'architettura, abitata da genete ricca, colta, raffinata. Come spesso accade il sogno si rivela più simile ad un incubo, e la ragazza scrive un memoriale in cui ci racconta perchè è fuggita il più lontano possibile da quella bellissima e luminosa casa fatta di vetri.
 
Iniziando la lettura già sappiamo che qualcosa di orribile avverrà, e che la protagonista fuggirà terrorizzata. Questo espediente narrativo crea fin dall'inizio una cappa di di inquietudine e di ansia (come se a me ne servisse altra...) che rimane, secondo me, la parte più riuscita del romanzo.
 
Loro è un romanzo ben costruito, scritto con una stile scorrevole e una lingua pulita e curata nel dettaglio.
 
Anche i personaggi sono ben costruiti soprattutto nelle loro ambiguità, o meglio, nel loro sfacciato dualismo.
Il leit motiv che scorre attraverso le pagine del romanzo, infatti, è proprio il dualismo. Ogni cosa qui ha un lato luminoso ed un lato oscuro: la casa, le gemelle, perfino il giardiniere.
La casa è quanto di più moderno e confortevole si possa immaginare, eppure nasconde segreti e presenze inquietanti, e ben presto tutto quel vetro che lascia entrare la luce del sole e del giorno ci appare più una trappola che una sicurezza.
Le gemelle sono adorabili, educate, intelligenti eppure c'è in loro qualcosa di preoccupante, una sottile inquietudine, una saggezza antica e perciò non proprio naturale... e non proprio benevola. Nel loro parlare con lo sguardo e con mezze frasi che solo loro posso comprendere, con quell'accennare a cose che solo loro hanno visto e solo loro sembrano comprendere rende l'atmosfera claustrofobica. Ogni passo che la protagonista muove sembra un pericoloso balzo verso il regno dell'ignoto e ben presto Margherita non sa più di chi deve fidarsi, chi (o cosa) va combattuto e chi va salvato, o chi (o cosa) deve temere.

Eppure nonostante queste pregevolissime premesse, Loro è un romanzo che non mi ha convinta fino in fondo.  
Loro è come un arciere che ha scoccato molte frecce, ma ha sempre mancato il bersaglio nonostante l'apprezabile gesto atletico.
 
Innanzitutto, più procedevo nella lettura, più sentivo nella mia testa rimbombare gli echi di quel classico del romanzo gotico che è Giro di vite, di Henry James. Molte, troppe similitudini: l'isitutrice sola contro tutti di fronte all'ignoto che bussa alla porta, due bambini legatissimi tanto da escludere il mondo esterno, ma soprattutto quell'atmosfera di sospensione, immersi nella quale non sappiamo più cosa è vero e cosa invece è follia... almeno fino al finale, fino al famoso " giro di vite".
Ho avuto quasi l'impressione che si trattasse di un reboot moderno del celebre classico.
 
Comprendo perfettamente che in un romanzo di questo tipo, le risposte non possono essere ovvie, ma lo scrittore deve suggerirle, pù che metterle nero su bianco; ma in questo libro ho avuto la sensazione che tutto l'impianto costruito, i molti indizi seminati, gli avvenimenti inspiegabili, le apparizioni misteriose non reggano al colpo di scena finale, che, anzichè valorizzare tutto quanto narrato in precedenza, lo svilisce e lo banalizza, sciogliendo il senso di opprimente inquietudine come neve al sole. 

Perciò mi sento di consigliare il romanzo solo solo se siete fan del genere. Si tratta comunque di una lettura scorrevole e veloce, con qualche spunto apprezzabile.

Voto: 6



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