giovedì 20 dicembre 2018

Figlie di una nuova era...

... di Carmen Korn.

La scheda del libro sul sito della casa editrice Fazi

Uno strano destino, quello delle donne nate nel 1900: avrebbero attraversato due guerre mondiali, per due volte avrebbero visto il mondo crollare e rimettersi in piedi, stravolgersi per sempre sotto i loro occhi. Sono proprio loro le protagoniste di questa storia, quattro donne che incontriamo per la prima volta da ragazze, ad Amburgo, alle soglie degli anni Venti. Hanno personalità e provenienze molto diverse: Henny, di buona educazione borghese, vive all’ombra della madre e ama il suo lavoro di ostetrica più di ogni cosa; l’amica di sempre Käthe, di estrazione più modesta, emancipata e comunista convinta, è un’appassionata militante; Ida, rampolla di buona famiglia, ricca e viziata, nasconde un animo ribelle sotto strati di convenzioni; e Lina, indipendente e anticonformista, deve tutto ai suoi genitori, che sono letteralmente morti di fame per garantirle la sopravvivenza. Insieme crescono e vedono il mondo trasformarsi, mentre le loro vicende personali s’intrecciano in una rete intricata di relazioni clandestine, matrimoni d’interesse, battaglie politiche e sfide lavorative, lutti e perdite, eventi grandi e piccoli tenuti insieme dal filo dell’amicizia. Pagine che ci fanno respirare il fascino d’epoca di un mondo che non c’è più: i cocktail al vermut, i cappelli a bustina, gli orologi da tasca e gli sfarzosi locali da ballo, ma anche le case d’appuntamenti, i ristoranti cinesi e le fumerie d’oppio del quartiere di St Pauli. E poi la lenta, inesorabile disgregazione di tutto, la fine di ogni libertà, il controllo sempre più pressante delle SS, la minaccia nazista…
Quattro donne, un secolo di storia: Figlie di una nuova era è il primo capitolo di una nuova, avvincente trilogia tutta al femminile.
(dal sito della casa editrice)

È quasi Natale, abbiamo tutti fretta, i regali da comprare, il cenone, il panettone, gli struffoli, le tombolate... insomma, avete capito. Quindi lo dirò senza tanti preamboli: Figlie di una nuova era è un libro molto, molto bello (grazie Laura Libridinosa per avermelo consigliato!), intenso, profondo e interessante. Anzi, se avete qualche regalo dell'ultimo minuto da fare, io ve lo consiglio caldamente.

Henny e Käthe sono amiche da una vita anche se sono molto diverse. Henny proviene da famiglia della buona borghesia tedesca. La madre - una madre quasi oprrimente con la sua poesia - nutre tante aspettative per la vita e il matrimonio della figlia. In qualche maniera Henny, senza avere mail coraggio di ribellarsi fino in fondo, non rinuncia a quelle che sono le sue aspirazioni di carrierae diventa ostetrica in una grande clinica. Stesso percorso farà anche Käthe, che però proviene da una famiglia molto umile e ha delle forti idee politiche di sinistra. nonostante le diversità, o forse proprio per esse, le due ragazze resteranno amiche per tutta la vita. Intorno a loro ruotano le altre due protagoniste, la ricca Ida e Lina, che hanno un legame meno forte tra di loro, ma comunque sono molti presenti nella storia.
Le storie di queste quattro donne sono da un lato storie di vita comune, ma non per questo sono banali, noiose o insignificanti; dall'altro lato sono storie di resistenza umana, a volte inconsapevole, al grande fiume della Storia, che minaccia sempre, nei grandi sconvolgimenti, di travolgere i singoli.
Tutte e quattro sono figure moderne, e questo mi è piaciuto molto, perchè  tutte sfidano, a modo loro, le convenzioni sociali per inseguire l'amore, per tenere fede ai propri ideali e restare fedeli a se stesse, o per perseguire i propri obiettivi.
Aver saputo far convivere quattro personalità così diverse, aver saputo donare un'anima  ad ognuno di questi personaggi, per intrecciare delle storie che, nonostante siano di vita quotidiana, riescono ad avvincere il lettore, è uno dei punti di forza del romanzo.
Di una straordinaria intensità sono infatti le storie delle quattro protagoniste, che toccano temi non facili, quali il desiderio di maternità e quello di non diventare madre; il matrimonio, il rapporto tra genitori e figli, la passione politica, la necessità di decidere, in determinati momenti storici, da che parte stare.
La trama è un crescendo di profondità fino ad arrivare ai capitoli finali, dolorosi e toccanti.

L'idea vincente del romanzo è però, secondo me, quella di seguire la vita di quattro giovani donne per raccontare sia una storia che la Storia.
L'autrice riesce benissimo a dipingere l'affresco di un'era che si annunciava ricca di aspettative e di speranze, ed invece porterà con sè due guerre mondiali e molte sofferenze e atrocità. Allo stesso tempo, però, Korn riesce a non cadere nel didascalico; il pericolo del sermone moralistico o della lezioncina di storia è sempre dietro l'angolo in questo genere di libri. Ma con uno stile asciutto e delicato, l'autrice sa perfettamente che sta scrivendo un romanzo, e che il suo scopo principale è raccontarci la storia delle protagoniste.
Come detto, ho apprezzato l'ambientazione storica, specialmente laddove riesce a far comprendere, attraverso gli occhi e la vita quotidiana di Henny, Käthe, Lina e Ida, l'ascesa del nazismo e come, subdolamente, un movimento così violento e razzista riuscì ad imporsi al paese gradualmente, con molta pazienza, mostrando un volto, per così dire, quasi rassicurante di fronte ai molteplici problemi del primo dopoguerra.

Secondo me, questo momento storico che stiamo vivendo ha bisogno di libri come questo.

Voto: 8

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