giovedì 12 gennaio 2017

Il Natale di Poirot...

... di Agatha Christie.


Poirot, ospite per Natale del suo amico colonnello Johnson, lo accompagna a Gorston Hall, una dimora nella campagna inglese, per indagare sull'omicidio di Simeon Lee, vecchio e acido ma ricchissimo patriarca della famiglia. Con tutti i figli e i familiari riuniti, Poirot si accorge ben presto che chiunque avrebbe avuto un movente per uccidere Lee. Il giorno della sua morte, per il puro piacere di tormentarli, aveva convocato figli e nipoti e, tra gli insulti, aveva fatto loro capire che avrebbe modificato il testamento.
Ma chi può aver commesso l'assassinio, visto che il cadavere è stato trovato in una camera chiusa dall'interno? Poirot, coadiuvato dal colonnello e dal commissario Snudgen della polizia locale, indaga.
 
Scritto nel 1939, Il Natale di Poirot è la diciassettesima avventura dell'investigatore belga, e sicuramente una delle più paradigmatiche.
In primo luogo ci troviamo di fronte al classico mistero della stanza chiusa, cui, prima o poi, ogni giallista sente il bisogno di confrontarsi.
In secondo luogo, l'azione si svolge praticamente sempre all'interno della tenuta della famiglia Lee, e il numero di sospettati è alquanto ristretto. Difficile, se non impossibile, ipotizzare l'intervento di una mano esterna.
Perciò la storia è un rompicapo in cui ci sono tutti gli elementi, e bisogna semplicemente metterli a posto. Le vicende sono ricostruite attraverso gli interrogatori di ogni persona presente sul luogo del delitto, e contengono, a conti fatti, tutto quello che abbiamo bisogno di sapere per risolvere l'enigma.
Certo di azione ce n'è poca, ma non credo che si legga un giallo di Agatha Christie per trovare suspense e adrenalina; un giallo della signora del mistero si legge per accettare una sfida alle nostre celluline grigie.
 
Nel romanzo c'è ben poco di squisitamente natalizio, eccezion fatta per la tradizionale riunione di famiglia.
Certo, a volte Natale significa anche vicinanza forzata con persone che si sarebbero volentieri evitate; questo è l'aspetto che l'autrice ha scelto per immortalare il Natale del suo investigatore.
Infatti i membri della famiglia, riuniti controvoglia per non scontentare il vecchio patriarca che tiene i cordoni della borsa ben stretti, non vanno affatto d'accordo tra di loro, e sono accumunati dal disprezzo e dall'odio che nutrono per Simeon Lee. Disprezzo odio ricambiati in pieno, oltretutto.
Diciamo pure che la vittima non ha fatto in passato, e non fa nulla nel presente per farsi apprezzare dai suoi familiari; anzi, pare godere nell'umiliarli e tormentarli.
L'unica che si sottrae a questa logica è la giovane Pilar, nipote di padre spagnolo di Lee, e da lui conosciuta poco prima di morire. Pilar, a cui andavano le simpatie del vecchio patriarca, si troverà in pericolo di vita, e involontariamente metterà Poirot sulla strada giusta. Gli altri familiari e ospiti (Alfred Lee e sua moglie Lydia;  Harry Lee, George Lee e sua moglie Magdalene, David Lee e sua moglie Hilda, Stephen Farr, figlio di un vecchio amico di Simeon) sono tutti sospettati, e qualcuno di loro nasconde qualcosa.
 
Un giallo come ce ne sono pochi. La soluzione è logica eppure sorprendente. E poi stiamo parlando di Agatha Christie.
Voto 10.

6 commenti:

  1. Agatha Christie è insuperabile. Punto. Non c'è altro da dire.
    Hai mai letto L'assassinio di Roger Ackroyd? Il migliore, secondo me.

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    1. Se non erro è quello dei semi di segale in tasca, vero? No ricordo il titolo ma quello è uno dei miei preferiti.

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  2. Oggi ho preso in biblioteca un altro libro di questa autrice, stessa collana e... ammetto che è il primo in assoluto che leggo della Christie... mea culpa!!!

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    1. Quale hai preso? L'hai già iniziato? Che ne pensi?

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  3. Mi sono completamente innamorata della Christie già dal primo suo romanzo che ho letto DIECI PICCOLI INDIANI. Questa è stata la mia seconda lettura sua e prima con Poirot e devo dire che anche in questo caso mi ha piacevolmente catturata! Come hai scritto leggendo la Christie non ci si può aspettare l'azione delle opere moderne, ma credo che sia proprio questo l'elemento che la fa amare di più :-)

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    1. Esatto, è tutta un'altra atmosfera, io la adoro! l'ho cercata a lungo in altri autori, ma non la trovo. Qualcuno ci si avvicina, comunque, tipo P.D. James

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