sabato 19 marzo 2016

Testimone inconsapevole...

...di Gianrico Carofiglio.

Guido Guerreri, avvocato penalista di Bari, alla soglia dei quarant'anni ha più di un motivo per essere in crisi. La moglie l'ha lasciato, senza drammi e senza clamori. La sua carriera procede per inerzia, un po' come la sua vita. L'abbandono della moglie costringe Guerreri a guardarsi dentro, per scoprire che la sua vita è su un binario morto. Cominciano così gli attacchi di panico e le crisi di pianto.
Finchè l'incontro con un giovane senegalese accusato dell'omicidio di un bambino non riaccende quella scintilla che l'avvocato pensava di avere perso per sempre.

Libro d'esordio dell'autore, Testimone inconsapevole è senza dubbio un romanzo molto originale.
Non va definito un giallo, perché la fase investigativa si limita a ciò che può essere necessario e funzionale al processo penale. Siamo infatti di fronte ad un romanzo procedurale puro, genere quasi assente nel panorama libresco italiano prima dell'avvento di Carofiglio e del suo Guerreri.
Il romanzo non mira a raccontarci un'indagine, ma esclusivamente un processo, visto dalla parte dell'imputato e del suo avvocato difensore.
La cosa splendida è che non c'è un briciolo di noia nella narrazione. Se pensate che il diritto, la procedura penale, i tribunali e gli avvocati siano quanto di più noioso al mondo, leggendo Testimone inconsapevole dovrete ricredervi. La ricostruzione delle tesi da sostenere in udienza, gli interrogatori e i controinterrogatori, la raccolta di prove, sono avvincenti quanto un'indagine classica, anzi di più perché hanno il pregio dell'originalità.
A Carofiglio non interessa scovare un colpevole, piuttosto a lui interessa mostrarci un innocente; mostrarcelo e mostrarci come tirarlo fuori dai guai. Questo capovolgimento di punto di vista è innovativo e interessante.
 
Due parole sul protagonista. All'avvocato Guerreri piacerebbe essere un principe del foro. Gli piacerebbe sapere cosa fare in ogni occasione, come comportarsi, come dimostrarsi un vincente.
Ma come il 99% della popolazione mondiale, non è un vincente. E' una persona normale, con le sue debolezze e le sue fragilità.
Quando lo incontriamo all'inizio del romanzo, queste hanno preso il sopravvento su di lui.
Confrontarsi, suo malgrado, con la storia del giovane accusato di un crimine orrendo lo aiuterà a ricostruire se stesso, il suo senso di giustizia e di adeguatezza.
Ma Guerreri resterà ancorato con i piedi per terra, conscio dei suoi difetti e delle sue paure, ma consapevole anche che si possono combattere, o almeno ci si può convivere.
 
Voto 7 e 1/2
(Se Carofiglio e l'avvocato Guerreri vi incuriosiscono qui trovate la recensione di A occhi chiusi, la seconda delle indagini dall'avvocato Guerreri. Troverete un protagonista leggermente diverso, leggermente più maturo e autoironico).

3 commenti:

  1. Guerrieri è uno dei miei personaggi di carta preferiti! Ho amato molto i romanzi che lo vedono protagonista, specialmente i primi tre. Ciao!

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    1. Io li ho letti in ordine sparso, ma mi manca il numero tre e il cinque.

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    2. Bello il tre, il cinque un po' meno, secondo me.

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