martedì 6 settembre 2022

I segreti di Sunnylakes...

 ...di Inga Vesper.

In un caldo pomeriggio dell'estate del 1959, Ruby, domestica a ore presso le ricche famiglia bianche di Sunnylakes, arriva a casa degli Haney e si accorge che qualcosa non va. Una delle bambine degli Haney è da sola in giardino, spaurita, l'altra piange nella sua culla e della loro mamma non c'è traccia. In cucina, una macchia di sangue sul pavimento indica che qualcosa di brutto è successo. La polizia dapprima arresta Ruby, poi la rilascia a malincuore: una domestica nera sarebbe un colpevole facile e comodo da sbattere in cella. Nonostante la forte diffidenza, Ruby decide di collaborare col detective Blanke per capire cosa sia successo a Joyce Haney, una donna dolce ed infelice, che considerava Ruby un'amica, e non una semplice domestica.
 
Benvenuti nella ridente provincia americana e soprattutto benvenuti nel 1959! È lì che questo libro ci fa volare, ricreando con accuretezza l'atmosfera e i luoghi di quell'epoca.
 
 Tutto ruota intorno alla domanda: che fine ha fatto Joyce? È stata rapita? Uccisa? Può una donna dalla vita perfetta essersi allontanata volontariamente? Ma la vita di Joyce, tutto sommato, è davvero così perfetta? E cosa si nasconde dietro l'enorme ipocrisia delle famiglia alto borghesi di Sunnylakes? 
 
Ruby, la domestica afro-americana scopre le tracce di un delitto in casa della ricca famiglia bianca per cui lavora, e naturalmente si trova invischiata e viene trattata come la sospettata numero uno, benchè non avesse avuto nè movente nè opportunità. 

Fin da subito i capitoli narrati dal punto di vista di Ruby si fanno soffocanti, quasi claustrofobici intorno a lei. La ragazza è combattuta tra il desiderio di sapere cosa è successo a Joyce, e di aiutarla se ancora viva, e il semplice istinto di autoconservazione.
Nella perfetta e idilliaca provincia americana, niente è semplice per una persona afro-americana, neanche scegliere di fare la cosa giusta.
Il tema della scelta è molto presente nel romanzo, anzi, oserei dire che tutto ruota intorno ad esso. È davvero possibile scegliere il corso della nostra vita, a dispetto dei ruoli imposti dalla società e degli ostacoli che il destino ci mette davanti?
La risposta appare scontata per Ruby, che nonostante i suoi sforzi, sembra non avere altra scelta che quella di percoerrere la triste via di fatica e mortificazioni che la vita le indica; ma non è facile neanche per Joyce, che, nonostante la sua vita apparentemente perfetta, è profondamente infelice.
Ovviamente le due situazioni non sono paragonabili, in quanto Ruby è apppressa da un sistema che la qualifica, se non formalmente, sostanzialmente, come cittadino di categoria inferiore.

Il romanzo è narrato da diversi punti di vista. Oltre a quello di Ruby, già citato, ci sono quello del detective Blanke e della stessa Joyce. Questa scelta stilistica, sebbene non nuova, si è rivelata interessante. Le voci sono ben costruite, coerenti e ben differenziate tra di loro. Riescono a illuminare ciascuna un aspetto diverso della vicenda: cruda, realistica e movimentata quella del detective; sognante e riflessiva quella di Joyce. Quella di Ruby, come già accennato, è la più interessante a parer mio, perchè riesce felicemente ad unire lo sviluppo della trama gialla con alcune spunti di critica sociale.

I segreti di Sunnylakes, infatti, è un romanzo che riesce nel non facile compito di unire una vena dii critica e riflessione ad una buona trama gialla. La trama, dopo qualche incertezza inziale, scorre fluida e appassiona il lettore. Gli spunti di riflessione sono particolarmente ben integrati nella narrazione e non la appesantiscono. 
Il risultato è un romanzo coinvolgente, che presenta al lettore un'epoca diversa (ma neanche troppo lontana, purtroppo), gliela fa conoscere e al contempo gli narra una storia, triste, delicata, malinconica. L'ultimo capito narrato dal punto di vista di Joyce è decisamente stuggente.

Unico difetto del romanzo, un finale un po' sfilacciato e che la tira per le lunghe, con scene non descritte proprio chiaramente (onestamente io sto qui a chiedermi come X possa essere seduto in macchina con Y, avere una pistola e tenerla in mano facendo credere a chi guarda da fuori che sia Y a tenere la pistola... e vorrei sapere anche l'utilità di avere un pistola e puntarsela addosso da soli...).

Voto:7

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