domenica 26 novembre 2017

Mr. Zuppa Campbell, il pettirosso e la bambina...

... di Fannie Flagg.

La scheda del libro sul sito BUR Rizzoli

Oswald Campbell, cinico e disincantato cinquantenne di Chicago, riceve dal medico una diagnosi infausta: i suoi polmoni sono così malridotti che non sopravvivrà ad un altro inverno a Chicago. Il medico gli consiglia di svernare al sud, e Oswald sceglie la minuscola comunità di Lost River in Alabama, perché è l' unico posto che può permettersi.
Abituato alla solitudine e alla malattia, Oswald, orfano e senza famiglia, parte piene di pregiudizi e con poche speranze. Eppure a Lost River incontrerà una comunità che cambierà la sua vita.

Devo iniziare la recensione di questo romanzo dicendo quello che dico sempre dei libri di Fannie Flagg: questa storia è meravigliosa. Tenera, delicata, consolante. Lascia un sapore dolcissimo in bocca e riconcilia con il mondo.

Si tratta di una storia dal sapore natalizio (sebbene spazi in un arco temporale più ampio, la conclusione avviene a Natale ed è magica), perfetta per questo periodo.
Il protagonista, Oswald Campbell, non è propriamente il tipico personaggio dei romanzi di Fannie Flagg. Non è una persona dolce, empatica, affascinante o strampalata, parte di quelle comunità del sud degli Stati Uniti che abbiamo imparato a conoscere tramite questa autrice. È un solitario, messo a terra dalla vita, che ha rinunciato a sperare. Non ha affetti, non ha legami, non ha hobby. In parole semplici, conduce davvero una vita tristissima. Per sua fortuna il caso, e le sue scarse risorse economiche, lo portano a Lost River, dove ritroviamo tutta la galleria dei tipici personaggi della Flagg. C'è la vedova di mezza età compita, pilastro della società; la vecchietta strampalata; l'anziano saggio e bonario; la donna rimasta sola che affronta i problemi con naturalezza e sulla cui solidità tutti possono fare affidamento.
Nel minuscolo paesino, stretto fra i boschi e l'ansa di un fiume, vivono una cinquantina di persone, tutte con un fortissimo senso della comunità. Queste persone amano il loro prossimo senza affettazioni e senza secondi fini, e con la loro naturalezza riescono in brevissimo tempo a scardinare le difese di Mr. Campbell.

Figure centrali del romanzo sono, in tal senso, una bambina senza famiglia, Patsy, e l' uccellino che vive nell'emporio del paese, un cardinale di nome Jack (e non un pettirosso come nel titolo. La scelta del termine è però giustificata dal fatto che la parola cardinale nel titolo avrebbe potuto sviare il lettore italiano).
Campbell, Patsy e Jack son tre personaggi molto diversi tra loro, ma hanno in comune l' essere stai emarginati dai rispettivi ambienti di appartenenza fino a che non sono stati accolti nella comunità di Lost River. Non soltanto i tre diventeranno importanti per le persone che li hanno accolti, ma in maniera singolare diventeranno dipendenti l'uno dall'altro.

Il nocciolo del romanzo, e il suo senso profondo, sta proprio qui: tre figure che più diverse non potrebbero essere trovano finalmente il loro posto nel luogo più improbabile. Come a dire: ognuno di noi ha un cammino che conduce da qualche parte, un posto, un ruolo che ci aspettano.
Ad un certo punto, i pezzi del puzzle delle nostre vite vanno a posto da soli, ci dice Fannie Flagg. E questo è un pensiero dolcissimo e consolante.

Voto: 7

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