mercoledì 16 aprile 2008

Ti ricordi di me?

...di Sophie Kinsella.

Lexi è una ragazza come tante, carina, ma con qualche difetto, con un lavoro che potrebbe essere migliore e un fidanzato inaffidabile e bugiardo.
Un giorno si risveglia in ospedale, convinta di aver sbattuto la testa su un gradino nel 2004 e invece scopre di essere nel 2007, di aver avuto un piccolo incidente d'auto e di non ricordare assolutamente nulla degli ultimi tre anni.
Anni che poi sono stati particolarmente intensi: la sua carriera è migliorata decisamente, si è sposata con un uomo perfetto - bello, ricco, gentile, innamorato, ed è riuscita a correggere i difettucci fisici che la tormentavano.

Insomma, nonostante l'incidente, un risveglio perfetto in una vita perfetta a cui Lexi vuole disperatamente abbandonarsi nonostante la confusione generata dal non ricordare niente degli ultimi tre anni(neanche il suo matrimonio).

Ma - quasi superfluo dirlo - non è tutto oro quello che luccica e anche le vite perfette hanno le loro crepe...

Lo spunto (l'amnesia della protagonista) è sicuramente intrigante, ma all'inizio il romanzo non decolla: è lento, a tratti esitante e addirittura irritante.
Ci si aspetterebbe infatti che, ad una persona che abbia avuto un incidente e soffra di amnesia, gli amici, i familiari, si rivolgano non con condiscendenza come di fronte a un capriccio, ma parlandole, spiegandole quello che non capisce, con pazienza e chiarezza.
Invece, nei primi capitoli, pare che tutti considerino l'amnesia di Lexi alla stregua di un trascurabile vezzo.

Non so se la cosa fosse voluta dalla Kinsella, ma certi personaggi (ad esempio la madre di Lexi), fin dalla prime pagine, rasentano una superficialità improponibile in un essere umano vero.
Facciamo un esempio: quando la madre e la sorella di Lexi portano in ospedale foto degli anni che lei non ricorda, invece di mostrargliele, litigano su quali siano le più adatte da farle vedere...arrivando a strappare quelle che ritengono brutte, e concludendo la loro visita senza mostrargliele affatto!
Capisco la necessità di mantenere per un po' in bilico la curiosità del lettore, di non svelare tutto e subito...ma a tutto c'è un limite!

O forse lo spunto voleva essere comico, ma io l'ho trovato soltanto un espediente per ritardare oltremodo lo sviluppo della trama, talmente irritante da farmi abbandonare il libro per un certo periodo.
Quando poi finalmente mi sono decisa a riprenderlo in mano, devo confessare di averlo finito in una sola notte.
Questo perchè mi sono imbattuta nelle pagine migliori del libro, e nella idea originale del romanzo, che non riguarda tanto la trama, ma quanto la struttura narrativa dello stesso.
Infatti Lexi, dopo essere stata dimessa dall'ospedale, decide di ricominciare a vivere quella vita perfetta di cui non ricorda niente, ma che le appare bellissima e desiderabile; ma ben presto si accorgerà che molte, moltissime cose (lei compresa!) sono cambiate in maniera improvvisa e anche illogica (e non certo per il meglio).
Perchè? Cos'è accaduto davvero nei tre anni che lei non ricorda?
La ricerca delle risposte si fa interessante, quasi misteriosa, e la voglia di scoprire cosa c'è dietro il cambiamento di Lexi, unito alla naturale scorrevolezza e leggerezza dello stile dell'autrice, spinge a divorare il romanzo.


A dire il vero, anche questa parte del libro non è esente da pecche; la peggiore è l'abbondanza di personaggi stereotipati e di clichè (le persone ricche sono tutte superficiali; le amiche belle e ricche, ma inevitabilmente insincere, sono tutte rifatte e impegnate solo ad andare in palestra e partecipare a ricevimenti; gli uomini d'affari di successo sono senza sensibilità nei confronti dei bisogni della gente comune; il marito perfetto è bello, ricco, premuroso ma estremamente noioso; il collega di lavoro è viscido, l'adolescente è problematica, l'artista è bello e anticonformista e via dicendo).

Ma del resto la Kinsella scrive romanzi leggeri di intrattenimento, e non ha la pretesa di scrivere di ricerche sociologiche o d'introspezione psicologica.
Alcune trovate sono divertentissime (....il Mont Blanc, ad esempio...non posso dire altro perchè la censura è in agguato! Leggere per credere...o la frase - tormentone del marito di Lexi: stile di vita loft, detto sempre e comunque a sproposito....).

Non manca nemmeno qualche guizzo interessante e originale, come le amiche della "vecchia" Lexi, da lei trascurate dopo il cambiamento, che riconoscono, in un discorso toccante e non retorico, che il cambiamento di Lexi è anche colpa loro, perchè, invidiose dei suoi successi e di aver contribuito ad isolare Lexi - oppure la parte precedente il finale, in cui Lexi fa una scelta molto coraggiosa e condivisibile (spoiler: se non volete sapere come finisce il romanzo non leggete di seguito - Lexi lascia sia il marito "perfetto" che l'amante innamorato e sexy perchè non si ricorda di loro, e per quanto le piacerebbe rientrare nella parte che interpretava in quella vita "perfetta", riconosce di non appartervi più, e decide di ricominciare daccapo, e da sola. fine spoiler).


Ecco, se la Kinsella si fosse fermata lì, a poche pagine dalla fine del romanzo, il mio giudizio sarebbe stato migliore.

Come invece già accaduto in "La regina della casa", la Kinsella non resiste alla tentazione di regalarci un finale smielatissimo e rigorosamente lieto, appiccicato con lo scotch, viste le premesse precedenti.

E' evidente che a lei piace così...ma ai suoi lettori?


Tutto sommato "Ti ricordi di me" non è un romanzo da buttare, è leggero e simpatico e in fin dei conti si merita la sufficienza, specie se vi piace la Kinsella.

Lo consiglio per una lettura esitiva e senza pretese, magari dopo averlo preso in prestito in biblioteca, o aver aspettato che esca in edizione economica.

3 commenti:

  1. Al finale mieloso non so proprio resistere sai??? A me piace...e pensare che nella vita non sono molto romantica :p

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  2. ti seguo sempre anche se nn sono molto presente ... ti vengo sempre a trovare prima di comperare 1 libro !!! bacioni

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  3. letto anche io! approvo e sottoscrivo tutto quello che hai detto!
    Baci PAO

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