mercoledì 7 novembre 2007

Rossella, ovvero...

...il seguito di Via col vento, di Alexandra Ripley.
Come sono arrivata a tanto, vi chiederete voi? Sinceramente me lo sto chiedendo anche io.
Per comprendere la faccenda, è necessario fare un passo indietro. Io amo Via col vento di Margaret Mitchell.
Lo so, è un romanzo politicamente scorretto, e naturalmente odio la condiscenza dell'autrice verso la gente di colore, la banalizzazione della questione schiavitù, quasi fosse una cosa normale, anzi, la miglior soluzione per una intera popolazione sradicata dal proprio continente e costretta a lavorare per i ricchi piantori bianchi. Questa visione è anti storica, contro ogni più elementare diritto umano, dimentica di secoli di sofferenze e soprusi, non la condivido e la trovo imbarazzante e irritante.
Ma per altro verso, ho amato la forza del romanzo, la vita che prepotentemente balza fuori da ogni pagina, "quell'ansia di vivere" di cui è piena ogni pagina.
Ma sto divagando.
Si parlava del seguito di Via col vento. Una parte dell'ansia di vivere di Rossella mi era rimasta dentro, dovevo sapere cosa succedeva dopo la chiusura del romanzo, che ci regala un finale triste sì, ma allo stesso tempo vigoroso e pieno di speranza, di quella speranza di chi sa che finchè avrà la forza di lottare, può ancora ottenere quel che desidera.
E così, mi sono decisa: essendo il romanzo introvabile, l'ho preso in prestito in biblioteca. Le prime righe mi hanno riempito di speranza: Rossella è al funerale di Melania, e cerca disperatamente di non pensare al futuro, mentre l'unica persona che l'ha amata e compresa per quello che era, si allontana per sempre. Ma il cauto ottimismo iniziale ben presto si trasforma in disappunto pagina dopo pagina, riga dopo riga.
Tutto sembra fuori posto, come se Rossella (e noi con lei), tornando a casa, avesse aperto la porta di quella sbagliata.
Rossella torna a Tara come aveva detto, ritrova Will e l'odiosa sorella Susele, ma il suo viaggio è breve. Rossella scopre che potrebbe riscattare la quota di Tara di sua sorella minore Carolene, ora che quest'ultima è in convento, e quindi potrebbe tornare ad essere la vera padrona dell'amata tenuta paterna, ma non farà altro che disseminare, qua e là nel corso della trama (trama?) sforzi, nemmeno tanto convinti, per ricomprare la suddetta quota. Come se questo, che poteva essere il tema portante dell'intera storia (la riconquista di Tara, la sua rinascita, il panico finanziario che sembrava stesse per diffondersi nei primo capitoli, e che poi misteriosamente scompare) fosse una questione secondaria. Beh, certo, meglio dedicare decine di pagine al servizio da the in argento che Rhett riscatta a Boston per sua madre, o al giardino di fiori (fiori?) che Rhett (Rhett?) coltiva nella sua tenuta.
E visto che ho nominato Rhett...ben presto scopriamo che lui è a Charleston, e quindi, ci trasferiamo anche noi lì, e abbiamo modo di apprendere che la buona società di Charleston, che aveva messo al bando il tenebroso Mr. Butler tanto tempo fa, adesso lo considera un pilastro della società stessa, uno che da giovane è stato un po' birichino...
Chiedendomi se stavo leggendo il seguito di Vcv oppure la versione charlestoniana di Ritorno al futuro (con tanto di paradossi temporali e realtà alternative), sono andata avanti tra pagine di una melensaggine unica, dove Rhett ignora Rossella, sua mamma l'adora, sua sorella la odia senza motivo e lei continua a ripetere "si vede che mi ama".
Dov'è la nostra pratica, realistica, cinica Rossella? Quella "capace di guardare in faccia le cose, e chiamarle col loro nome"? Non si sa, e forse anche per cercarla, ci spostiamo a Savannah, dove Rossella si scopre incinta dopo una burrascosa notte d'amore con Rhett, causata dal sollievo di scoprirsi vivi dopo il naufragio della barchetta su cui Rhett l'avevo condotta prima che lei partisse per sempre.
A Savannah, per centinaia di pagine non accade nulla. Assolutamente nulla, a meno di non considerare avvenimenti degni di nota Rossella che impara a ballare il reel e Rossella che strapazza il maggiordomo di nonno Robillard. Infine Rossella, annoiata (e non è la sola!), parte per l'Irlanda insieme ad un lontano cugino irlandese, il quale traffica armi per i ribelli che combattono l'occupazione inglese.
Si sarebbe tentati di credere che Rossella si troverà allora coinvolta negli intrighi politici dell'Europa di fine ottocento, e invece, ancora una volta, per pagine e pagine e pagine non accade nulla. Il vuoto.
E il romanzo si trascina così, senza prendere una precisa direzione (storia d'amore? romanzo d'avventura? romanzo storico?) fino alla sua conclusione, fino alle ultime trenta pagine, in cui l'autrice, come se si fosse improvvisamente svegliata, condensa, come per farci contenti visto che l'abbiamo seguita fin lì, gli avvenimenti - alcuni davvero patetici - che latitavano nei capitoli precedenti (attenzione, se non volete sapere come va a finire il romanzo, non leggete oltre!): Rhett divorzia in uno Stato (la Carolina del Sud) dove il divorzio non esiste; si risposa con una donna perchè l'ha compromessa restando con lei fino a notte inoltrata cercando un orfanello smarritosi (davvero, non me lo sto inventando); sua moglie perde due bambini in rapida successione e poi muore; Rossella spedisce la propria governate inglese ad Atlanta convinta che somigli a Melania e riesce - con un oceano di mezzo, e senza aver saputo nulla di Ashley per circa 4 anni - a combinare un matrimonio per quest'ultimo; una rivolta di contandini minaccia Rossella, e dal nulla appare Rhett (sì, lo stesso Rhett che aveva pagato mezzo milione in oro perchè Rossella si levasse di torno), salva lei e sua figlia e le prende con sè, perchè in fondo aveva sempre amato Rossella. Certo, glielo avesse confessato prima (molto prima!) avrebbe risparmiato (a noi, non a Rossella) molteplici sofferenze.
In conclusione, che dire? Il romanzo, che di epico ha solo la sua prolissità, non decolla mai, non ha una sua anima, non ha nè il coraggio di dirci, subito, ciò che volevamo sentire (che nel bene e nel male Rossella e Rhett si appartengono), nè quello di discostarsi completamente dall'amatissimo romanzo che l'ha preceduto e prendere una strada propria. Perciò rimane sospeso, quasi timoroso, cercando di compiacere il lettore con scenette di vita del Sud post-bellico prima, e dell'Irlanda poi, ma senza che tra esse ci sia un vero filo conduttore che rende un'insieme di accadimenti una trama, risultando lento, noioso, inutile.
Peccato.

12 commenti:

  1. FINALMENTE ANCHE TU!!!!!!! Benvenuta.... Bacixxx

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  2. Caspita Lisse...che dire? Scrivi benissimo ed hai fatto un'ottima recensione! Pensa che io ho solo visto il film e mai letto il libro e posso dire che sono una lettrice accanita quanto te...anche se da un po' più di tempo!!!
    Io ho acquistato Mondo senza fine ma non ho ancora iniziato a leggerlo. Prima di farlo devo riprendere in mano I pilastri della terra! Se cmq hai letto Mondo senza fine e volessi scriverne la recensione...la leggerei con vero piacere!!!!

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  3. ancora non l'ho letto Bianca, ma conto di farlo!!!!

    Grazie a tutte per i commenti!!!!

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  4. forse sono l'unica al mondo che non ho visto il film e letto il libro..e non so perche non ho intenzione di vederlo e di leggerlo
    cmq w i libri
    Ciao
    erre54

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  5. io amo Via col vento da sempre, il film me lo devo vedere almeno due volte l'anno!!!Ho il libro...e ti confesso che tanti anni fa quando uscì il seguito lo presi subito...e l'ho letto in due giorni...andavo ancora il liceo...quanti ricordi...

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  6. brava lisse complimenti per il blog verrò spesso a farti visita ciao!!

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  7. Anch'io non ho letto e non ho visto il film di Via col Vento, non è il mio genere....però leggere le tue recensioni è sempre un piacere!!

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  8. innanzi tutto complimentissimi per il tuo blog!!!!! e un'idea davvero bella..un blog di libri....anch'io amo tantissimo leggere anche se ormai il tempo per poterlo fare è davvero scarsissimo....
    e poi sono letteralmente rimasta senza parole dalla tua recensione....che dire??!!!! è bellissima, piena di dettagli, e molto accattivante.....COMPLIMENTI DAVVERO!!!! e sicuramente passerò spesso.....!!!! (doppia parentesi...anch'io non ho un blog.....) baci silvia

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  9. Benvenuta nel mondo Blog!!!
    Complimenti davvero interessante!
    Scrivi benissimooooo!
    Baci baci

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  10. Pienamente d'accordo con la tua recenzione di Rossella!!!!!
    un libro assolutamente inutile che io ho fatto l'enorme sbaglio di acquistare appena uscito
    :-)))))))

    Ciao Marisa - Sabaudia LT

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  11. ma sai marisa che questo libro ha venduto milioni e milioni di copie?!?
    certo non per meriti suoi...

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  12. e adesso ne e' uscito un altro in America che e' la storia parallela di Via con il Vento
    "Rhett Butler's People" libro autorizzato dall'organizzazione di Margaret Mitchell!!!
    E la saga continua :-)

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