domenica 27 ottobre 2019

Il pianto dell' alba. Ultima ombra per il commissario Ricciardi...

... di Maurizio de Giovanni.

La scheda del libro sul sito della casa editrice Einaudi.

Tutto il dolore del mondo, è questo che la vita ha riservato a Ricciardi. Almeno fino a un anno fa. Poi, a dispetto del buonsenso e delle paure, un pezzo di felicità lo ha preso al volo pure lui. Solo che il destino non prevede sconti per chi è condannato dalla nascita a dare compassione ricevendo in cambio sofferenza, e non è dunque su un omicidio qualsiasi che il commissario si trova a indagare nel torrido luglio del 1934. Il morto è l’uomo che per poco non gli ha tolto la speranza di un futuro; il principale sospettato, una donna che lo ha desiderato, e lo desidera ancora, con passione inesauribile. Cosí, prima di scoprire in modo definitivo se davanti a sé, ad attenderlo, c’è una notte perenne o se ogni giorno arriverà l’alba con le sue promesse, deve ancora una volta, piú che mai, affrontare il male. E tentare di ricomporre, per quanto è possibile, ciò che altri hanno spezzato.

Il pianto dell' alba, come sicuramente saprete tutti, è l'ultimo romanzo della serie dedicata all'amatissimo commissario dagli occhi verdi, creato dalla penna, sempre partuicolarmente ispirata quando si tratta di lui, di Maurizio de Giovanni.
Il personaggio di Ricciardi è uno di quelli che non vivono solo nelle pagine dei libri, che sono scritti e immaginati talmente bene che diventano reali, amici che magari non vedi spesso ma sai che sono lì, e sai cosa pensano, come ragionano, cosa stanno per dire.
De Giovanni ci ha regalato questo, negli ultimi anni, e non posso che essergliene grata e rispettare la sua decisione di dare una conclusione alle storie del suo personaggio.
Se vogliamo, ragionando lucidamente, questa è sempre la scelta migliore: ogni storia ha una fine, e evitare di scriverla solo per far contenti i fan non sarebbe stato giusto. Ciò non toglie che sentirò, terribilmente, la mancanza di Luigi Alfredo Ricciardi.

Tutto questo fiume di parole per dire semplicemente che ho dovuto attendere un po' prima di avere il coraggio di prendere in mano il romanzo, perchè sapevo sarebbe stato l'ultimo, ed averlo sul comodino ancora da iniziare serviva a rimandare il momento del distacco.
Ad un certo punto però, tra spoiler schivati per un pelo, nostalgia del personaggio e curiosità di sapere cosa gli accadeva nell' ultimo volume, ho deciso che era giunto il momento.


E come direbbe il buon re Theoden, e così ha inizio. Con questo spirito ho iniziato a leggere l'ultima avventura del commissario Ricciardi.
A chi non lo conoscesse e desiderasse saperne di più,  consiglio di partire da qui.

Il romanzo è all' altezza degli altri, se non addirittura superiore, e costituisce una degna conclusione per le vicende che hanno visto protagonista il commissario.
Il caso di omicidio che questa volta Ricciardi deve risolvere coinvolge due persone che sono state, suo malgrado, una presenza costante nella sua vita: la bellissima Livia, vedova Vezzi, innamorata (o meglio, ossessionata) dal protagonista fino al punto di tentare di distruggerlo qualche volume fa, e Manfred, l'uomo che avrebbe voluto sposare Enrica e portarla via con sè.
Non dirò altro della trama, perchè per il lettore affezionato sarà un piacere scoprire cosa sta accadendo nella vita di Ricciardi, e la bellezza struggente del romanzo sta nel sentire l'ombra (citata anche dal sottotitolo) salire, addensarsi e poi dispiegarsi.
Dirò soltanto che il caso di omicidio è intrigante, non solo perchè ben ideato, ma anche perchè strutturato per coinvolgere  tutti i personaggi che circondano il protagonista. Il fatto poi che si tratti di qualcosa che riguarda il commissario Ricciardi anche a livello personale rende la storia ancora più coinvolgente e struggente. 

Lo stile di de Giovanni è quello lirico a cui siamo abituati, ma questo non è di intralcio alla scorrevolezza della lettura. Le immagini create dallo scrittore hanno un forte impatto che definire quasi visivo, e aiutano a visualizzare la parola scritta come raramente capita. 
Nel finale de Giovanni dà il meglio di sè, costruendo un epilogo che non dimenticheremo facilmente. Da lettrice, sono rimasta positivamente impressionata, mentre da fangirl... beh, avrei qualcosa da ridire.

Con questo romanzo de Giovanni non fa sconti ai suoi personaggi, e non ne fa ai suoi lettori. Il dolore, compagno costante del commissario Ricciardi, non scompare per magia solo perchè dobbiamo salutare il personaggio che abbiamo amato.
Da  questo punto di vista de Giovanni è coerente e costruisce una trama perfettamente integrata nella serie, lucida, coinvolgente ed esaustiva.
Ci darà le risposte che attendevamo da tempo, ma forse non saranno le risposte che volevamo sentire. 

Voto: 9

1 commento:

  1. Ciao! Da grande fan di Ricciardi, concordo su tutto quello che hai detto. In modo particolare, trovo che questo "ultimo capitolo" della serie sia molto coerente con i personaggi e non faccia alcun fanservice, anzi, riesca ancora a sorprendere il lettore. Che dire, forse De Giovanni ci regalerà almeno qualche racconto inedito… oppure ci accontenteremo della fiction e degli albi della Bonelli!

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