venerdì 9 marzo 2018

Scarlet. Cronache lunari #2...

... di Marissa Meyer.

 La scheda del libro sul sito della Mondadori

Anno 126, Terza Era.  Scarlet, adolescente francese, è costretta ad abbandonare la sua fattoria dove vive per cercare la nonna, scomparsa senza lasciare traccia. L'unico che sembra disposto ad aiutarla è l'ambiguo Wolf, lottatore in combattimenti clandestini.
Intanto Cinder, cyborg che ha recentemente scoperto di essere la legittima erede al trono lunare, evade dalla prigione in cui è stata rinchiusa  insieme all'affascinante cadetto Carswell Thorne,  per partire alla volta di Parigi, alla ricerca della donna che in passato l'ha nascosta dalla malvagia regina Levana. Il suo destino si intreccia con quello di   Scarlet. Le due ragazze scopriranno di avere un nemico comune, Levana, che intanto, con la minaccia di una guerra disastrosa, cerca di indurre il principe Kai, sovrano del Commonwealth Orientale, a sposarla, per potersi così impadronire della Terra.
 
Se non avete familiarità con l'ambientazione della saga, leggete avanti, altrimenti saltate il capoverso a piè pari.
Il mondo in cui vivono Cinder e Scarlet è un mondo futuro, uscito da una disastrosa guerra nucleare globale. La Cina fa parte di una confederazione di Stati chiamato Commonwealth Orientale. Tra questa e le altre nazioni della Terra c'è pace. Quello che minaccia questa pace faticosamente raggiunta è la colonia lunare, abitata da una razza di umani che nel corso dei secoli sono mutati fino ad avere poteri psichici.
L'umanità è ancora molto provata dalla Quarta Guerra Mondiale e come se non bastasse, una misteriosa pestilenza, la letumosi, per cui sembra non esserci cura, decima la popolazione. Il regno lunare è una dittatura governata da una sovrana in egual misura pazza e malvagia. I cyborg non sono considerati veri esseri umani e sono in pochi a voler avere a che fare con loro.

Prosegue la storia della giovane cyborg Cinder, e prosegue la rielaborazione delle fiabe classiche ad opera dell'autrice. Se Cinder era ispirato a Cenerentola, Scalet è, come facilmente intuibile, ispirato a Cappuccetto Rosso. Ed è proprio nel retelling di questa fiaba che secondo me il libro perde la spontaneità e l'originalità che avevano caratterizzato il primo volume della serie.
Se Cinder mi aveva piacevolmente colpito per l'originalità di certi spunti e di certe idee, lo stesso purtroppo non posso dire di Scarlet.
 
Il libro inizia presentandoci la giovane Scarlet, adolescente francese che vive con la nonna in una fattoria nel sud della Francia. La nonna è scomparsa senza lasciare traccia, e Scarlet sembra essere l'unica seriamente preoccupata di questa sparizione. Né la polizia né i suoi concittadini sembrano darle molto credito a riguardo, fino a che Scarlet non si imbatte in Wolf, lottatore dal misterioso passato, che è l'unico disposto ad aiutarla.
Intanto Cinder continua la sua fuga insieme al capitano Thorne, ed è sempre più confusa ed indecisa su cosa sia meglio fare ora che ha scoperto la verità sul suo passato.
 
Mentre la parte della trama incentrata su Cinder tiene e funziona (sebbene io abbia trovato Thorne incredibilmente stupido, a tratti quasi una macchietta posta accanto alla cyborg per contrastarne la serietà e la vena di profonda tristezza e malinconia), gli eventi riguardanti Scarlet, novella Cappuccetto sulle tracce di una nonna scomparsa, che deve guardarsi da un branco di lupi molto pericolosi, mi hanno annoiata.  Il ritmo della trama a lei dedicata è lento; e il tira e molla con Wolf (attenzione, piccolo spoiler! mi fido- non mi fido- mi fido - non mi fido - ok, ti amo) incoerente e non bene argomentato. Evito di scendere in particolari per non spoilerare troppo.
 
L'eccesiva linearità e lentezza degli sviluppi coinvolgono comunque tutta la trama, non soltanto la parte dedicata a Scarlet, ma la storia di Cinder sembra risentirne meno, probabilmente grazie alla maggior solidità del personaggio, che si porta dietro una bella storia, delle discrete motivazione e anche una evoluzione psicologica interessante. Purtroppo lo stesso non si può dire di Scarlet. Mentre la storia di Cinder ha ancora molto da rivelarci, e ci riserva qualche sorpresa, quella di Scarlet sembra piuttosto prevedibile. Personalmente avevo capito ben presto dove saremmo andati a parare.
 
Altro problema di questo secondo volume, secondo me, è la figura dell'antagonista. La regina Levana, malvagia e potentissima, passa da personaggio capace di mettere i brividi a personaggio prevedibile e privo di spessore. Insomma, io non sono riuscita a capire perché Levana, che dispone di tecnologie avanzatissime e di uno stupefacente potere (quello di affascinare all'istante chiunque la guardi, rendendolo succube della sua volontà) abbia bisogno del principe Kai, o anche solo di una scusa per conquistare la terra. Non ha mai fatto mistero di essere avida e malvagia; non ha relazioni diplomatiche o apparenze da salvare; vuole la Terra. Perché non se la prende e basta?
A che serve il teatrino sposami sennò faccio un casino?
 
Mi spiace essere una voce fuori dal coro; la stragrande maggioranza  delle recensioni lette in rete trovano che Scarlet sia un libro addirittura migliore di Cinder. Secondo me invece questo romanzo segna un passo indietro rispetto al suo predecessore.
 Allo stesso tempo però, credo che sia presto per dichiarare conclusa la mia esperienza con le Cronache Lunari. L'ambientazione mi piace, e anche il personaggio di Cinder. Perciò credo proprio che leggerò anche Cress, il volume #3 della serie, in cui incontreremo una Rapunzel formidabile hacker informatica prigioniera su un asteroide. Sembra intrigante, ma staremo a vedere.
 
Voto: 6 (resta comunque un libro consigliato per chi ha amato Cinder)

1 commento:

  1. io ho letto tutta la serie e l'ho adorata. come avevo scritto su fb thorne mi è piaciuto proprio per la sua leggerezza.
    mi spiace che a te non sia piaciuto ma insomma ognuna di noi ha i suoi gusti. però sono felice che vuoi continuare la serie. quindi ci aggiorniamo a dopo Cress.

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