martedì 3 febbraio 2009

Scusate...

...ma non riesco a parlare di libri in questo momento.

Le persone intorno a noi sembrano impazzite.
Donne violantate "per divertirsi un po'".
Persone a cui si da fuoco "per provare un'emozione forte" (e gli amici degli assassini che al tg precisano: "non hanno dato fuoco a un ragazzo, ma a un marocchino"...)
Striscioni di solidarietà a uno che violenta una ragazza alla festa di Capodanno (e già, ma quello è italiano, quindi aveva il diritto di delinquere in Italia.... - detto in senso ronico, naturalmente).
Scritte sui muri "rumeni al rogo".

E chi ci governa non trova di meglio da dire che ci vuole un soldato ogni bella ragazza (perchè, le altre possono essere violentate? Oppure rischi solo se sei carina?); oppure, che con i clandestini bisogna essere cattivi (ministro Maroni, che si fa? Chiediamo i documenti a un extra comunitario e se non ce li ha in regola ci possiamo accanire??!?).
Sarebbe stato diverso se il ministro avesse affermato che "con i delinquenti" ci vuole cattiveria, ma avrebbe sbagliato comunque.
La legge e la giustizia non hanno niente a che fare con la bontà o la cattiveria.
La cattiveria non può appartenere a uno Stato di diritto.
A uno Stato di diritto appartengono la certezza del diritto, della pena, l'equità del processo e l'inflessibilità nel punire il colpevole.

Scusate ma non riesco a parlare di libri, ma voglio lasciarvi una citazione di Eduardo de Filippo, tratta da "Napoli Milionaria": i delinquenti non hanno patria, non hanno colore.

3 commenti:

  1. particolare questo orecchio..
    un poco spiovente..

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  2. e che dire Liss sono anche io sbalordia in qesto periodo...e non vedo una luce futura...e i nostri figli...mah!!
    un bacio grande
    roberta

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  3. già, nè patria nè colore, ma purtroppo gli italiani sono un popolo senza memoria.

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