sabato 9 febbraio 2008

1984...

...ovvero, la non - utopia per eccellenza, un libro che mette i brividi, che fa riflettere, lucido, duro, un pugno nello stomaco a distanza di 60 anni dalla sua pubblicazione. Un libro immortale, che tutti dovrebbero leggere.

George Orwell, autore di questo romanzo, ha avuto una vita interessante. E' stato giornalista, e ha combattuto, negli anni 40, in Spagna contro le armate franchiste. Ha conosciuto da vicino i regimi totalitari, di qualsiasi colore, che dominavano l'Europa nel periodo a cavallo fra le due guerre mondiali, e se ne è fatto un'idea molto precisa.
Molto precisa, e molto pessimistica.

1984 (scritto nel 1948, il titolo ottenuto invertendo le due cifre dell'anno in corso) incarna con spietata lucidità la sua visione del mondo e del futuro.
Il mondo è diviso in 3 grandi nazioni, continuamente in guerra tra di loro: Oceania, Eurasia ed Estasia.
La società oceanica, di cui l'Inghilterra fa parte, governata da un regime totalitario, è gerarchicamente divisa in classi: al gradino più basso troviamo i prolet, lavoratori non specializzati, poveri, tenuti nell'ignoranza e ignorati dal Partito; esclusi da qualsiasi forma di vita politica, sono quelli per cui le maglie del regime totalitario sono meno strette e penetranti.
Al di sopra ci sono i membri del Partito Esterno, una sorta di middle class appena un po' più abbiente dei prolet, tenuta comunque in una situazione di schiavitù di fatto dai membri del Partito Interno, la casta più alta, che detiene il potere e può decidere della vita e della morte di tutti gli altri. Il capo del Partito è il Grande Fratello, misterioso, invisibile eppure onnipresente coi suoi proclami, discorsi ed incitamenti.
Il protagonista del romanzo è Winston, membro del Partito Esterno e dipendente del Ministero della Verità, il quale Ministero - ironia delle parole - ha il compito di falsificare documenti storici, libri e giornali per adattarli alla verità del momento corrente.
Eh sì, perchè la verità, nel 1984, non è un dato di fatto, assoluto, ma un qualcosa di relativo.
La verità è quella che si adatta alla linea corrente del Grande Fratello. Se, ad esempio, oggi l'Oceania è in guerra con l'Estasia, allora vuol dire che l'Oceania è sempre stata in guerra con l'Estasia, e tutti i documenti, articoli di giornale e simili che affermano il contrario, risalissero pure a anni prima, vengono accuratamente censurati, riscritti, ristampati e sostituiti.
Questo è l'esercizio della filosofia ufficiale del Partito: il Bispensiero, per praticare il quale è necessario un lungo e costante esercizio mentale.
Non basta infatti affermare una cosa, e un momento dopo affermare l'esatto contrario, modificando o distruggendo ogni prova che indichi l'esistenza della prima affermazione; bisogna anche dimenticare di aver mai detto o pensato una cosa diversa dall'ultima affermazione, che diventa così l'unica verità mai esistita.
(diciamoci la verità, a livello embrionale, non è quello che ci capita di sentire in TV, da alcuni politici, capaci di dire tutto e il contrario di tutto con una disinvoltura che farebbe invidia al Grande Fratello?)

E questo non vale solo per il presente, ma anche e soprattutto per il passato, perchè secondo uno degli slogan del Partito "chi controlla il passato controlla il futuro. Chi controlla il presente controlla il passato" .
La distruzione sistematica del passato, la sua manipolazione distrugge le radici degli esseri umani, il ricordo che hanno di sè, del mondo, degli eventi passati che li hanno resi quello che sono.
In realtà, tutto, nella società del 1984, tende alla distruzione dell'Uomo in quanto tale, della sua individualità e delle cose che lo rendono unico: il sesso è proibito se non a scopo di riproduzione, l'amicizia è praticamente scomparsa, l'affetto familiare non esiste, non si può leggere - se non i romanzetti composti da un macchinario del Partito, non si può disegnare, scrivere, parlare con uno sconosciuto.
Basta un nulla, un sorriso, un'espressione facciale errata per essere incarcerati e torturati perchè colpevoli di uno psicoreato. Nel 1984 anche un pensiero può essere reato.
Non basta comportarsi in maniera ortodossa: bisogna anche pensare in maniera ortodossa, bisogna voler essere ortodossi. Bisogna esserlo nell'anima.
Che poi ciò voglia dire, a conti a fatti, che non bisogna più possedere un'anima libera e individualista, è un altro discorso.

Il Partito non abolisce o proibisce (salvo poche, pochissime cose): il Partito si impossessa di idee, sentimenti, istituzioni e pensieri, e come un tarlo le svuota dall'interno, lasciandole sostanzialmente intatte all'esterno, ma rendendole di fatto gusci vuoti senza significato.
Prendiamo l'esempio della famiglia: essa è, secondo il Grande Fratello, il fondamento della società. Eppure la famiglia è ridotta ormai a un insieme di persone che vivono sotto lo stesso tetto.
I figli sono incoraggiati, fin dalla più tenera età, a denunciare i genitori alla Psicopolizia, e i genitori, sebbene ne abbiano timore, li crescono orgoliosamente come piccole odiose spie del Partito.
La famiglia come istituzione c'è ancora, ma di fatto non esiste.
Tutto quello che il Partito tocca, viene distorto e travisato, e ciò vuol dire ogni cosa.
Sfuttando la guerra perenne - una guerra inutile, fine a se stessa, che nessuno ricorda perchè venga combattuta - come scusa e paravento per ogni privazione, violazione dei diritti e della privacy, il Grande Fratello spia tutto e tutti. Non c'è alcun momento della vita che non sia seguito dall'occhio vigile delle telecamere.

Ma nonostante tutto questo, Winston è diverso dagli altri; seguendo un pericoloso impulso, ha comprato un quaderno, e, nascosto in un provvidenziale angolo della sua casa dove la telecamera non può spiarlo, scrive i suoi pensieri.
E' un'azione pericolosa, e quando comincia Winston sa già di essere avviato verso la rovina.
Lo psicoreato - scrive nel suo diario - non comporta la morte: lo psicoreato È la morte.

Non ha speranza, sa di essere solo.
Se tu sei un uomo, Winston, - gli dirà un membro della Partito - tu sei l'ultimo uomo. La tua specie è estinta; noi ne siamo gli eredi. Ti rendi conto che sei solo? Tu sei fuori della storia, tu non esisti.

Winston non ha speranza, dicevo, eppure a modo suo comincia a lottare.
Al futuro o al passato, - scrive ancora nel suo diario - a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l'uno dall'altro e non vivono soli... a un tempo in cui esiste la verità e quel che è fatto non può essere disfatto.
Dall'età del livellamento, dall'età della solitudine, dall'età del Grande Fratello, dall'età del bispensiero... tanti saluti!

Winston comincia a rifiutare le menzogne che il Partito gli propina quotidianamente.
"Ma come posso fare a meno..." borbottò Winston "come posso fare a meno di vedere quel che ho dinanzi agli occhi? Due e due fanno quattro."
"Qualche volta, Winston. Qualche volta fanno cinque. Qualche volta fanno tre. Qualche volta fanno quattro e cinque e tre nello stesso tempo. Devi sforzarti di più. Non è facile recuperare il senno."

Si innamora di Julia, una collega, e entrambi sanno che l'amore non è permesso, ma con l'incrollabile istinto degli esseri umani che vogliono vivere ed essere felici, cercano di portare avanti il loro amore proibito. Insieme decidono di unirsi alla Fratellanza, una sorta di resistenza di cui si favoleggia, ma che nessuno ha mai visto.
SPOILER Ma non finirà bene. Inevitabilmente verranno traditi da chi credevano amico, scoperti, torturati e separati. Verrano tenuti prigionieri a lungo, e liberati soltanto quando, dopo innumerovoli sofferenze, entrambi, piegati, arriveranno a rinunciare al sentimento che li univa. Per porre fine alle sofferenze delle torture più abbiette e terrorizzanti, entrambi grideranno, di loro spontanea volontà, che sia l'altro ad essere sottoposto a tortura. Una volta raggiunto questo stadio, una volta negato questo ultimo barlume di individualità, di sentimento umano, saranno liberati, ma la loro sconfitta come esseri umani sarà totale. FINE SPOILER
Questo romanzo è crudo e difficile da mandare giù. E' triste, cupo, fiducioso nelle capacità degli esseri umani, ma tremendamente pessimistico nei confronti del futuro, e senza alcuna speranza.
L'ombra totalizzante, ossessiva del Partito è ovunque, non si può sfuggirle.
La cosa più subdola e che fa riflettere maggiormente è il comportamento del Partito nei confronti dei dissidenti.
Il Partito infatti non uccide i dissidenti e non distrugge le loro idee: il Partito fa il lavaggio del cervello e distorce la realtà stessa, perchè non gli basta il potere sul mondo e sulla realtà; il vero potere è possedere il cuore e l'anima degli uomini, renderli automi omologati incapaci di pensare con la propria testa.
Non è forse questa, ancora oggi, la grande battaglia degli uomini liberi? Distinguere il bene dal male, districandosi in un mare di informazioni tendenziose se non palesemente false? Capire e scegliere cosa è giusto e cosa è sbagliato secondo i propri pricipi morali, e non secondo quelli che qualcuno, in alto, vorrebbe farci credere?
Quello che è agghiacciante, infine, nel romanzo, è la sua attualità. Pare impossibile ma molte situazioni, depurate dell'elemento utopico e romanzesco, possono essere applicate al mondo di oggi: la dimenticanza del passato, la distorsione della realtà, la verità come concetto ormai relativo, il controllo delle menti come mezzo per conservare il potere, l'uso della guerra come modo per mantenere lo status quo mondiale, ma più di ogni cosa, le profonde divisioni fra gli uomini e popoli diversi, che, manipolati da un potere che dice di amarli, ma in realtà li sfrutta e li usa, si odiano pur senza saper nulla gli uni degli altri.

Era un po' curioso pensare che il cielo era lo stesso per tutti, in Eurasia, in Estasia, e anche lì. E la gente sotto il cielo, anche, era sempre la stessa gente... dovunque, in tutto il mondo, centinaia o migliaia di milioni di individui, tutti euguali, ignari dell'esistenza di altri individui, tenuti separati da mura di odio e di bugie, eppure quasi gli stessi...

7 commenti:

  1. Lisse è sorprendente come scrivi...insomma...mi chiedo quale sia il tuo lavoro e spero vivamente che tu scriva recensioni, perchè lo fai benissimo! Passerò spesso di qui...il tuo blog è davvero interessante! baci

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  2. ...dovrei leggerlo...ma ora sono presa dallo scrap e dal cucito...presto anche da un corso di ricamo come farò??intanto ho aperto un blog,vieni?(i 2 post sono messi malissimo ma non so correggerli -___- sob!)

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  3. Dovrei leggerlo anche io...sono anni che me lo dico, però poi mi dimentico ;)

    Dovrò fare un albumino scrappato con i titoli che tu consigli :p

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  4. io ricamo a punto a croce,e mercoledì inizio un corso di ricamo francese,speriamo bene...poi cucio a mano ed è tanto faticoso...dovrei prendermi una macchina e la sto cercando,tu hai fatto mai qualcosa?

    ps:vedi, nel mio blog all'inizio di ogni post,c'è tanto spazio,sai come posso toglierlo??

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  5. ecco, sono l'ultima a saperlo... oggi fulvia mi ha detto : ho letto sul blog di Lisse... e io: da quando Lisse ha un blog? e che blog! anch'io adoro la lettura e il mio comodino non vede la polvere perchè in genere non ha un centimetro libero.... e poi fai delle recensioni straordinarie. prima o poi mi impegnerò a leggerle tutte ! e quindi benvenuta fra le blogger, vado ad aggiungerti ai miei link !

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  6. no.........marina ma davvero non lo spaevi? evidentemente non ho fatto abbastanza pubblicità!!
    e poi...che onore sentire che tu e fulvia parlavate del mio blog!!

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  7. Tu mi preoccupi..da Orwell a Brown..pero' e' bello essere cosi' onnivori!
    Sul tema orwelliano un altro bellissimo libro e' 'Il mondo nuovo' di Aldous Huxley , chissa' se l'hai gia' letto?

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