mercoledì 5 settembre 2018

Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey...

... di Mary Ann Shaffer e Annie Barrows.

Dopo la pausa estiva, torna la rubrica Questa volta leggo, nata dalla mente vulcanica di alcune blogger - Dolci (Le mie ossessioni librose)Chiara (La lettrice sulle nuvole) e Laura (la Libridinosa). 
Ogni mese un tema, ogni tema un libro. Questa volta, abbiamo letto un libro che non fosse ambientato in Italia. 
Per me, una scelta quasi obbligata: ho letto un romanzo ambientato nel Regno Unito, la mia seconda patria letteraria, che mi ha accolto tra le pagine di un libro molto bello, Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey.

La scheda del libro sul sito della Astoria

Londra, 1946. La guerra è finita, e la città sta lentamente tornando alla normalità. Juliet Ashton, scrittrice, si sta godendo il successo dei suoi ultimi libri quando riceve una lettera da un certo Dawsey Adams, residente sull'isola di Guernsey, il quale ha trovato il suo indirizzo sulla prima pagina di un libro usato. Dawsey chiede a Juliet di consigliargli una libreria a Londra presso cui acquistare libri, per uscire dall'isolamento che l'isola ha vissuto durante la guerra e l'occupazione tedesca. L'uomo nomina di sfuggita un club del libro locale dal nome bizzarro, accendendo la curiosità di Juliet. Inizia così una corrispondenza dolce e interessante, che coinvolgerà gli eccentrici membri del Club, e svelerà le storie di ognuno di loro.

Accattivante fin dal titolo, lungo e inconsueto, il Club del libro... è un romanzo epistolare dal sapore dolcemente retrò, che trasporta il lettore su una piccola isola nella Manica, Guernsey. 
L'isola di Guernsey (da Wiki Commons)
Durante la guerra, a questa piccola comunità toccò subire l'occupazione nazista, la quale, sebbene meno crudele che in altre zone, fu comunque molto dura e a tratti spietata. Basti pensare che, oltre a patire fame e altre privazioni, i residenti dell'isola rimasero, per volontà delle truppe occupanti, completamente isolati dal resto del mondo per cinque lunghi anni. Niente telefono, niente radio, niente posta, niente giornali, e niente notizie dai membri della famiglia al fronte o semplicemente sfollati in Inghilterra. Una cosa terribile da immaginare.

A poco a poco, tra le righe delle lettere che Juliet e Dawsey prima, e Juliet e gli altri membri del Club poi si scambiano, scopriamo le storie di quel periodo. I membri del Club, nonostante la leggerezza e il buon umore con cui scrivono a Juliet, hanno un peso sul cuore, e condividerlo con un'estranea si rivelerà la scelta migliore per tutti.

La struttura del romanzo è particolarmente coinvolgente. La sua natura di romanzo epistolare non è assolutamente di intralcio alla narrazione, tutt'altro. È un espediente che ha permesso alle autrici di svelarci la storia poco a poco, di mostrarci molteplici punti di vista, di aggiungere aneddoti ora tristi ora spassosi senza che il romanzo perdesse solidità. Non è facile trovare un romanzo epistolare tra la narritiva moderna, e perciò io l'ho amato ancora di più per questa sua caratteristica.
Con un tono lieve, davanti ai nostri occhi si svelano le crudeltà e le privazioni della guerra, ma ancora di più, si svelano  le anime dei personaggi che popolano l'isola e che hanno dato vita al Club in circostanze piuttosto singolari. Il Club, nato per caso da una bugia, diventa un'ancora di salvezza per chiunque vi si avvicina. Credo non ci sia niente di più bello e appagante, per un lettore, di leggere del potere consolatorio e salvifico dei libri, potere che ognuno di noi ha sperimentato nella vita, prima o poi.

Questo è un romanzo fatto di buoni sentimenti, che però non appaiono nè retorici nè stucchevoli, popolato da brave persone (per la maggior parte, almeno) e condito da una leggera dose di ironia, ed è un inno alla vita e alla resistenza contro le forze del male, qualunque esse siano. È un romanzo che mi ha toccato nel profondo, per la sua capacità di raccontare tragedie tremende, e allo stesso tempo di mostrarci la luce che brilla anche nel buio più profondo.
Nel farlo non ha smarrito il compito preciso di ogni romanzo, ovvero quello di narrare una storia. Mi ha conquistato la grande abilità delle autrici nel mescolare sapientemente le due anime del romanzo (quella  narrativa e quella più filosofica e spirituale). Ancora, mi ha piacevolmente colpito il fatto che la parte che ho definito "filosofica"sia affidata alla voce di persone di umili origini e che poco hanno potuto studiare. Ma a riprova del fatto che non è il titolo di studio che rende un animo colto, queste persone hanno trovato attraverso i libri e la critica letteraria, risposte alle loro domande, e forse, anche altre domande.

Unico piccolissimo neo, il finale: mi è sembrato che le fila della narrazione venissero tirate un po' troppo precipitosamente, ma questo può dipendere dal fatto che Shaffer, molto malata, affidò l'opera per il suo completamento e per la revisione alla nipote, Annie Barrows. Non deve essere  stato facile finire un'opera che non le apparteneva, ma Barrows ha fatto comunque un lavoro ottimo.

Consigliatissimo.
Voto: 8

PS: prima di lasciarvi al calendario della rubrica Questa volta leggo, vorrei spendere due parole sul film tratto dal libro, disponibile su Netflix. Sicuramente una visione gradevole, con atmosfere rese bene ma che a causa, secondo me, di qualche taglio dio troppo perde lo spessore e la liricità del romanzo. 

43 commenti:

  1. Ho visto qualche frammento della serie tv, sono molto curiosa!

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    1. Io ho visto prima il film e poi letto il libro, ma ti consiglio vivamente di fare il contrario.

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  2. Un club del libro, lettere, riflessioni ...tutti elementi che adoro. Metto questo titolo in wish list!

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  3. Sai che proprio oggi andrò a ritirare in biblioteca questo libro?
    La tue recensione è superlativa e mi da una spinta maggiore a leggerlo

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  4. mi piacciono i romanzi epistolari, ci farò un pensierino

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    1. Alcune persone si spaventano perchè temono che un romanzo epistolare sia noioso, ma anche io, come te, li adoro.

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  5. Uno dei miei romanzi del cuore. Sul film concordo in pieno con te (concordo pure su libro ovviamente).
    Lea

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  6. L'ho visto in occasione dell'uscita del telefilm e mi ha incuriosito da subito.

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  7. Non conoscevo questo libro ma sembra super interessante! Grazie me lo segno

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    1. Immagino che anche la tua lista cresca, cresca, cresca ad ogni post! la mia di sicuro!

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  8. non so perché, ma non mi attira. La tua recensione mi è piaciuta, ma il libro "non mi chiama"

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    1. Sul sito della Astoria c'è un estratto, in caso tu voglia dargli un'occhiata

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  9. Non conoscevo questo libro e devo dire che sembra proprio interessante. Me lo segno subito

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  10. Ho letto diverse recensioni tutte positive sul romanzo ma proprio per questo lo evito come la peste. Aspetto un momento che non sia sulla bocca di tutti per leggerlo, sempre che non sia impegnata in altre letture.

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    1. Anche io ho l'abitudione di evitare i libri di cui tutti parlano! Ma questo l'avevo comprato a Pasqua, su suggerimento di Lea, quindi in tempi non sospetti :)

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  11. Il romanzo in sé non mi ha mai ispirata, tanto che la mia copia è finita nelle mani di Dio (tanto tu capisci!). Presa dalla prova degli audiolibri, ho pensato di ascoltarlo, ma no... non fa proprio per me!

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    1. Eppure avrei giurato che questo poteva piacerti... Magari non è il momento giusto

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  12. Ho visto il film e mi è piaciuto molto, e dato che il tempo per leggere è sempre troppo poco e i libri sempre troppi, l'ho scaricato in audiolibro e lo sto ascoltando nei ritagli di tempo (anche se questa "versione" di lettura non riesce a catturarmi a pieno)
    Bacci

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    1. Effettivamente, questo è un libro che va letto proprio in senso fisico. Non so se si capisce cosa intendo... libro cartaceo, divano, copertina...

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    2. Infatti ho abbandonato l'audiolibro, in attesa di continuare su cartaceo ;)

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  13. Sembra davvero un bel libro, potrei dargli una possibilità (tempo permettendo) e intanto vedere il film su Netflix che non sapevo nemmeno ci fosse, grazie per la dritta ;)

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    1. Io consiglio di leggere prima il libro, ma comunque, anche se io ho visto prima il film, il libro non mi ha annoiata affatto.

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  14. Il fatto che fosse epistolare non mi aveva convinto... ho visto il film e mi è piaciuto, ma da più parti ho letto che il libro è più bello (come sempre del resto...)

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    1. Secondo me sì. Il libro è più profondo, anche se il film è fatto bene.

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  15. Madre santa che titolo lungo! Sembra carino :) Ho solo un problema: il tempo!

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    1. Infatti il titolo è stata la prima cosa che mi ha colpito. Mi ha fatto sorridere, e poi è statao amore!

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  16. Uh anche io ho scelto questo libro per la mia tappa! L'ho appena finito e ho avuto le tue stesse sensazioni: bella storia, scritta molto bene, ma finale povero.

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    1. Eh, infatti. Peccato che l'autrice non abbioa potuto completare la sua storia.

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  17. Sto cercando questo libro come una disperata, quindi lancio un appello: se qualcuno vuole liberarsi della sua copia me lo dice perchè la compro volentieri! Detto questo, la tua recensione mi ha convinta ancora di più, ora sono solo disperata (si, sono ripetitiva) perchè vorrei vedere il film ma prima volevo leggere il libro! Povera me!

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    1. Sai che molte persone si lamentano che non riescono a trovarlo? Non sei la prima che sento.

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    2. La casa editrice che l'ha pubblicato non l'ha più mandato in ristampa e l'ebbok costa un botto! Dovrebbe comprare i diritti del libro qualcun'altro, speriamo!

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  18. L'ho letto anch'io, bello, peccato per il finale.

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  19. Sembra carino ma i romanzi epistolari non fanno molto per me...

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  20. Ciao Lisa,
    questo libro m'incuriosisce un sacco e la tua recensione così entusiastica mi ha fatto proprio venire voglia di leggerlo!

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