venerdì 20 maggio 2016

Anime di vetro. Falene per il commissario Ricciardi...

... di Maurizio De Giovanni.


Scheda del libro

Vatténn' 'a lloco.
Vatténne, pazzarella.
Va' palummella e torna,
e torna a st'aria
accussì fresca e bella.
'O bbì' ca i' pure
mm'abbaglio chianu chiano,
e che mm'abbrucio 'a mano
pe' te ne vulé caccià?*

(Palomma 'e notte, Di Giacomo, Buongiovanni - 1906)
     


Scommetto che cominciavate a preoccuparvi! Ben 96 ore senza pubblicare recensioni di libri di De Giovanni! Tranquilli, va tutto bene, solo che questo romanzo è l'ultimo in ordine cronologico e l'ultimo finora pubblicato delle avventure del commissario Ricciardi, e quindi il libro andava letto lentamente, e la recensione pensata con calma... in attesa che esca - prossimamente - Serenata senza nome. Notturno per il commissario Ricciardi (e io non vedo l'ora).
 
Allora, la trama:
 
Il commissario si trova ad indagare su un cold case, un caso di qualche mese prima; a chiederglielo è la bellissima ed algida contessa Bianca di Roccaspina, già incontrata nel racconto Febbre, appartenente all'antologia Giochi Criminali (la cui recensione è qui).
Oltre ad essere un caso non proprio attuale, questo sembra essere anche un caso chiuso. Il colpevole, il marito della contessa, uomo divorato dal demone del gioco, ha confessato l'omicidio di un noto avvocato, ma sua moglie è convinta che lui sia innocente, nonostante avesse modo e movente, e nonostante la sua confessione. Toccherà a Ricciardi, tra mille difficoltà, cercare di ripercorrere a ritroso le vicende che hanno portato all'assassinio dell'avvocato, per poter smentire la confessione di un uomo, il quale, tra l'altro, non vuole essere salvato.
 
Questa volta Ricciardi dovrà sbrigarsela senza l'ambiguo aiuto di quello che lui chiama il fatto: quando si reca sul luogo del delitto lo spirito del defunto è già sparito, e l'eco delle sue ultime parole si è già dissolto. Quindi l'indagine, che tra l'altro sarà un'indagine non ufficiale, presenta elementi di novità rispetto al passato.
Altro elemento di novità sono un apprendista musicista e il suo maestro, che in brevi capitoli alternati alla narrazione, fungono, inconsapevolmente da filo conduttore. Il maestro spiega al suo giovane allievo come è nata la famosa canzone napoletana Palomma 'e notte, del grande poeta napoletano Salvatore Di Giacomo. Se volete saperne di più sulla canzone, che ha una sua storia dietro, potete leggere qui .
In sintesi, la canzone parla di un uomo che cerca di allontanare una falena dalla fiamma che finirà per ucciderla. Allo stesso modo, a volte gli innamorati sono costretti ad allontanare chi amano per paura che si brucino... ma non sempre chi rischia di bruciarsi lo capisce, oppure accetta di essere allontanato.
Ecco, questa semplice verità è il filo conduttore di tutte le vicende del romanzo.
E' il filo conduttore dell'indagine, in cui appare subito evidente che il reo confesso si è avvicinato troppo alla fiamma, nonostante i segnali di pericolo; è il filo conduttore delle vicende del commissario, sempre diviso tra due donne diverse, e sempre deciso ad allontanarle da lui.
 
L'indagine si presenta come un classico, lungo e paziente lavoro di raccolta informazioni. Da questo punto di vista Anime di vetro è il più "moderno" dei romanzi del commissario Ricciardi.
La certosina raccolta di informazioni, i sopralluoghi, gli interrogatori fatti alle persone coinvolte blandendo e minacciando (questa indagine non ha il crisma dell'ufficialità, perciò Ricciardi e il fido Maione devono muoversi nell'ombra e arrangiarsi come meglio possono per vincere le reticenze) avvicinano il commissario alle tante figure di investigatore privato della letteratura di genere.
E questo Ricciardi che osa, che lascia il seminato seguendo un guizzo di passione, che non sa dir di no ai freddi ma bellissimi occhi della contessa, è un Ricciardi diverso, sempre chiuso in se stesso, ma diverso, e che mi piace moltissimo. Quando pensi di sapere tutto di lui, quando pensi di aver visto più o meno tutto, De Giovanni riesce a stupirti.
 
Una menzione speciale merita il personaggio di Bianca, che è la spinta propulsiva della trama, nonché il sigillo finale. Una donna interessante, che nella vita ha avuto sempre certezze. Amava il marito, ma da molto tempo non prova più nulla per lui; eppure deve capire cosa è davvero successo la notte dell'omicidio, prima di poter davvero archiviare l'intera faccenda.
Una donna sensibile e di cultura, ma fredda e distante, che con le sue certezze ha finito per allontanare un uomo che le voleva bene, ma che era troppo debole per essere alla sua altezza.
Alla fine ci viene spontaneo simpatizzare con lui, piuttosto che con Bianca, così altera e orgogliosa. Ma allo stesso tempo Bianca è un personaggio interessante, che il lettore inizialmente percepisce come positivo, come la vittima di una tragica situazione. Ma poi pian piano arriva a capire che dietro la sua perfezione ci sono molte crepe, e che la donna non aspetta altro che di potersi liberare di una corazza fatta di orgoglio e mantenimento degli status symbol per cominciare a vivere davvero.
 
Dato il dinamismo dell'indagine, il libro piacerà anche al lettore occasionale.
Il lettore affezionato a Ricciardi non potrà che amare ancora di più le vicende personali del commissario, che si intrecciano con la trama gialla. E proprio questo stesso intreccio porterà Enrica, l'amore platonico e idealizzato del commissario, sull'orlo di una scelta che potrebbe allontanarla per un futuro in terra straniera; Livia commette un'azione imperdonabile (non so se questo personaggio tornerà nei prossimi romanzi, ma voglio che sia messo a verbale che io non gliela perdonerò mai. Mai. ù_ù ).
 
Le anime sono di vetro, ci dice Ricciardi, sembrano dure ma sono fragili. Ma essendo di vetro, lasciano passare la luce che le illumina, scomponendola in colori diversi, che illuminano il mondo.
Voto: 8
 

*Traduzione dal napoletano:
Vattene da lì.
Vattene, pazza.
Vai farfallina e torna,
e torna a quest'aria
così fresca e bella.
Lo vedi che anche io
mi abbaglio piano piano
e che mi brucio la mano
per volerti mandar via?

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