mercoledì 11 maggio 2016

La saga di Agnes Browne. Parte IV: Agnes Browne, ragazza...

...di Brendan O'Carroll.


La scheda del libro sul sito della casa editrice Neri Pozza.

[...] questi sono i suoni del Jarro, una zona popolare a nord di Dublino piena zeppa di operai e disoccupati con le loro famiglie numerose. Gli edifici a quattro piani di mattoni rossi, un tempo regali e grandiosi, sono ormai vecchi e fatiscenti, umidi e tetri. Le strade sono sporche e buie, avvolte in un sudario di fumo per via delle migliaia di fuochi di torba o carbonella accesi nelle case. Eppure, il Jarro è ben più di un’accozzaglia di strade e case. Perché in mezzo al fumo ci sono canzoni e musica. In questi edifici c’è una comunità vera. Una comunità che condivide quasi tutto. Ogni giorno, in queste strade, ci sono ragazzi che sognano di diventare milionari e ragazze che sognano di sposare principi azzurri (non del Jarro). Fra i vicoli stretti, umidi e fumosi del Jarro abitano i sogni di cinquemila persone. E le risate. Alla minima provocazione, si ride. E la magia. Non sarà roba da polvere di stelle, da testa fra le nuvole, da fate in fondo al giardino, ma credetemi, nel Jarro ce n’è eccome, di magia.
 
Abbiamo conosciuto Agnes Browne che tenta di crescere da sola i suoi figli, l'abbiamo vista diventare nonna e abbiamo visto i suoi figli farsi strada nel mondo. Ma com'era la vita di Agnes prima di tutto questo? Com'erano i suoi genitori? Com'è nata la sua storica amicizia con Marion? Com'è arrivata a sposare un buono a nulla come Rosso Browne? In questo libro troveremo tutte le risposte.
 
Premessa sull'ordine di lettura:
Sono stata a lungo indecisa se cominciare la saga seguendo l'ordine cronologico interno della storia (e quindi leggere Agnes Browne ragazza, poi Agnes Browne mamma, I marmocchi di Agnes Browne, e infine Agnes Browne, nonna) oppure l'ordine di pubblicazione (che prevede si cominci da Mamma, proseguendo con I marmocchi, Nonna e infine Ragazza) e alla fine ho optato per l'ordine di pubblicazione. A dire il vero, credo che i criteri siano validi entrambi, ma se volete il mio consiglio, seguire l'ordine di pubblicazione credo sia l'opzione migliore, perché Agnes Browne, ragazza può essere apprezzato a pieno solo conoscendo a fondo Agnes e la sua famiglia.
 
Brendan O'Carroll comincia a narrarci la storia di Agnes prendendola molto alla larga, da quando suo padre, Bosco Reddin, era solo un ragazzo. Siamo nei primi anni del 1900. Erano anni turbolenti in Irlanda, ancora sotto il dominio inglese. Le lotte per l'indipendenza si sposavano con quelle per la rivendicazione di diritti e migliori condizioni di vita per gli operai. La repressione della polizia era decisa, a volte brutale. Dove non arrivavano le forze dell'ordine, arrivavano i delinquenti assoldati dagli imprenditori per stroncare scioperi e proteste.
E' in questo contesto, dipinto con poche ma efficaci pennellate, che la madre di Agnes, Connie, figlia di un industriale, conosce Bosco, operaio e sindacalista.
Come è nello stile di O'Carroll, la loro relazione sarà ovviamente anti-convenzionale, e la proposta di matrimonio...beh, sarà quanto di meno tradizionale ci si può aspettare.

Quello che mi ha colpito è la descrizione di un ambiente povero sì, ma culturalmente vivace. Non intendo "culturalmente" dal punto di vista, per così dire, intellettuale, ma dal punto di vista civile, civico e sociale.
Ad esempio, la parità tra i sessi era al di là da venire, naturalmente, ma le donne - la maggior parte-lavoravano e uscivano di casa per occuparsi delle più svariate incombenze. Certo, erano spinte dal bisogno, ma la storia ci insegna che l'emancipazione femminile è passata anche attraverso la conquista del lavoro in fabbrica (o altrove) delle donne.
In questo ambiente così vivo e vitale nasce e cresce Agnes; costretta ad occuparsi della famiglia ancora molto giovane, la ragazza fa del suo meglio, e l'autore ce ne da un ritratto tenero, ma intenso. Dove non arriva con il duro lavoro e il sacrificio, Agnes arriva con un pizzico di creatività, e finalmente si svela in tutto il suo "essere speciale"; se durante la lettura di Agnes Browne, mamma, mi chiedevo perché mai avrei dovuto amare questo personaggio, finalmente qui ho la mia risposta: Agnes è forte, ma senza essere dura; sogna, ma sa sacrificarsi senza rimpianti. E ama, in maniera ingenua, ma senza riserve. E crede in se stessa.
Ecco, l'autore descrive un personaggio letterario da amare.
Finalmente ho capito come e perché sia finita con uno come Rosso Browne - credo che Rosso batta un record: il personaggio letterario che riesce a farsi odiare senza mai apparire direttamente sulla scena (nei libri precedenti).
Questo capitolo finale della saga familiare dei Browne riesce a dare organicità a tutta la storia nella sua interezza.
E si tratta come sempre di un libro leggero, ma non superficiale, divertente  ma venato di tristezza.
E di magia.

No, non è roba da polvere di stelle, da testa fra le nuvole, da fate in fondo al giardino. Ma per Dio, sì! Nel Jarro ce n’è eccome, di magia.

Voto:8
 

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