Ben ritrovati per il secondo appuntamento con la rubrica Questa volta leggo.
Si tratta di un appuntamento fisso (o quasi) a cadenza mensile, nato da un'idea di Laura la libridinosa, Dolci di Le mie ossessioni librose, e Chiara La lettrice sulle nuvole, in cui un gruppo di blogger sceglie un tema comune e legge un libro scelto di conseguenza.
Il tema di questo mese è:
un libro che non sono riuscita a leggere nel 2017
La prima domanda che mi è salita in mente è stata: solo uno?!? Immagino che ogni lettore e ogni lettrice accaniti abbiamo liste chilometriche di libri in attesa. Con grande difficoltà, ne ho scelto uno dalla mia lista, così oggi vi parlerò di un libro che non avrebbe affatto meritato questa lunga attesa, ovvero Belgravia di Julian Fellowes.
La scheda del libro sul sito della casa editrice Neri Pozza
Giugno 1815. La famiglia della giovane Sophia Trenchard è a Bruxelles al seguito delle truppe inglesi. Il padre è un abile mercante che riesce a procurare all'esercito i viveri di cui ha bisogno, tanto da venire soprannominato il Mago. Sophia, bella, testarda, intraprendente, è innamorata di Lord Edmund Bellasis, ben consapevole che le loro famiglie sono divise da un abisso dal punto di vista sociale.
Ma la battaglia di Waterloo è ormai imminente, e la guerra cambierà tutto...
Londra, 1840. I Trenchard sono tornati in Inghilterra, e ne hanno fatto di strada. Con le enormi ricchezze accumulate, la famiglia si è stabilita nell'elegante quartiere di Belgravia.
Ma le famiglie come quella di Lord Bellasis continuano a guardarli dall'alto in basso. Eppure, le famiglie Trenchard e Bellasis verranno presto unite, loro malgrado, da un segreto sepolto nel passato.
Julian Fellowes mi aveva divertito con Snob, e annoiato abbastanza con Un passato imperfetto; con questo romanzo, invece, mi ha regalato un libro perfetto sotto molti punti di vista.
La famiglia Trenchard deve la sua fortuna alla guerra e all'abilità di James, il capofamiglia, negli affari. Eppure James non è soddisfatto; è ossessionato dall'idea di scalare la società e di farsi accettare come un pari dalle famiglie aristocratiche di Londra. Questa sua smania a volte lo rende patetico, a volte ridicolo.
Sua moglie Anne, più tranquilla, sensata e riflessiva, trova assurda questa aspirazione del marito, ma decide di non ostacolarlo.
Sophia, invece, ha preso il temperamento intraprendente del padre, e per lei le barriere sociali sembrano fatte per essere infrante.
Il combinarsi di tutti questi elementi metterà in moto una serie di eventi che prenderanno il via durante il famoso ballo che la contessa di Richmond diede proprio alla vigilia della battaglia di Waterloo, e che fu bruscamente interrotto dalla notizia che le truppe francesi, capitanate da Napoleone, erano in marcia.
Gli eventi di quella sera continueranno a dispiegare i propri effetti anche a distanza di venticinque anni.
A questo romanzo non manca praticamente niente. Ci sono tragedie, segreti, intrighi e macchinazioni; buoni sentimenti e meschinità; ostacoli da superare e alleanze improbabili.
Durante la lettura si ha la curiosa sensazione di leggere un classico della letteratura inglese, e allo stesso tempo di essere alle prese con un romanzo attualissimo.
La famiglia Trenchard deve la sua fortuna alla guerra e all'abilità di James, il capofamiglia, negli affari. Eppure James non è soddisfatto; è ossessionato dall'idea di scalare la società e di farsi accettare come un pari dalle famiglie aristocratiche di Londra. Questa sua smania a volte lo rende patetico, a volte ridicolo.
Sua moglie Anne, più tranquilla, sensata e riflessiva, trova assurda questa aspirazione del marito, ma decide di non ostacolarlo.
Sophia, invece, ha preso il temperamento intraprendente del padre, e per lei le barriere sociali sembrano fatte per essere infrante.
Il combinarsi di tutti questi elementi metterà in moto una serie di eventi che prenderanno il via durante il famoso ballo che la contessa di Richmond diede proprio alla vigilia della battaglia di Waterloo, e che fu bruscamente interrotto dalla notizia che le truppe francesi, capitanate da Napoleone, erano in marcia.
Gli eventi di quella sera continueranno a dispiegare i propri effetti anche a distanza di venticinque anni.
A questo romanzo non manca praticamente niente. Ci sono tragedie, segreti, intrighi e macchinazioni; buoni sentimenti e meschinità; ostacoli da superare e alleanze improbabili.
Durante la lettura si ha la curiosa sensazione di leggere un classico della letteratura inglese, e allo stesso tempo di essere alle prese con un romanzo attualissimo.
La trama è perfettamente concepita, e funziona come gli ingranaggi di un orologio. Ogni dettaglio ha un senso, un posto, una sua utilità e alla fine tutto torna. Nella narrazione ogni parola è misurata e niente è lasciato al caso. La raffigurazione di ogni scena è vivida, i dialoghi sono vivaci, il ritmo frizzante e l'ambientazione curatissima e credibile.
I personaggi sono ben tratteggiati, le loro motivazioni chiare e coerenti e costituiscono il motore per le intricate vicende che ruotano intorno a un segreto custodito da troppo tempo. Qua e là affiora l'ironia cui ci ha abituato l'autore, ma Julian Fellowes ha anche saputo sorprendermi con la incredibile delicatezza con cui ha tratteggiato i sentimenti dei personaggi di fronte al dolore e alla sofferenza.
Le famiglie Trenchard e Bellasis si trovano per la maggior parte del tempo l'una contro l'altra, eppure riesce difficile al lettore parteggiare per l'una o per l'altra, tanto sembrano sensate e reali le motivazioni di entrambe.
Una menzione speciale merita un personaggio che potremmo definire secondario, perché compare pochissimo nel romanzo, ma la cui ombra aleggia per tutta la storia. Perdonate la vaghezza della descrizione, ma vorrei evitare di fare spoiler. Questo personaggio finisce per essere, nonostante la sua assenza fisica dalla scena, quello più riuscito dell'intero romanzo, nonché quello più intenso e toccante. E questo non è altro che un segno della incredibile maestria che Fellowes ha usato nel costruire i personaggi e intrecciare le loro vite.
Insomma, dal punto di vista tecnico, a mio modesto parere, questo romanzo è praticamente perfetto, ma resta un romanzo perfetto anche dal punto di vista narrativo. La storia intrattiene e scorre piacevolmente; gli ingredienti sono ben dosati; l'alternanza dei personaggi sulla scena stuzzica il lettore e non infastidisce, ma al contrario incuriosisce e spinge a leggere ad oltranza.
Insomma, una lettura che mi sento di consigliare davvero a tutti.
Voto: 8
Vi lascio il calendario di marzo della rubrica Questa volta leggo, per scoprire quali letture le nostre blogger hanno lasciato indietro.
I personaggi sono ben tratteggiati, le loro motivazioni chiare e coerenti e costituiscono il motore per le intricate vicende che ruotano intorno a un segreto custodito da troppo tempo. Qua e là affiora l'ironia cui ci ha abituato l'autore, ma Julian Fellowes ha anche saputo sorprendermi con la incredibile delicatezza con cui ha tratteggiato i sentimenti dei personaggi di fronte al dolore e alla sofferenza.
Le famiglie Trenchard e Bellasis si trovano per la maggior parte del tempo l'una contro l'altra, eppure riesce difficile al lettore parteggiare per l'una o per l'altra, tanto sembrano sensate e reali le motivazioni di entrambe.
Una menzione speciale merita un personaggio che potremmo definire secondario, perché compare pochissimo nel romanzo, ma la cui ombra aleggia per tutta la storia. Perdonate la vaghezza della descrizione, ma vorrei evitare di fare spoiler. Questo personaggio finisce per essere, nonostante la sua assenza fisica dalla scena, quello più riuscito dell'intero romanzo, nonché quello più intenso e toccante. E questo non è altro che un segno della incredibile maestria che Fellowes ha usato nel costruire i personaggi e intrecciare le loro vite.
Insomma, dal punto di vista tecnico, a mio modesto parere, questo romanzo è praticamente perfetto, ma resta un romanzo perfetto anche dal punto di vista narrativo. La storia intrattiene e scorre piacevolmente; gli ingredienti sono ben dosati; l'alternanza dei personaggi sulla scena stuzzica il lettore e non infastidisce, ma al contrario incuriosisce e spinge a leggere ad oltranza.
Insomma, una lettura che mi sento di consigliare davvero a tutti.
Voto: 8
Vi lascio il calendario di marzo della rubrica Questa volta leggo, per scoprire quali letture le nostre blogger hanno lasciato indietro.
Ciao, Belgravia è da tempo anche nella mia Wish list. Spero di riuscire a leggerlo molto presto. Complimenti, bella recensione.
RispondiEliminaGrazie. È stato a lungo anche nella mia wish list! Si merita una corsi preferenziale e brevi tempi d'attesa! :)
EliminaBelgravia è nella mia WL da tempo. Non so se leggerlo o meno, prima o poi lo farò. La storia mi intriga e penso possa anche piacermi. Quello che mi spaventa è l'avere aspettative altissime e restarne delusa.
RispondiEliminaIo vado matta per la letteratura inglese e per questo tipo di letteratura in particolare, ambientata nei salotti dell'epoca regency o vittoriana. Se ti piace l'ambientazione, secondo me non ne resterai delusa.
EliminaL'ho appena finito e sono assolutamente d'accordo con te! è davvero un romanzo ben gestito sia dal punto di vista tecnico che da quello narrativo. Bello bello bello! Non ho mai letto "Snob" però. Quasi quasi...
RispondiEliminaMi fa piacere che un'esperta come te sia del mio stesso parere. Snob è un altro genere, più ironico, più cattivello, ma a me è piaciuto lo stesso.
EliminaMi è piaciuto molto, anche se la perfezione di cui parli ha solleticato più il mio cervello che le mie emozioni.
RispondiEliminaun saluto da Lea
Capisco cosa intendi. Ma io mi sono emozionata comunque, a causa di quel personaggio che aleggia per tutta la storia senza essere fisicamente presente. Non lo nomino ma credo tu possa capire a chi mi riferisco.
EliminaInteressante scelta. Non lo conoscevo ma adesso metto subito in lista perchè romanzi di questo genere quando sono scritti bene e non annoiano mi piacciono molto
RispondiEliminaQuesto è sicuramente scritto bene!!
EliminaQuesto libro mi ispira moltissimo! L'ho segnato tra i miei acquisti e non vedo l'ora di averlo tra le mani!
RispondiEliminaSiiiii, dai leggilo!!!
EliminaNon conosco questo libro, ma visto che lo consigli lo tengo d'occhio.
RispondiEliminaL'autore è lo sceneggiatore di Downton Abbey, non so se hai visto la serie tv. Io la trovo splendida e per questo ho cominciato a interessarmi ai suoi libri
EliminaEccone un altro. Lo tengo d'occhio da tempo ma ancora non sono riuscita a leggerlo. Devo rimediare!
RispondiEliminaSì, credo possa piacerti.
EliminaNon conosco questo titolo. La tua recensione. È però chiara ed esauriente.
RispondiEliminaGrazie!!
EliminaQuesto titolo l'avevo già preso in considerazione e dopo la tua recensione credo proprio sia ora di passare all'opera!
RispondiEliminaNe parlate tutti benissimo ma credo che non lo leggerò. Non penso proprio sia il mio genere, anche se l'ironia di fondo di cui parlavi ha stuzzicato parecchio la curiosità
RispondiEliminaQuesto libro mi passa sotto gli occhi tante, ma tante volte. Mi incuriosisce, ma non del tutto. Me lo tengo da parte, non si sa mai!
RispondiEliminaNon lo conoscevo però devo decisamente tenerlo d’occhio per quando mi sentirò nel mood giusto ❤️
RispondiEliminaMa quanto è bello questo libro?!!!! Io dopo averlo letto sono corsa a recuperare i precedenti dell'autore!
RispondiEliminaQuesto devo ancora leggerlo!
RispondiEliminaBello, bello, bellissimo! Che l'ho detto bello?
RispondiEliminaUn’altro libro che mi riprometto di leggere fin dalla sua uscita. Prima o poi ce la farò
RispondiEliminaBellissima recensione
Ciao! tengo d'occhio questo romanzo da un po'..prima o poi verrà il suo turno. Bella recensione però!
RispondiEliminaWow che bella recensione, mi hai fatto venire voglia di leggerlo, bravissima Annalisa
RispondiEliminaGli storici di questo stampo non sono esattamente il mio genere, ma dato che mi piace cambiare ogni tanto... perché no, lo aggiungo in lista!
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