La scheda del libro sul sito della casa editrice Nord
Dopo la caduta del regno di Cintra, Geralt di Rivia, strigo e guerriero dal personale codice etico, si è assunto il compito di vegliare sulla giovanissima Ciri, ultima erede al trono di Cintra, e portatrice del Sangue Antico degli Elfi. Dopo gli eventi narrati ne Il sangue degli elfi, Ciri è stata affidata a Yennefer, potente maga, che avrà il compito di addestrare il suo potenziale magico. Geralt scopre che tre sicari stanno cercando la donna e la ragazza per ucciderle, e parte alla loro ricerca. Intanto Yennefer decide di portare la ragazzina sull'isola di Thanned, dove intende lasciarla in una accademia per giovani maghe, e dove crede che sarà al sicuro. Le trame dello spietato imperatore di Nilfgaard, però, hanno raggiunto e contaminato anche il Consiglio dei maghi, e nessuno è al sicuro sull'isola di Thanned.
La saga di Geralt di Rivia è composta da due raccolte di racconti (La spada del destino e Il guardiano degli Innocenti) che fungono da introduzione del personaggio e degli avvenimenti, e da 5 romanzi più una ulteriore raccolta di racconti (La stagione delle tempeste) scritta nel 2013, dopo la conclusione della saga, che si colloca cronologicamente tra le prime due antologie.
Il tempo della guerra è il secondo romanzo della serie ed è preceduto, come accennato, da Il sangue degli elfi.
In questo volume troviamo Geralt alle prese con vari dilemmi. Primo fra tutti, cosa sia più giusto fare per proteggere la piccola Ciri da trame più grandi di lei. Le vicende che hanno legato il destino di Geralt a quello di Ciri sono complesse e le ragioni profonde. Geralt ha provato a proteggerla portandola alla fortezza degli strighi, Kaer Mohen, e addestrandola. Ma il potenziale magico della ragazzina si è rivelato tale da richiedere un addestramento specifico, per evitare danni alla giovane e a chi le sta intorno. La ragazzina parte alla volta dell'isola di Thanned con Yennefer, maga e grande amore tormentato di Geralt, il quale le raggiunge precipitosamente quando scopre che sono inseguite da tre sicari. A Thanned ancora una volta Geralt si troverà di fronte a delle scelte. C'è qualcosa nell'aria, la guerra incombe, l'impero di Nilfgaard con le sue mire espansionistiche non ha rinunciato a Ciri e a quello che lei rappresenta.
Il romanzo è abbastanza complesso.
L'ambientazione è quella di un fantasy classico medievaleggiante; armi, armature, avanzamento della tecnologia e nomi di luoghi e persone ci portano istitntivamente a pensare ai secoli bui dell'Europa del Nord e/o dell'Est (del resto l'autore è polacco, ed ha ampiamente attinto i miti della sua terra per costruire i suoi romanzi).
Geralt, uomo taciturno, forte, leale e dall'incrollabile codice etico, non è più il protagonista indiscusso. Crescono accanto a lui i personaggi di Yennefer (sempre più enigmatica) e di Ciri, giovane, spaurita, confusa, trascinata dalla corrente degli eventi ma decisa a non farsi travolgere.
I personaggi secondari sono molteplici, così come i luoghi visitati o soltanto nominati.
Non nascondo che nella prima metà del romanzo ho dovuto spesso fare ricorso a Wikipedia e ai volumi precedenti per capire chi erano i tantissimi personaggi che comparivano sulla scena, e chi ce l'aveva con chi e perché. Inizialmente questo ha reso la lettura faticosa - complice il fatto che sono passati diversi anni da quando ho letto il volume precedente. Ma passata la prima metà del romanzo, la trama comincia improvvisamente a fluire nella sua incredibile bellezza e tragicità. Gli eventi precipitano, i nostri personaggi si trovano in pericolo e non sappiamo chi sopravvivrà e come. Ci toccherà restare con il fiato sospeso fino all'ultimissima pagina.
Intrighi, sangue e la crudeltà della guerra sono gli elementi portanti del romanzo, come nella più famosa saga Le cronache del Ghiaccio e del fuoco, ma ben prima che questa fosse scritta (il primo libro è uscito in Polonia nel 1992). Risplende per poco come una luce nel buio il grande amore tra Geralt e Yennefer, due personaggi che sembrano destinati a stare da soli, eppure trovano conforto nel loro sentimento reciproco.
Il libro è ben costruito; i dettagli sono curati, l'ambientazione viva e affascinante, i personaggi indimenticabili, veri, complessi e pieni di luci e ombre.
Perciò ritengo che gli appassionati di fantasy classico non possono perdere né questo libro né l'intera saga.
Voto: 7 e 1/2
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