martedì 6 febbraio 2018

Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop...

... di Fannie Flagg.

La scheda del libro sul sito della BUR Rizzoli

Evelyn, donna infelice e insicura, incontra in un ospizio Virginia, detta Ninny , una vecchia e simpatica signora sola. Le due legano e Virginia le racconta storie affascinanti di molti anni prima. Nel periodo della depressione, in Alabama, due amiche, Ruth e Idgie, avevano aperto un caffè frequentato da persone di tutti i tipi. Le due si trovano anche, loro malgrado, coinvolte in un omicidio. Le loro vicende appassionano Evelyn e la aiuteranno a ritrovare la fiducia in se stessa e la forza per cambiare la sua vita.
 
Pomodori verdi fritti è, allo stesso tempo, il libro di esordio e il capolavoro di Fannie Flagg.
 
La storia è raccontata su due piani temporali.
 Da un lato ci sono le vicende di Evelyn, donna vicina alla mezza età, sconfortata e senza più aspettative per il futuro; dall'altro ci sono le vicende di Ruth e Idgie, giovani donne vissute in Alabama durante la Grande Depressione.
A unire le loro storie c'è Virginia, eccentrica vecchietta, il prototipo di tanti personaggi che popoleranno i romanzi di Flagg in futuro. Virginia è una persona originale, saggia, appena un po' svampita. Evelyn riesce a vedere in lei qualcosa che va oltre l'apparenza di donna anziana e sola; del resto, è la stessa cosa che Virginia fa con lei, ed è questo che lega le due donne.
I dettagli che non emergono dalle storie di Virginia sono raccontati brillantemente dal Bollettino Settimanale di Whistle Stop della signora Weems, riportato integralmente.
 
Il caffè che da il titolo al romanzo, situato vicino alla stazione di Whistle Stop è l'ombelico del piccolo mondo in cui il romanzo è ambientato.
Le vicende che si svolgono durante la Depressione sono il cuore pulsante del romanzo, e hanno il sapore agrodolce di un periodo in cui le cose erano più semplici e i rapporti più veri, ma allo stesso tempo le ingiustizie e la povertà erano praticamente istituzionalizzate. Nel raccontare il buono di questa epoca, Fannie Flagg non dimentica mai di mostrarci anche il lato più oscuro, fatto di pregiudizi, segregazione razziale, violenze e impossibilità per le donne di emanciparsi. L'autrice riesce a narrare con un ritmo tranquillo entrambe le facce della stessa medaglia, usando quel tocco di ironia e di leggerezza quasi fiabesca che sono la sua cifra stilistica.
 
A volte mi domando che cosa la gente usi al posto del cervello. Pensa a quei ragazzi: hanno paura di sedersi a mangiare vicino a un ne*ro, ma divorano le uova che escono dal culo delle galline.

I personaggi del romanzo sono molti, come è nello stile della Flagg, e ognuno ha una personalità ben definita e fuori dall'ordinario. Non manca neanche un odioso antagonista che perseguita le protagoniste, Ruth e Idgie.
Il personaggio di Idgie colpisce per la vitalità e la forza con cui affronta i drammi peggiori. Prende la vita di petto e non si arrende mai.
Anche Ruth, all'apparenza più remissiva e votata ad una vita più convenzionale, possiede una forza che sorprenderà il lettore.
 
Questo romanzo è difficile da raccontare, perché troppo sono le sfumature e le piccole vicende che compongono l'affresco generale. Va letto e gustato. Vi piacerà, perchè non manca di nulla: c'è una storia d'amore, profonda e non banale; c'è un mistero (la parte più divertente del romanzo); ci sono la vita, la morte, il dolore, la solitudine, la speranza e l'ottimismo. C'è la Storia sullo sfondo con le sue brutture, e c'è la ribellione alle convenzioni sociali.
 
Voto: 8

Nota finale: Se avete visto il film e letto il libro, avrete notato che alcuni temi sono quasi scomparsi dalla versione cinematografica. Per questo il libro possiede una forza che il pur splendido film di Jon Avnet non ha.

4 commenti:

  1. È stato il primo libro della Flagg che ho letto. Troppo bello!

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  2. Ciao, anche a me è piaciuto molto questo romanzo, ma anche il film non è male, anche se il libro è nettamente superiore! Non ho letto altro della Flagg ma mi piacerebbe farlo...

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  3. Io ce l'ho, ma non l'ho letto. Dicono tutti che sia il più bello della Flagg, così lo tengo per ultimo!!!

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  4. Niente, mi sa che sono l’unica ad averlo apprezzato meno rispetto ad altri libri della Flagg.

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