lunedì 5 febbraio 2018

Agatha Raisin e il ballo mortale...

... di M. C. Beaton.


La scheda del libro sul sito della Astoria

[...] la signora Bloxby aprì la porta e la faccia gentile si illuminò con un sorriso di benvenuto.
"Agatha! Che bello vederti. Accomodati. Come mai sei rientrata in anticipo?"
"Mi hanno rapinata," disse Agatha. Raccontò la disavventura.
"In ogni caso mi ha dato la spinta di cui avevo bisogno per aprire la mia agenzia. Tu pensi che sia una buona idea, vero?"
"Oh, sì,"concordò la signora Bloxby. Era convinta che il lavoro dell’agenzia investigativa sarebbe stato squallido e noioso, però almeno avrebbe tenuto impegnata la mente irrequieta dell’amica, impedendole di innamorarsi per l’ennesima volta, restando ferita. Agatha era una drogata dell’innamoramento.

Durante una breve e solitaria vacanza a Parigi, Agatha viene derubata, ma quel che è peggio, viene praticamente ignorata dalla polizia francese. Tornata a casa, per rispondere a quell'affronto, decide d'impulso di aprire un'agenzia investigativa. I casi che le vengono proposti inizialmente sono di poco conto, fino a che una ricca signora chiede il suo aiuto per indagare sulle minacce di morte giunte a sua figlia. A prima vista le minacce non sembrano serie, ma quando il padre del fidanzato della ragazza viene ucciso, Agatha capisce di avere tra le mani un caso piuttosto importante.
Ed eccoci giunti alla quindicesima indagine di Agatha Raisin (cliccate qui se volete dare un'occhiate alle recensioni dei volumi precedenti), 50enne ex PR londinese ritiratasi nella pace di un villaggio nei Cotswolds. Agatha, tanto capace e intuitiva nel suo lavoro di pubbliche relazione, è totalmente ignorante in materia di rapporti umani. Per questo cerca di barcamenarsi fra flirt e amicizie con la grazie di un elefante in una cristalleria, solitamente fraintendo intenzioni e motivazioni di tutte quelli che le stanno intorno.
Lo stesso sistema Agatha lo usa per le sue indagini. Con una imperturbabile faccia tosta, ficca il naso, spia, fa domande indiscrete e inopportune. Fin qui, il metodo sembra aver funzionato.
Il caso di cui si occupa stavolta coinvolge una ricca famiglia, la cui giovane erede ha ricevuto minacce di morte a pochi giorni dalla grandiosa festa di fidanzamento che i genitori intendono dare in suo onore.
Agatha parteciperà alla festa e riuscirà, almeno inizialmente, a sembrare un'investigatrice da due soldi e a mettersi in ridicolo... ma ben presto riuscirà a dimostrare che le sue intuizioni erano giuste, e le minacce più fondate di quanto sembrasse inizialmente.  Da qui l'indagine vera e propria prenderà avvio, e Agatha sarà coadiuvata da Emma, signora di mezza età in pensione come lei, che ha preso in affitto il cottage che un tempo era di James, l'ex (indimenticato) marito di Agatha.
Scritto con leggerezza e vivacità, il romanzo ci presenta ancora una volta una Agatha senza alcun talento per la comprensione degli esseri umani; ma ci presenterà anche un lato più sensibile e vulnerabile della nostra eroina, lato che lei sembra preoccuparsi sempre meno di nascondere.
I personaggi sono diversi, e entrano ed escono dall'indagine nella consueta girandola di piste sbagliate, vicoli ciechi e brillanti deduzioni. Questo ci consente di non annoiarci mai nel seguire le indagini di Agatha. Nonostante lo schema di fondo sia sempre lo stesso, questo modo di raccontarci il mistero da risolvere ed il tono sempre brillante e ironico della narrazione impediscono al lettore di annoiarsi e di cadere nella spiacevole sensazione di già letto, già visto. In realtà non facciamo altro che correre su e giù insieme ad Agatha, sperando di imbroccare prima o poi la strada giusta.
Da quanto ho scritto sopra potete ben immaginare che Agatha non à affatto una investigatrice convenzionale, ma è sicuramente una delle figure letterarie più spassose e a cui è più facile affezionarsi.
La soluzione del mistero riserva qualche brivido e qualche sorpresa.
Voto: 7 e 1/2

4 commenti:

  1. Ciao Lisse, ho sentito parlare di questa serie, sembra davvero divertente e scacciapensieri :-)

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    1. È una serie lunghissima, e la cosa che mi piace è che sono tutti libri di ottimo livello, divertenti e piacevoli.

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  2. Io adoro questa serie. Non è ho letti così tanti, ma provvederò . La Raisin è troppo simpatica.

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    1. Ho visto sul tuo blog che hai iniziato le serie di Hamish Macbeth. Vado a commentare lì :)

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