martedì 12 settembre 2017

L'avventuriera. 67 Clarges Street # 5...

... di M. C. Beaton.

La scheda del libro sul sito della Astoria Edizioni

Londra, epoca Regency. La casa signorile situata al numero 67 di Clarges Street ha una pessima fama. C'è chi dice che porti sfortuna, altri che sia infestata dal fantasma del nono conte di Pelham, suicidatosi proprio in quella casa. Fatto sta che molte cose spiacevoli sono successe lì, e ora la casa è vuota e viene affittata solo durante la Stagione, quel periodo che va dalla primavera all'estate, in cui le giovani dell'alta società sbarcano a Londra in cerca di un marito. La servitù della casa - Rainbird il maggiordomo, Mrs. Middleton la governante, Angus il cuoco, Joseph il valletto, Alice la cameriera, Jenny la domestica, Lizzie e Dave gli sguatteri - non se la passa bene. L'amministratore paga stipendi da fame e addebita al proprietario spese più alte, intascando la differenza. Ma, dopo tante vicissitudini, i domestici sono quasi una famiglia, e hanno risparmiato per comprare un pub tutto loro. L'arrivo di una signora bella ma sconosciuta, e all'apparenza molto avara, fa temere alla servitù che per quella stagione ci saranno poche ricevimenti e feste, e di conseguenza poche mance. Perciò tentano di spaventarla per mandarla via, ma ad un certo punto Rainbird viene a conoscenza di un particolare che farà ricredere tutti loro sulla nuova inquilina. Come accaduto in precedenza, Rainbird e compagni la prenderanno sotto la loro ala protettrice per assicurarle il lieto fine che merita.
 
Siamo arrivati alla quinta e dunque alla penultima delle avventure ambientate nella casa di Clarges Street. La servitù è ad un passo dal coronare il proprio sogno di mettersi in proprio, e liberarsi dal giogo che il malvagio e avido amministratore Palmer ha imposto su di loro. Serve un'ultima stagione per accumulare mance e aumentare il gruzzolo dei risparmi.
Giunti così vicini alla libertà, i domestici cominciano a farsi spregiudicati, le loro avventure guadagnano spazio e le loro azioni si fanno sempre più incisive e determinanti ai fini della trama.
La storia della bella sconosciuta, Emily Goodenough, ricca ma senza amici importanti, e con una parlata talvolta grossolana e volgare, e quelle dei domestici si intrecciano strettamente e non danno luogo a due distinte trame, ma costituiscono un'unica narrazione, divertente e ironica come sempre.
L'autrice gioca con gli equivoci, i segreti (perché Emily ne ha uno, di segreto, molto grosso e pericoloso per la sua vita sociale), gli inganni e gli intrighi. La mescolanza di questi elementi le riesce particolarmente bene.
Il romanzo è scorrevole, piacevole da leggere e divertente.
Una menzione speciale merita anche questa volta il personaggio di Lizzie. Da sguattera analfabeta e trascurata, si trasforma in una signorina compita, elegante e soprattutto intelligente. Quello che mi ha colpito di lei, e che trovo molto significativo, è che con i suoi ragionamenti riesca a mettere in dubbio verità che vengono date per scontate come fossero dogmi. Non è una cosa semplice da fare, specie se queste affermazioni provengono da persone amate e stimate. Eppure in Lizzie c'è un insopprimibile bisogno di capire, di migliorare e di attivarsi per farlo, senza accettare passivamente quello che accade.
Se c'è una morale in questa serie libri, credo sia questa.
E nonostante si tratti di libri leggeri (ma non superficiali), io credo che il messaggio in fondo ci sia, perché la Beaton non manca di criticare la cosiddetta buona società, scegliendo come protagonisti personaggi che per qualche ragione ne stanno ai margini, ma che alla fine si rivelano molto più veri e meritevoli di chi è nato tra privilegi e opportunità.
In questo senso Lizzie è emblematica, e resta la mia preferita.

È altresì particolarmente evidente che siamo ormai quasi giunti alla conclusione della serie. La stagione non termina in questo libro, ma prosegue nel prossimo e ultimo volume della serie, dal promettente titolo La vendetta di Rainbird.

Voto 7 e 1/2

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