giovedì 7 luglio 2016

La casa delle sorelle...

...di Charlotte Link.


La scheda del libro

Barbara e Ralph, due avvocati tedeschi in crisi di coppia, prendono in affitto una casa in una zona rurale dello Yorkshire per trascorrere le vacanze di Natale. Una tempesta di neve isola la casa e, cercando della legna, Barbara si imbatte in un manoscritto che racconta la storia di Frances Gray, l'ultima proprietaria della casa prima di quella di attuale, e della sua famiglia. Dagli inizi del '900 ai giorni nostri, dalle battaglie per il voto alle donne fino alle guerre mondiali, il manoscritto racconta la saga della famiglia Gray, e svela alcuni segreti che secondo qualcuno dovevano rimanere sepolti.
 
La casa delle sorelle si svolge su due linee temporali; seguiamo barbara, che legge il manoscritto ritrovato ma intanto è alle prese con la tormenta di neve e la mancanza di provviste e di energia elettrica, e leggiamo di Frances, donna forte e volitiva vissuta agli inizi del 1900.
Frances è dapprima una bambina intelligente ma insofferente alle regole, e si trasforma lentamente in una donna libera e allergica alle convenzioni sociali, che per questa ragione suscita scandalo anche all'interno della sua famiglia.
Insieme a questa sete di libertà, però, in Frances si nasconde una grande ansia di vivere, di vedere il mondo e di scoprire quale sia il suo posto. Affascinata da Alice, fidanzata dell'adorato fratello maggiore, Frances si appassiona alla lotta per la parità dei diritti delle suffragette, ma sente che quella battaglia, per quanto meritevole, non è la sua.
Nonostante questo rifiuta la proposta di matrimonio dell'uomo che ama, perché sa che accettarla vorrebbe dire rientrare nel solco tracciato per lei dalla società.
Frances attraverserà prove terribili, ma niente riuscirà a spezzarla; vedrà in prima persona le brutture della guerra, ma non cederà alla disperazione, mentre intorno a lei personaggi meno forti ne usciranno devastati.
Frances mi ricorda per certi versi Rossella O'Hara di Via col Vento: forte, ma inesperta, e che deve ancora scoprire ciò che vuole davvero dalla vita. Attaccata alla famiglia, nonostante i dissidi, e soprattutto alla terra e alla sua proprietà, Frances è però una Rossella senza la sua Melania, e la mancanza di questa figura di riferimento significherà per la protagonista dover molto sbagliare prima di capire cosa è davvero giusto per lei.
Significherà anche arrivare ad un epilogo della sua storia tragico e sconvolgente, che per ovvi motivi non rivelerò. Mi è rimasta la convinzione che, se avesse avuto vicino una persona in grado di comprenderla senza giudicarla, Frances non sarebbe arrivata al fatidico "evento X".
Intorno a lei ci sono figure e personaggi che non riescono a starle dietro, o che apertamente cercano di contrastarla.
L'unica critica che mi sento di muovere al romanzo è che. tolta Frances, non c'è nessun altro personaggio abbastanza risoluto e combattivo; in realtà Frances è circondata da persone che tendono ad arrendersi, e a lasciarsi trascinare dalla corrente.
Quello che mi ha irritato di più, ad esempio, è stato il comportamento del padre di Frances: diseredato dalla famiglia per aver sposato una donna di condizione sociale inferiore, ma che amava profondamente, non esista a riservare lo stesso trattamento al figlio maggiore e a Frances quando le loro scelte non si conformeranno alle sue aspettative. Questa incapacità di comprendere i propri figli lo rende un uomo piccolo piccolo (e un pochettino odioso, eh.)
 
Ai giorni nostri, intanto (beh, in realtà negli anni '90) Barbara scopre che i segreti della famiglia Gray non sono morti e sepolti sotto il cumulo di anni trascorsi; ciò ci condurrà verso un breve e veloce finale dal sapore di thriller, che rappresenta una degna conclusione delle vicende storiche narrate nel manoscritto.
 
Nel complesso si tratta di una lettura molto affascinante, ma che decolla molto lentamente, ma che merita di essere letto con pazienza, senza fretta.
 
Voto: 7 e 1/2

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