domenica 19 giugno 2016

Al momento della scomparsa la ragazza indossava...

...di Colin Dexter.


La scheda del libro

L'ispettore Morse deve indagare sul caso di una ragazza scomparsa due anni prima. Il collega che se ne occupava, l'ispettore Ainley, è appena morto in un incidente stradale, a Morse eredita le sue indagini. Sembra che però, prima di morire, l'uomo si fosse recato a Londra per ragioni legate al caso. Cosa aveva scoperto? La ragazza scomparsa è viva, come sembra ritenere Ainley, oppure è morta, come crede Morse, contro tutte le evidenze?
 
Questo è il secondo caso che vede protagonista l'ispettore Morse, attivo nella polizia della Thames Valley, nei dintorni di Oxford. Morse sembra, all'apparenza, un personaggio scialbo, quasi anonimo. Non ha nessuna delle grandi qualità che rendono celebre un investigatore letterario. la sua virtù è una incredibile tenacia: quando Morse comincia a lavorare ad un caso, non si da tregua finchè non lo ha risolto. Lo sa bene il sergente Lewis, suo braccio destro. Pacato, paziente, metodico. Un brav'uomo, Lewis, magari non brillantissimo ma portato all'analisi meticolosa dei fatti.
Anche Morse, in fondo, è un brav'uomo. Un solitario, a cui piace alzare il gomito di tanto in tanto ma senza esagerare, a cui piacerebbe indulgere nei piaceri del sesso se trovasse una controparte disponibile, e che per questo si butta senza requie nel lavoro.
 
Il giallo è un perfetto esempio di giallo all'inglese moderno. Ci sono fatti, e ci sono le deduzioni dell'investigatore. Solo che l'investigatore non si erge una spanna sopra il lettore e sopra qualunque intelletto medio. Morse è uno di noi, con i suoi limiti e i suoi occasionali colpi di genio.
In particolare, questa indagine su una scomparsa avvenuta due anni prima si rivelerà particolarmente ostica per l'ispettore. Tanto per cominciare, non si sa nemmeno cosa cercare. Una ragazza, oppure il suo cadavere? E le conclusioni e i rapporti del defunto ispettore Ainley sono complete, oppure c'è qualcosa che non aveva fatto in tempo a mettere per iscritto?
Così Morse si dibatte in una serie di ipotesi, alcune certo fantasiose, ma che prendono spunto dai fatti, dagli indizi e dalle verità, dalle reticenze e dalle omissioni dei testimoni. Morse procede a tentoni, scarta un'ipotesi dopo l'altra ogni volta che emergono nuovi fatti. Alla fine verrà a capo del caso che è sicuramente più intrigante e più stupefacente di quanto aveva supposto all'inizio. 
Le ipotesi più fantasiose non sono poi tanto campate per aria, e aiuteranno Morse a scoprire la verità.
 
Un giallo all'inglese, dunque, basato sui fatti e sulle deduzioni, su un meticoloso lavoro di ricerca e sull'incrocio dei risultati. Un lavoro che il lettore può agevolmente seguire, e mettere alla prova nella sua testa. Ecco quello che mi piace di più nei romanzi di Colin Dexter. Ci si può mettere alla prova avendo anche speranza di spuntarla, perché l'investigatore non possiede un intuito sopra la media, conoscenze scientifiche fuori dal comune o una memoria prodigiosa per i dettagli. Un libro che coinvolge piacevolmente un appassionato di gialli, che ritrova le atmosfere della campagna inglese insieme ai moderni metodi investigativi (relativamente moderni; questo romanzo è stato scritto nel 1976, aggiungendo così un piacevole tocco vintage all'ambientazione).
Un libro che però mi sento di consigliare agli estimatori del genere; altre categorie di lettori potrebbero restare spiazzati dalla lentezza dell'indagine e del suo procedere, e dalla mancanza di brillantezza del protagonista.
Io, dal canto mio, l'ho adorato, e ho tutta l'intenzione di recuperare l'intera serie.
 
Voto: 7

Nessun commento:

Posta un commento