martedì 23 maggio 2017

Scarpe azzurre e felicità...

...di Alexander McCall Smith.

La scheda del libro sul sito della Casa Editrice Guanda

Quando hai l'età giusta, come la signora Ramotswe, e conosci un po' la vita, come la signora Ramotswe, certe cose le sai e basta.
 E una cosa che la signora Ramotswe, fondatrice della Ladies" Detective Agency N. l (Punica agenzia investigativa femminile del Botswana), sapeva molto bene era che nella vita esistono due tipi di problemi. Prima di tutto c'erano quei problemi - e si trattava di faccende molto serie - per i quali si poteva fare ben poco, a parte sperare, naturalmente. Tali problemi riguardavano la terra, i campi troppo sassosi, il suolo che si polverizzava nel vento, o quei posti in cui il raccolto era scarso per colpa di qualche malattia che si annidava nel terreno. [...]
Poi venivano i problemi che le persone si creavano da sole. Erano molto comuni, e nel corso della sua attività professionale la signora Ramotswe ne aveva incontrati tantissimi.

Precious Ramotswe dirige la Ladies Detective Agency n. 1, la prima agenzia investigativa femminile in Botswana. Insieme alla sua assistente, la signorina Makutsi, non risolve casi eclatanti, omicidi efferati o grandi misteri. Si occupa per lo più di tradimenti, piccoli furti, problemi familiari.
In questo romanzo dovrà occuparsi di un furto di derrate alimentari che genera un ricatto, di un problema alla riserva naturale di Mokolodi e di un dottore disonesto.
 
Precious Ramotswe è stata definita la Miss Marple africana, e questa definizione mi ha incuriosita e spinto a leggere un volume della serie che la vede protagonista.
Ecco, credo che la definizione sia totalmente errata e che non renda affatto un buon servizio a questa serie, generando aspettative destinate a rimanere deluse.
Se infatti vi aspettate da questo libro un'indagine, indizi, misteri ed un colpevole, resterete delusi.
A dire il vero era quello che mi aspettavo io; nonostante ciò, non ho potuto fare a meno di apprezzare la poetica leggerezza di questo romanzo, che mi ha conquistata a partire dall'incipit. La signora Ramotswe ci porta a conoscere il Botswana e la realtà quotidiana africana; ci mostra, mentre indaga sui suoi piccoli casi i paesaggi, i profumi, i cibi, le persone. Non è l'Africa a cui ultimamente siamo portati a pensare. E' un posto vivo, problematico sì, magari povero, ma ricco di speranze, idee ed umanità.
 
 Le faceva sempre piacere incontrare visitatori che venivano nel suo paese e se ne innamoravano. E perché non avrebbero dovuto? Il mondo era un luogo abbastanza triste e aveva bisogno di qualche punto luce, di qualche posto in cui le persone potessero trovare conforto, e se il Botswana era uno di questi, lei ne era orgogliosa. Se soltanto fossero in di più a saperlo, pensò la signora Ramotswe. Se fossero in di più a sapere che l'Africa non è soltanto un cumulo di problemi. Potrebbero amarci quanto noi amiamo loro.
 
L'agenzia investigativa è una scusa per prenderci per mano e raccontarci piccole storie di varia umanità, con un stile accattivante, scorrevole, delicato. Lo sguardo dell'autore è appena appena ironico e molto, molto affettuoso.
Merita una menzione speciale, a mo' di esempio, la definizione che la signora Ramotswe da di se stessa: persona con una corporatura tradizionale. Scorrendo le pagine del romanzo capiamo che la signora Ramotswe è in sovrappeso. Ma la definizione mi ha fatto sorridere per la sua delicatezza, e mi ha fatto riflettere sul diverso punto di vista di una società dove la magrezza eccessiva generava timore (timore che ci fossero problemi di salute e/o economici).
 
Questo romanzo è uno di quei rari lavori che riescono a intrattenerti con una leggerezza che non è superficialità; ad incuriosirti mentre presentano un'ambientazione quanto meno inusuale; e ad aprirti la mente verso modi di vivere e di pensare completamente diversi dal nostro. 
 
L'unica perplessità che ho riguarda più la serie che il romanzo in sé; se questo libro è stata una continua scoperta, e mi è piaciuto per questo, gli altri volumi della serie sapranno conservare questa sensazione di sorpresa che mi avvolgeva ad ogni pagina?
Mi toccherà leggerli per scoprirlo.
 
Voto: 7

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