lunedì 8 maggio 2017

I Guardiani...

di Maurizio De Giovanni.

La scheda del libro sul sito Rizzoli

Marco Di Giacomo, antropologo presso l'Università di Napoli, aveva una brillante carriera davanti a sé. Ma poi tutto è andato in rovina quando ha pubblicato una ricerca sui collegamenti fra i luoghi sacri e i culti che vi  si sono succeduti. Il professore aveva ipotizzato che fossero i luoghi ad essere "speciali", non che fossero stati i vari culti a renderli tali. Costretto ad abbandonare questa teoria dallo scetticismo e dallo scherno dei colleghi, Marco vivacchia all'Università con la sola compagnia del suo assistente, Brazo Moscati.
Un giorno ai due viene ordinato dal direttore di facoltà di portare in giro una giornalista tedesca, Ingrid, che è proprio alla ricerca dei luoghi dove sopravvivono teorie esoteriche affascinanti e suggestive come quelle del professore. Accompagnati anche dalla nipote del professore, Lisi, fanatica di teorie complottiste, assolvono a malincuore il loro compito, ma nel frattempo strani eventi si susseguono nei luoghi mistici della città. Forse la teoria di Marco non era così peregrina, dopotutto... ma la verità è molto più incredibile di quanto il professore abbia mai immaginato, ed arriva a mettere in pericolo la vita sua e di quelli che ama.
 
Questo libro segna l'esordio di Maurizio de Giovanni nel mondo della fantascienza. Primo di una trilogia annunciata, di cui è già in lavorazione una serie televisiva prodotta da Cattleya, è davvero una grande sorpresa per i fan dello scrittore napoletano. Questo romanzo ha quel gusto di fantascienza classica e un po' retrò che non potrà non conquistare gli appassionati.
Il ritmo non è quello dei thriller fantascientifici alla Dan Brown, per intenderci, ma quello lento ma inesorabile dei classici della fantascienza. Non ci sono fughe precipitose, inseguimenti mozzafiato o colpi di scena ad ogni pagina. La storia è costruita con certosina perizia, e man mano che il lettore procede si rende conto con sgomento quanto grande e delicata sia la "verità" che i protagonisti sono arrivati a svelare. E anche con quanta sottile abilità l'autore ci abbia condotto sull'orlo del precipizio, a sbirciare il segreto per tenere nascosto il quale qualcuno è disposto ad uccidere.

Mentre nelle precedenti serie firmate dall'autore, sono i personaggi, con le loro passioni, debolezze, slanci e delusioni, ad essere al centro dell'opera, qui essi sono principalmente esecutori e strumenti di una trama che si dipana un passo alla volta.
Forse per questo, rispetto agli altri romanzi di de Giovanni, la lettura risulta meno veloce; il romanzo necessita di essere letto con attenzione, proprio perché i dettagli importanti sono inseriti senza eccesiva enfasi nella trama, come del resto accade nella vita vera. A volte abbiamo indizi evidenti sotto al naso, e non li vediamo.
Qualcuno diceva la verità è là fuori, ed ecco, questo potrebbe essere il motto di questo libro, magari corretto in la verità è là sotto.
Perché questo romanzo ci porta ad esplorare la città sotto la città di Napoli. Un luogo di cui ultimamente si parla molto, ma che è ancora pieno di misteri e di domande senza risposta.
Non illudetevi però di trovarle tutte in questo romanzo le risposte: come già detto si tratta del primo volume di una trilogia; bisognerà attendere i successivi perché tutto il quadro ci sia svelato. Il romanzo non si interrompe brutalmente, questo no; esaurisce una parte dell'intreccio ma, per ovvie ragioni, non arriva a completarlo.
Siamo di fronte ad una grande, intrigante e ben scritta introduzione. 
Personalmente non vedo l'ora di leggere il seguito.

Voto: 7 (non mi sbilancio perché ho l'impressione che quest'opera andrà giudicata nel suo complesso).

Prima di concludere, vorrei dire la mia su alcuni giudizi in merito al volume, letti principalmente sulla pagina facebook dell'autore, che mi hanno fatto riflettere.
Si tratta di commenti negativi che posso riassumere in "ridateci Ricciardi!1!!1".
Ecco, I Guardiani può piacere o non piacere, per carità; e ci sta che molti fan di Maurizio de Giovanni non siano appassionati di fantascienza e quindi non abbia apprezzato il libro. Ma lamentarsi perché è un libro diverso, ecco, mi lascia perplessa. Un autore ha tutto il diritto di scrivere qualcosa di diverso, di tentare nuove strade ed esplorare nuove narrazioni. E il lettore ha tutto il diritto di non gradire il libro che ne viene fuori. Ma che l'unica argomentazione a sfavore del romanzo sia che non segue la strada tracciata dagli altri libri dell'autore mi sembra estremamente riduttivo, ed anche ingiusto.
 

2 commenti:

  1. Hai ragione! Mica siamo come la Bates in Misery.
    :-)
    Lea

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    1. Ahahaha no certo... anche se noi fan abbiamo una vena da stalker inside ;)

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