giovedì 28 aprile 2016

Una mutevole verità...

...di Gianrico Carofiglio.


La scheda del libro è qui, sul sito della Einaudi.
 
Il maresciallo Pietro Fenoglio, piemontese trapiantato a Bari, segue il caso di un uomo assassinato nella sua casa. Sembra un'indagine molto facile; un'unica pista, un unico sospettato, un testimone che l'ha visto sulla scena del crimine all'ora del delitto, le sue impronte sull'arma del delitto. E allora, cos'è che continua a tormentare il maresciallo? Cos'è che non  quadra, e che continua a turbare il maresciallo?
 
Una mutevole verità, vincitore del premio Scerbanenco 2014, è la ricostruzione di un'indagine classica.
Un uomo schivo, che vive da solo viene trovato morto nel suo appartamento. Le indagini puntano contro un giovane che un'anziana vicina ha visto fuggire dalla scena del crimine. L'uomo si è liberato dell'arma del delitto gettandola in un cassonetto poco lontano.
Individuato, non si difende. Ma qualcosa non torna. Qual è il movente? Il sospettato non parla, e i carabinieri non sembrano in grado di individuarne uno. E così il maresciallo riapre un'indagine che sembra già chiusa in partenza. Anche la vittima, all'apparenza così tranquilla, cosa nasconde in realtà?
 
Il romanzo è piacevole e scritto con intelligenza. Si basa sulla ricostruzione di fatti veri, adeguatamente romanzati e "camuffati" perché i protagonisti nella vita reale non siano riconoscibili.
Il realismo di Carofiglio e la sua attenzione ai dettagli conferiscono solidità al romanzo senza mai minare la scorrevolezza della lettura, anzi, rafforzandola.
Come sempre niente è lasciato al caso, e niente è fuori posto. O meglio, qualcosa è fuori posto fino a che non interviene Fenoglio ad individuare il dettaglio e collocarlo nella giusta posizione.
 
Interessante anche il personaggio principale, Fenoglio. Un uomo tranquillo, con una vita banale e tranquilla, una famiglia, una quotidianità normale, che nasconde una grande mente analitica e una grande attenzione. 
Proprio la sua pacatezza nel seguire le indagini, senza fretta, senza cercare lo scontro quando non è necessario  (come nell'episodio che costituisce l'antefatto del romanzo, durante l'arresto di un latitante),  lo rendono un personaggio in cui il lettore può immedesimarsi.
Venivo da una lettura impegnativa, emotivamente più pesante, e la lettura di questo romanzo mi ha piacevolmente sorpreso e rilassato.
 
Unico neo, la brevità del testo, 128 pagine nella sua edizione cartacea (che ci posso fare, io sono per i libri corposi, altrimenti finiscono troppo presto!).
Voto: 7

3 commenti:

  1. Questo mi è sfuggito! Come è possibile? Devo recuperarlo.
    Ciao da lea

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  2. Carofiglio è uno di quelli che mi tenta da anni ma che non ho ancora letto! C'è sempre qualcosa che non mi convince...

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  3. Come già sai amo molto Carofiglio, questo libro mi ha lasciata con un po' di amaro in bocca, bel personaggio, con un grande potenziale, ma romanzo davvero "esile" nella trama e troppo corto. Mi ha dato l'impressione di una scrittura frettolosa. Detto questo...continuo ad amare Carofiglio e a leggerlo con aspettativa!

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