giovedì 9 ottobre 2008

Twilight...

...di Stephanie Meyer.

Non era mai stato meno umano di così…nè più bello. Sedevo lì, il viso cinereo e gli occhi sbarrati, un uccellino ipnotizzato dallo sguardo di un serpente”.

Non lapidatemi. Mettete giù le pietre!! Ma lo devo proprio dire: a me Twilight non è piaciuto.
Non sto dicendo che sia brutto, illegibile o scritto male. Sto dicendo che a me non è piaciuto e per ringraziarvi di aver messo giù le pietre, vi indicherò cos'è che non ho apprezzato di questo libro, così alla fine giudicherete voi se si tratta di un romanzo che volete leggere (nel caso non lo aveste già fatto) oppure no.

Iniziamo dalla trama. Edward è un vampiro con l'aspetto di un teenager. Abita con la sua famiglia di vampiri (una famiglia che non ha legami di sangue, che può essere considerata un clan) nella cittadina di Forks, città nota per essere la città meno soleggiata d'America. Frequenta la scuola superiore, ma si tiene alla larga dai suoi coetanei finchè non arriva Bella, un diciassettene teneramente imbranata e poco cosciente della sua sensualità.
Le premesse erano buone: il vampiro, l'immortale creatura della tenebre, si innamora di una goffa ragazzina mortale. L'ama suo malgrado, e ne svela la bellezza che ella aveva nascosta dentro di sè.
Sì, questo aspetto della trama è decisamente interessante, intigrante e fa sospirare. Chi non sogna un amore così? Un amore speciale, unico, travolgente, che va al di là della vita e della morte?
L'intuizione dell'autrice, da questo punto di vista, è geniale,
Però... però non posso fare a meno di notare che manca qualcosa.
Sarà che già prima di avere il libro tra le mani, tutti sappiamo che Edward è un vampiro, e che Bella se ne innamorerà perdutamente. Sarà che quindi metà delle suspence, se ne va ben prima di iniziare a leggere.
O forse sarà che io che intossicata dai libri "classici" sui vampiri.... Dracula di Bram Stoker; Carmilla di Sheridan Le Fanu, Il Vampiro di Polidori e anche Intervista col vampiro di Anne Rice.
Ecco: mi manca il fascino classico del vampiro.
Il vampiro è (deve essere!!) una creatura delle tenebre. Misteriosa, pericolosa. I vampiri non escono di giorno, perchè la luce del sole li brucia, non dona loro una bellezza divina (come invece accade ad Edward)! I vampiri non vanno a scuola, ma escono a caccia di notte; non hanno una famiglia amorevole (seppur composta da vampiri), ma pochi servitori e molti nemici; non guidano auto sportive; insomma, non sono teen ager dark, sono creature maledette, condannate ad una vita di tenebra, rimpianto e solitudine.

Ecco, secondo me da qui deriva il fascino sottile del vampiro. Se gli togli questo, che resta? Una specie di supereroe? Cosa rimane a tracciare una netta distinzione tra l'umano e il signore della notte? Cosa resta davvero a renderlo unico, diverso e speciale e a rendere il suo amore tragicamente impossibile e perciò romantico?
Prendiamo appunto come esempio la storia d'amore fra il vampiro e la mortale: è il cardine della storia. Ma cos'ha di romantico, di fosco, l'amore di un vampiro che va a scuola e passa a prendervi per il ballo di fine anno?
Anche l'insistere sull'impossibilità per Edward e Bella di stare insieme, sulla "pericolosità" di questo legame, mi è sembrato pretestuoso. Quale sarebbe il pericolo di stare con un vampiro che legge nei pensieri altrui, che si nutre di sangue animale ed ha una serie di superpoteri?
Gli altri vampiri ?
Certo, è possibile, ma sarebbe stata la stessa cosa se Edward fosse stato...che so...un boss della mala, un agente della CIA ( quelli portano notoriamente sfiga a chi gli sta vicino....il nome Jason Burne vi dice niente?), un testimone in un processo importante.
Di nuovo, torno a chiedermi: dove è il fascino unico del vampiro?

Sarò fissata, ma quando esce un nuovo film dell'orrore, prima di decidere se andare a vederlo o meno, mi informo: in questo film gli zombie corrono? Ecco, se gli zombie possono correre, io non vado a vederlo.
Perchè - tanto per la cronaca - gli zombie originali sono cadaveri risevegliati dall'oscura magia voodoo, non hanno coscienza di sè nè di altro se non della loro insaziabile brama d'uccidere i viventi. Quindi no, non corrono, non sparano, non parlano.
La stessa cosa mi succede coi vampiri: odio - ad esempio - quei film o libri in cui il vampirismo è una specie di malattia, da curare con un vaccino. A parer mio simili concezioni di queste creature uccidono la poesia, il mistero. Come in parte accade anche in Twilight, a parer mio.

Fin qui, si tratta di considerazioni riguardanti esclusivamente i miei gusti personali; avrei però anche un paio di annotazioni un pochino più obiettive.

Innanzitutto, la trama mi è parsa lenta e si è movimentata soltanto nel finale. Non sarebbe stato male trovare di tanto in tanto qualche colpo di scena, qualche sorpresa che tiene desta la curiosità, sparse qui e lì per la storia.

In secondo luogo, l'attrazione tra Edward e Bella, nella sua "ineluttabilità", l'ho trovata un po' forzata, poco credibile nella sua evoluzione, se poi di evoluzione si può parlare: l'attrazione fatale fra i due in pratica sorge al primo sguardo, già pienamente formata e completa. Il resto della trama nulla aggiunge a questo sentimento (che pure è il cardine della storia), e l'unico problema resta l'altalenante volontà di Edward di restare lontano da Bella per non metterla in pericolo.
Una vaga spiegazione di questa "inelettuabilità" ci viene fornita; però se da un lato la Meyer si è data da fare per costruire una romantica attrazione fra i due protagonisti, dall'altro mi è sembrato un tantinello stonato spiegare il colpo di fulmine con la trovata che Bella avrebbe un odore irresistibile per un vampiro. (Certo questa non è la mia idea di romantico colpo di fulmine...)

In sintesi: una bella storia d'amore, non troppo impegnativa, romantica e passionale, con una conezione personale dell'autrice dalla figura del vampiro. Da leggere se non siete fanatici delle storie "canoniche" sui vampiri.

3 commenti:

  1. Posso commentare io??
    Oddiu sn daccordo al 100% cn qll ke dici, ank'io trovo assurdo ke si sforino le leggi naturale sui vampiri!! Ucciderei l'autrice e chi l'ha aiutata a pubblicare il libro..
    Mi sa ke tra poco scrivero ank'io qlcs d simile al tuo intervento sul mio msn spaces..
    Xk sinceramente nn se ne può più..

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  2. si, concordo...
    ho letto il primo e... dire che quando ho letto che qst "vampiri" non bevono sangue umano, sono scappata in bagno a vomitare è dire poco...
    non esiste dai!
    i vampiri, come Lilith e Dracula in primis, "vivono" di sangue umano e non possono uscire di giorno...
    ma la Meyer non l'ha capito...
    non se ne può più, tutte ste ragazzine urlanti, tutte che fanno le "vampire" e quando citi Lilith (madre dei vampiri, ndw) tutte: "è una sorella di Ed??"
    =.= oddeo...
    no cooment..

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  3. oddio... io concordo con Lisse soprattutto per quanto riguarda i "peccati" di stile e di trama che ho letto in twilight... troppo indulgente alcuni momenti.. assolutamente tirato lì in altri dove ci sono personaggi e idee interessanti che potrebbero essere meglio approfondite... ma non posso negare che il libro mi ha un po' stregata, non per il personaggio del vampiro che ovviamente un vampiro non è, ma per il dualismo bene e male che troviamo, per questo "cattivo" che tutte vorremo avere vicino, per questa "Bella" che è una qualunque adolescente imbranata in cui ci riconosceiamo un po' tutte. E se vi siete fermate al primo libro... secondo me avete perso un po' di questa magia che ti "impone" di andare avanti e leggere, leggere anche quello dopo e così via... come se fossimo stragati dagli occhi color dorati di Edward.
    In casa li abbiamo letti, io e le mie figlie adolescenti.. e ci scambiavamo pareri, osservazioni, sospiri e opinioni... e se un libro riesce a far dialogare generazioni diverse...secondo me non è proprio da buttare!
    Baci

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