martedì 13 novembre 2007

Da "Arrivederci piccole donne...

... di Marcela Serrano.

"Come ogni signora aristocratica che si rispetti, Suor Maria Trinidad poteva contare in seno alla famiglia su una cugina caduta in disgrazia, la cui esistenza scialba e modesta avrebbe potuto governare e tenere sotto controllo in caso di necessità. Così, quando fece il suo ingresso al convento di Santa Catalina e prese possesso dei vasti appartamenti, fece sistemare, come laica, anche Veronica de las Mercedes insieme alle domestche; e il giorno del parto le mise fra le braccia il neonato come fosse stato partorito dal suo corpo arido, negletto e di dubbia fertilità, un corpo ermetico, senza ricordi e senza tracce di piaceri o concepimenti. Si limitò a comunicarlo alle madri superiori nel tono sicuro di chi sa di essere una persona insigne e stimata, e mise a tacere la loro irritata sopresa raccontando la triste storia della cugina... "

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