mercoledì 10 ottobre 2018

Questa volta leggo #7. Pulvis et umbra...

... di Antonio Manzini.

Rieccoci anche questo mese all'appuntamento con Questa volta leggo, la rubrica creata dalle blogger dei blog La libridinosa, Le mie ossessioni librose e Lettrice sulle nuvole.
Ogni blogger partecipante si impegna a leggere un libro che soddisfi il tema del mese, che per ottobre è: leggi un libro dalla copertina blu.
Siccome, a parer mio, in tema di libri blu è sinonimo di Sellerio, mi sono buttata sull'ultimo romanzo di Antonio Manzini con protagonista Rocco Schiavone (ultimo ancora per poco, visto che domani uscirà Fate il vostro gioco, nuovo capitolo della serie).


Rocco Schiavone e la sua squadra indagano sulla morte di una giovane trans, strangolata e gettata nella Dora. Si scontreranno dapprima con reticenze e pregiudizi e poi si imbatteranno in qualcosa di ancora più misterioso di un delitto irrisolto. Parallelamente, un cadavere sconosciuto viene ritrovato nelle campagne alle porte di Roma. L'uomo ha in tasca un foglietto con numero di telefono di Rocco. Impossibile non pensare alla vicenda della fuga di Enzo Baiocchi, ma se un legame esiste, è molto ben nascosto...

Con questo romanzo Manzini continua a narrarci la complessa vicenda umana e professionale del vicequestore Rocco Schiavone, romano verace trasferito ad Aosta per alcune gravi intemperanze. 
Vi avviso che se non avete mai letto la serie (ne parlo qui), questa recensione potrebbe contenere spoiler sui volumi precedenti.

Il personaggio di Rocco Schiavone non ha bisogno di tante parole di presentazione. È un uomo profondamente infelice, rinchiuso in un dolore che non vuole abbandonare, nonchè un poliziotto atipico che si muove ai limiti della legalità, non per senso di giustizia, ma seguendo una sua personale etica.

In questo romanzo seguiamo gli sviluppi della vicenda che vede Rocco sulle tracce di Enzo Baiocchi, criminale evaso, fratello dell'uomo che ha assassinato sua moglie Marina, e che a sua volta cerca vendetta nei confronti del vicequestore per la morte del fratello.
Allo stesso tempo però Rocco deve indagare sulla morte di una giovane trans argentina, in un caso dove sembra che qualcuno sia sempre un passo avanti alla squadra della questura, e faccia sparire le prove un momento prima che Rocco riesca a metterci le mani sopra. E come se tutto ciò non bastasse, vicino Roma viene trovato un cadavere che ha il numero di telefono di Schiavone in tasca.

Queste poche righe esplicative servono a illustrare la complessità di un romanzo che mi è piaciuto molto. Manzini non sbaglia un colpo e ci regala un romanzo solido e compatto nonostante tre diverse sotto-trame, profondo e magistralmente scritto, con una trama interessante e movimentata, cucita addosso al nostro vicequestore.
Il personaggio di Rocco continua il suo percorso di evoluzione, e in questo libro sembra, finalmente, aprirsi un po'alla vita. 

S’era chiuso a chiave in quel ricordo. Ma s’era scordato una finestra aperta, e Caterina s’era affacciata. «Lupa, che cazzo devo fare?». Quella non aveva neanche tirato su le orecchie.

L'evoluzione di un personaggio molto complesso e ricco di sfaccettature e di umane contraddizioni è perfettamente fuso con lo sviluppo delle sue vicende ed è questo che, secondo me, rende questo romanzo (e gli altri della serie) tanto belli da bucare la pagina ed entrare nell'anima del lettore.
La straordinaria acutezza con cui l'autore poi riesce a mettere in relazione i suoi personaggi e descriverne le reazioni rende questa storia viva, vera e reale. Mentre leggevo le immagini descritte, le parole prendevano spontaneamente vita. Io vedevo Rocco parlare con il magistrato Baldi, o con Brizio. Non è una cosa che mi capita spesso, e questo è quello che intendo quando dico che questo romanzo romanzo è vivo.
E certamente il carico doloroso che questa storia si porta dietro contribuisce a renderlo ancora più vivo.

"Da quando ero piccolo ho sempre avuto la sensazione di stare nella camera della morte, hai presente? Quel percorso che fanno fare ai tonni nelle mattanze? Per quanto sia tortuoso, pieno di angoli e svolte, finiscono tutti nella trappola per essere trasformati in scatolette. Ecco, per me è la stessa cosa. Qualsiasi decisione tu prenda nella vita arrivi sempre nello stesso posto, nella scatoletta. Ci illudiamo di fare delle scelte, ma la strada è già segnata e questo non me lo toglie nessuno dalla testa."

La lettura di questo romanzo mi ha lasciato un groviglio di sentimenti che faccio fatica a sbrogliare e descrivere.
Non si può restare indifferenti mentre i fili delle indagini ufficiali e di quelle più strettamente professionali si ingarbugliano; non si può restare indifferenti mentre Rocco lascia andare, suo malgrado, il dolore che lo ha tenuto in piedi in questi anni; non si può restare indifferenti mentre l'autore ci descrive come la vita, cinicamente, se ne infischi dei nostri sentimenti e vada avanti, anche se noi pensiamo di non essere pronti.
E qualche lacrima c'è scappata quando l'autore ci ha ricordato che la realtà è più dura dei sentimenti e della buona volontà, e alla fine la spunta su tutti i nostri buoni propositi. E una profonda amarezza mi ha invaso nel leggere il finale, crudo e disincantato come ben si addice al personaggio di Rocco Schiavone.

In conclusione, un gran bel romanzo che non può essere letto da solo, ma deve necessariamente seguire la lettura degli altri romanzi della serie. Un capitolo che segna una nuova svolta nella vita di Rocco Schiavone, svolta costruita benissimo, preparata con cura e perfetta per tirare una stilettata a tradimento al cuore del lettore.

Voto: 8

Vi lascio il calendario della rubrica Questa volta leggo, che torna, naturalmente, il mese prossimo.



26 commenti:

  1. Sai che più leggo recensioni su questo autore più ho voglia di buttarmi nella lettura di un suo libro? ho partecipato ad una sua presentazione e mi aveva affascinato, anche perché è divertentissimo. Mi sono segnata questo titolo e i precedenti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi raccomando inizia dal primo, Pista Nera, perchè come dice l'autore stesso in realtà sono tutti capitoli di un romanzo più ampio.

      Elimina
  2. vabbè mi dici ora dopo questa bellissima recensione come faccio io a leggere il tuo stesso libro e sperare di competere con te? :D
    scherzi a parte mi hai fatto venire ancor più voglia di leggerlo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Beh, le tue sono Signore Recensioni, direi. E poi è il libro che ispira.

      Elimina
  3. Prima o poi, anche io inizierò Manzini...

    RispondiElimina
  4. FERME TUTTEEEEE!!! Manzini!!! Bellissimo questo libro, ti dà tantissimo ma ti lascia quasi svuotata. E quel finale.... fortuna domani esce il nuovo libro della serie!!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Concordo. È amarissimo. Pensi che, in fondo, lui potrebbe anche... E invece no.

      Elimina
  5. Anche io l'ho conosciuto attraverso le vostre bellissime recensioni, dovrò decidermi a leggerlo

    RispondiElimina
  6. Devo leggerlo. Credo inizierò questa serie a breve (brevissimo).

    RispondiElimina
  7. Prima o poi darò una chance a questo autore. Intanto però inserisco tutti i suoi libri nella tbr.

    RispondiElimina
  8. devo proseguire con Schiavone, lui è proprio un Personaggio

    RispondiElimina
  9. E chi resiste ad una recensione così bella? Dovrò dare un'opportunità a Manzini, anche se ho 10000 serie in corso.

    RispondiElimina
  10. Mamma mia, quanto ho amato questo romanzo! Per quanto riguarda quello appena pubblicato, la mia copia sta in viaggio, ma dovrebbe arrivarmi anche un libro da una Casa Editrice che, ovviamente, avrà la precedenza... mannaggia! Spero nel prossimo fine settimana per potermici dedicare!

    RispondiElimina
  11. Preso ieri il romanzo nuovo! Non ho idea di quando riuscirò a leggerlo!

    RispondiElimina
  12. Ciao Lisse,
    sono una brutta persona e la serie di Rocco Schiavone non l'ho ancora iniziata!! Aiutooooo

    RispondiElimina
  13. Uno dei pochi libri che mi ha fatta piangere. Lea

    RispondiElimina
  14. Quanto è bravo Manzini e quanto ti cattura Rocco? Semplicemente unici... scrittore e vicequestore!

    RispondiElimina
  15. Mi trovo Manzini praticamente ovunque. Pareri molto positivi da varie fonti. Mi tocca farci un pensierino.

    RispondiElimina
  16. Ho letto solo a sprazzi per non imbattermi in qualche spoiler... non sono sicura che la serie faccia proprio al caso mio, ma mai dire mai!

    RispondiElimina
  17. Che bella recensione Lisse! Per me il libro più bello della serie dopo 7/7/2007, quello più cupo e malinconico ma che mi è rimasto nel cuore. Ho appena terminato il nuovo e le vicende narrate in Pulvis et Umbra avranno le loro conseguenze su Rocco. Bacio,
    Bacci

    RispondiElimina
  18. Ho comprato recentemente il primo libro della serie di Rocco Schiavone. Spero mi piaccia quindi ovviamente aspetterò per leggere questo, visto che è necessario seguire l'ordine :)

    RispondiElimina
  19. Questo autore mi manca e devo recuperarlo perché i suoi libri sembrano proprio interessanti

    RispondiElimina
  20. autore che mi è sconosciuto..ammetto l'ignoranza. Ci farò un pensiero

    RispondiElimina