Rieccoci anche questo mese all'appuntamento con Questa volta leggo, la rubrica creata dalle blogger dei blog La libridinosa, Le mie ossessioni librose e Lettrice sulle nuvole.
Ogni blogger partecipante si impegna a leggere un libro che soddisfi il
tema del mese, che per questo mese di maggio è leggere qualcosa pubblicato nel 2019. La mia scelta è stata Circe, di Madeline Miller.
Circe, figlia del Sole e della ninfa Perseide, è diversa dai suoi genitori e dai suoi fratelli divini. Parla con voce umana, ha un aspetto meno imponente e soprattutto prova empatia e amore per gli esseri umani. Ha il dono della magia, ma questo non le porterà stima o affetto da parte delle altre creature divine. È troppo diversa da loro, e questa diversità la porterà in esilio sull'isola di Ea, dove scoprirà la sua vera natura e inconterà diversi personaggi della mitologia, e finalmente, andrà incontro al suo destino.
Inizialmente ho guardato questo libro con un po' di sospetto. Insomma, la mitologia e l'epica classica l'abbiamo studiata tutti a scuola, e la storia di Circe la conoscono pure i sassi. Temevo, insomma, di annoiarmi leggendo una storia già vista e già sentita.
Fortunatamente i miei dubbi erano totalmente infondati. Circe è una gran bel romanzo, che si legge tutto d'un fiato nonostante le sue 400 e passa pagine.
Innanzitutto, parte del merito è dello stile usato dall'autrice, fluido e accattivante come quello di una fiaba.
In secondo luogo, la storia narrata qui è di più ampio respiro rispetto al frammento che abbiamo imparato a conoscere sui banchi di scuola. Circe riempie tutto il romanzo, con le sue fragilità, le sue passioni e soprattutto con la continua ricerca del suo posto nel mondo e della sua vera natura.
Questa continua ricerca, dolorosa e senza fine, è quello che mi ha colpito di più del romanzo. Non mi aspettavo un racconto così vero, così empatico e a tratti così straziante in un romanzo di genere fantastico. L'umanità di Circe in contrasto con la sua natura divina è dipinta in maniera splendida, e racconta del dualismo che, secondo me, è in ogni essere umano. Abbiamo tutti un luogo di provenienza ed una famiglia alle spalle, ma dobbiamo comunque lottare per trovare il nostro ruolo, che sia esso vicino o lontano dall'ambiente da cui proveniamo; che sia quello che la famiglia e la società si aspettano o sia completamente diverso. In questo senso Miller racconta una storia universale, capace di parlare a diversi tipi di lettori.
Ma non è tutto qui. La trama è unica e coinvolgente, e sa dare contenuto alle storie della mitologia classica. Circe incontra e si scontra con moltissimi personaggi noti: Glauco, Scilla, Dedalo, il Minotauro e naturalmente Odisseo.
Se Circe dunque domina il romanzo con la sua straordinaria volontà di vivere a modo suo, i personaggi minori non sono da meno.
L'incontro con l'eroe acheo, ovvero la parte più famosa del mito di Circe, segna sì un punto di svolta nella vita della maga, ma non occupa, come mi ero aspettata, grandissima parte del romanzo. Più importanti ne sono le implicazioni, e più interessante è il ritratto di Odisseo che emerge da quelle pagine. La figura dell'eroe ne esce ridimensionata, ma rafforzata nella sua umanità e nella sua credibilità. Insomma, anche l'astuto e inarrivabile Ulisse aveva le sue fragilità e (soprattutto) le sue meschinità.
Particolarmente interessanti e degne di nota sono le figure di Telemaco e Penelope, di cui si narra la storia, perlopiù sconosciuta, dopo il ritorno a casa di Odisseo. Saranno loro ad accompagnare Circe verso uno splendido finale, degna conclusione di una storia meravigliosa.
Circe è un romanzo interessante, magico e di sicura presa sul lettore. La mitologia greca, argomento di per sè affascinante, non viene stravolta, ma viene sviscerata per raccontare le storie che stanno dietro storie più famose. I personaggi vengono riempiti di sentimenti, difetti e passioni, e balzano prepotentemente fuori dalle pagine. Spesso, durante la lettura, ho avuto il desiderio di andare a leggere cosa raccontava la mitologia sui personaggi del libro, per poi scoprire che il mito narrava praticamente le stesse cose del romanzo, ma con meno attenzione, meno dettagli e meno empatia. In questo senso Madeline Miller è riuscita davvero a dare nuova vita alla mitologia classica. Oltre a creare un romanzo stupendo.
Voto: 8
E per finire, vi lascio il calendario della rubrica per il mese di maggio. Se volete dare un'occhiata ai libri pubblicati di recente, non perdetevi le recensioni sui blog partecipanti!
è piaciuto molto anche a me, la Miller ha uno stile che conquista
RispondiEliminaVerissimo!
EliminaDevi leggere La canzone di Achille, adesso!
RispondiEliminaLo devo leggere, anche se Achille mi è sempre stato cordialmente antipatico
EliminaHo sentito parlare benissimo di questo libro ma non è ancora il suo momento!
RispondiEliminaChe bella recensione! Ho sentito parlare del libro, ma ancora non l'ho letto...
RispondiEliminaGrazie, credo che possa piacerti.
EliminaQuesto libro è già nella mia TBR: io adoro la mitologia sin da quando ero bambina e nei libri delle elementari si trovavano spesso letture dedicate ai miti o alle favole. Spero di riuscire a leggerlo al più presto
RispondiEliminaSe ti piace la mitologia, questo libro ti piacerà secondo me.
EliminaQuesto libro è bellissimo, io l'ho amato e voglio proprio leggere altro di quest'autrice davvero bravissima
RispondiEliminaL'ho letto da poco anche io e confermo tutto ciò che scrivi. Io amo la mitologia e questo libro l'ha resa ancora più godibile per tutti. Circe è fenomenale nel racconto della Miller!
RispondiEliminaSembra un personaggio che ha poco da dire, e invece!
EliminaConcordo con ciò che hai detto e la votazione finale, anche se personalmente darei dieci perché l'ho amato.
RispondiEliminaCredo di non aver mai dato un dieci... Sono stretta di voti :)
Eliminaoh quante recensioni belle per questo libro e quanta curiosità!
RispondiEliminaTutte recensioni positive, finora. Il libro merita davvero
EliminaToccherà proprio prenderlo in considerazione! Lea
RispondiEliminaLibro in mio possesso (prima o poi perirò sotto il cumulo, me lo sento) regalatomi dal consorte Libridinoso dopo che la mugliera gli aveva fatto una capa tanta. In attesa sul comodino (costituito di soli libri impilati)
RispondiEliminaBacci
Ieri sera ho finito La canzone di Achille e se lo stile è quello, e se la capacità della scrittrice è mettere sotto una nuova luce personaggi che sì conosciamo, ma non sino in fondo, allora, questa sarà una mia prossima lettura! (Anche perché il libro è già sul comodino!)
RispondiEliminadevo trovare il tempo per godermelo perchè è uno di quei libri che so che amerò alla follia
RispondiEliminaHo sentito molto parlare di questo libro dalle blogger, ma ancora non mi ha convinto del tutto! Grazie per la recensione :)
RispondiEliminaUno dei libri migliori letti quest'anno **
RispondiEliminaDevo assolutamente leggerlo, mi ispira moltissimo!
RispondiElimina